Sentiero delle Espressioni e Sasso Gordona (Val d'Intelvi)


Publiziert von morgan , 28. Oktober 2020 um 14:17.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:25 Oktober 2020
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Monte Generoso   I 
Zeitbedarf: 6:30
Aufstieg: 800 m
Abstieg: 800 m
Strecke:13,0 km

Escursione in Val d'Intelvi con due mete molto diverse: il sentiero delle espressioni e il Sasso Gordona. Il "sentiero delle espressioni" è una tranquilla passeggiata lungo un percorso in prevalenza boschivo lungo il quale sono installate varie sculture lignee. L'ascensione al Sasso Gordona, pur di breve lunghezza, si svolge su sentiero, attrezzato con catene, che richiede un certo impegno e attenzione presentando tratti esposti e scivolosi in caso di terreno bagnato. 
Il "sentiero delle espressioni" nasce dalla collaborazione tra l'associazione culturale "La M.A.SCH.E.R.A" (Mascherai Artisti SCHignanesi Estimatori Ricercatori Associati, che si occupano dello storico Carnevale di Schignano) l'ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all' Agricoltura e Foreste che gestisce la foresta Valle Intelvi) ed il comune di Schignano.
Dal 2014 questi enti organizzano annualmente la manifestazione "Boscultura" evento che, tra le altre attività, prevede l'installazione di nuove sculture sul sentiero. Ogni anno cambia il tema delle opere. Nel 2015, anno dell'Expo, è stato il cibo, poi il contrabbando romantico, miti e leggende della montagna e la Grande Guerra. 
Questa gita ha diversi aspetti interessanti. Si va da quello artistico con le 59 opere sul "Sentiero delle Espressioni" a quello ambientale con la foresta della Valle Intelvi, a quello etnografico con gli alpeggi, la nevera e la cisterna della colma di Binate illustrate da pannelli didattici, a quello storico delle fortificazioni sul Sasso Gordona, a quello panoramico con le visuali sul Lario e sulla valle, il tutto impreziosito dagli sgargianti colori autunnali.
Dopo 7 mesi senza attività il CAI di Laveno Mombello ha ripreso le uscite sociali con le regole imposte dal CAI nazionale in materia di prevenzione del contagio da Covid-19. La prima uscita era stata programmata per il 4 ottobre sui sentieri di Laveno ma è saltata a causa della tempesta Alex del 2-3 ottobre che ha martoriato i nostri boschi e, la domenica successiva, invece di camminare ci siamo dedicati al ripristino dei nostri sentieri. La prima uscita è stata il 17 ottobre in Val Formazza. Ora conduco questa escursione che ha visto 11 partecipanti.
Ci ritroviamo al luogo convenuto a Cuveglio e, raccolte le autocertificazioni previste dal CAI, organizziamo i posti auto con le regole del Dpcm governativo riguardante gli spostamenti su mezzi privati. 
In previsione di questa uscita, la domenica prima, ero già stato sul posto per vedere gli aspetti logistici (strade, parcheggi, tempistiche) ed avevo percorso la prima parte del sentiero.
Raggiunta la località Posa di Schignano (840) ed individuato il punto di partenza, segnalato ampiamente con i cartelli del sentiero delle espressioni, lasciamo le auto poco distante lungo la strada per Almanno. Il tempo ci regala un bel cielo sereno ma sono previsti annuvolamenti che non tarderanno ad arrivare. Iniziamo il cammino su una ripida stradina su fondo parzialmente cementato che sale nel bosco. Raggiunta un'abitazione privata la via prosegue su mulattiera raggiungendo gli ampi prati dell'Alpe Nava (952) con le mucche al pascolo. Qui, segnato da pannello didattico, inizia il "Sentiero delle Espressioni" con le sculture "gnomo pacio" e "mais". Preventivamente avevo stampato la mappa con le opere lungo il sentiero per poterle individuarle più facilmente. Solitamente sono evidenti ma, talvolta, si trovano in posti più defilati ed, essendo di legno, mimetizzate nel bosco. Anche l'interpretazione è facilitata dal titolo dell'opera. Dopo aver lambito i pascoli affacciati alla valle la via prosegue nel bosco con tratti su gradini di legno. Una ripida salita su prato ci porta alla recinzione dell'Alpe Comana (1100) che ospita l'agriturismo "La Pratolina" che, per questa domenica è chiuso. La via procede lungo la