Zuccone Campelli m. 2162 anello da Moggio (LC)
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raccogliamo il contributo che la comunità di Hikr,org propone nelle sue schede e partiamo per lo Zuccone Campelli. E' una bella giornata di sabato e dobbiamo affrontare un percorso nuovo per noi. raggiunto Moggio (LC) lasciamo l'auto al parcheggio dopo la funivia e c'incamminiamo lungo il sentiero che ci porterà ai Piani di Artavaggio, un bell'anfiteatro sulle montagne della Valsassina, ricco di pinnacoli e cime importanti per storia.
il sentiero sale attraverso i prati della piana, fino a raggiungere il Rifugio Nicola che ispira le sue forme alla piramide di fronte, il Monte Sodadura . Noi pieghiamo a sinistra e raggiungiamo il Rifugio Cazzaniga-Merlini, un luogo che fa sognare, posto su una rupe che domina la valle sottostante, poi di fronte si riflette su cima Piazzo. Proseguiamo seguendo una traccia nella neve che ci conduce alla baita "la Bocca", saliamo seguendo i bolli gialli che ci indicano la via per lo Zuccone Campelli, la neve è sempre più alta e raggiungiamo l'anticima dello Zuccone a m. 2100, bello il "cristo degli alpini" posto allo Zucco Pesciola. La neve arriva alle ginocchia e dobbiamo ancora affrontare "il sentiero attrezzato Minonzio" che ci porterà in vetta allo Zuccone Campelli m. 2162. bisogna fare attenzione, le catene ci aiutano a scendere l'intaglio, la neve alta copre gli appoggi naturali, la cautela è d'obbligo. Superato il punto critico dell'escursione, si risale fino a raggiungere la vetta dello Zuccone dove è posta la Croce con la tavola che indica le cime circostanti. Belllissimo il panorama innevato sulle montagne, sulla piana di bobbio ecc. Il ritorno avviene per la stessa via di salita fino alla baita "la bocca" poi, per il sentiero degli stradini, fino ad incrociare il sentiero che scende a Maggio torrente.
Giornata da incorniciare, ciao.
il sentiero sale attraverso i prati della piana, fino a raggiungere il Rifugio Nicola che ispira le sue forme alla piramide di fronte, il Monte Sodadura . Noi pieghiamo a sinistra e raggiungiamo il Rifugio Cazzaniga-Merlini, un luogo che fa sognare, posto su una rupe che domina la valle sottostante, poi di fronte si riflette su cima Piazzo. Proseguiamo seguendo una traccia nella neve che ci conduce alla baita "la Bocca", saliamo seguendo i bolli gialli che ci indicano la via per lo Zuccone Campelli, la neve è sempre più alta e raggiungiamo l'anticima dello Zuccone a m. 2100, bello il "cristo degli alpini" posto allo Zucco Pesciola. La neve arriva alle ginocchia e dobbiamo ancora affrontare "il sentiero attrezzato Minonzio" che ci porterà in vetta allo Zuccone Campelli m. 2162. bisogna fare attenzione, le catene ci aiutano a scendere l'intaglio, la neve alta copre gli appoggi naturali