conca prativa dove c'è un laghetto ad uso abbeveratoio per bestiame. Proseguiamo il cammino salita raggiungendo il bivio per il Monte Comana. Una breve salita tra le betulle ci porta alla sommità del Monte Comana (1215) da dove si può ammirare il bel panorama sul ramo di Como del Lario. Ritorniamo sui nostri passi fino al bivio e riprendiamo il cammino tagliando il crinale nel bosco. In questo tratto le opere installate hanno il tema del contrabbando romantico, ossia la contrapposizione tra finanzieri e contrabbandieri (burlanda e sfrusadur) che, dal secondo dopoguerra fino agli anni '70 ha caratterizzato la vita sui monti di confine. Vita segnata dalla miseria e da rischiosi viaggi nella notte trasportando merci da una parte all'altra del confine. Il sentiero prosegue lungo il crinale su comodi saliscendi che, passando dai prati del Pian d'Erba (1110) arriva al Roccolo del Messo (1160), edificio, restaurato dall' ERSAF, dedicato alla cattura di uccelli. Qui inizia il tratto con tema "miti e leggende della montagna" caratterizzato da sculture riguardanti le creature fantastiche che popolano le leggende dei nostri monti. Proseguiamo su un traverso immerso in una scura pineta che sbuca sui pascoli che scendono alla Colma di Binate (1150). Procediamo sul sentiero che aggira il colle sul versante sud e arriva alla Colma Crocetta (1135) dove iniziano le opere dedicate alla Grande Guerra. Le sculture sono installate durante l'edizione 2018 del "boscultura" in occasione del centenario della fine della I Guerra Mondiale. Qui la via è la strada militare ancora in buone condizioni costruita 100 anni fa per collegare le fortificazioni della Frontiera Nord. Arriviamo alla base del versante ovest del Sasso Gordona dove sono situate le fortificazioni militari (1223). Deviamo dalla strada svoltando a sinistra sul percorso che sale alla cima del monte. Il ripido sentiero, che passa da alcune casermette e trincee, diventa impegnativo con tratti esposti comunque attrezzati con catene. Occorre passo sicuro e assenza di vertigini. Passando dalla croce di ferro affacciata alla valle raggiungiamo la vicina cima del Sasso Gordona (1410). Nel frattempo si è intensificata la copertura nuvolosa comunque le cime restano sgombre dalle nubi ed i colori d'autunno regalano un panorama affascinante. Non ci fermiamo più di tanto ma iniziamo la discesa sul versante opposto. La discesa, attrezzata anch'essa con catene è resa insidiosa dal fondo bagnato. Assistendo i meno esperti nei passaggi più difficoltosi scendiamo con prudenza fino a raggiungere il rifugio Prabello (1201) dove, sul prato ci concediamo la pausa pranzo. Iniziamo il rientro percorrendo la strada militare che dal rifugio Prabello ritorna al bivio (1223) alla base del versante ovest del Sasso Gordona. Ripercorriamo il tratto di strada che conduce alla Colma Crocetta (1135) dove prendiamo la stradina carrabile che scende nel bosco e, passando dal piccolo nucleo di Treviglio (1060) ci riporta a Posa (840) concludendo la nostra escursione.
Partecipanti 11: Dario (capogita), Andrea, Maurizio, Daria, Emilio, Fabio, Leo, Giuseppe, Cecilia, Francesca e il piccolo Gabriele.
Difficoltà: T3 (EE per escursionisti esperti) il tratto di salita e discesa al Sasso Gordona, T1 (turistico- escursionistico) tutto il resto.
Tempi di percorrenza: 1h20' al Monte Comana, 2h40' alla Colma di Binate, 3h15' alla base ovest del Sasso Gordona (35' di salita, 30' di discesa del Sasso Gordona), 4h20' al rifugio Prabello (+50' sosta), 1h20' il ritorno. 6h30' di tempo totale impiegato.
Meteo: prima sereno, poi copertura nuvolosa, limpido.
Note: rilievi gps in tilt, fatto collage con altre tracce. Alcune foto delle sculture sono gli scatti della domenica prima

Tourengänger: morgan
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Gesendet am 28. Oktober 2020 um 18:03
Bel giro complimenti , belle foto di personaggi intagliate da grandi boscaioli, merita una veduta.
Ciao

morgan hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. Oktober 2020 um 22:37
Grazie! Ne vale la pena. Poi con i colori d'autunno...
Ciao
Dario


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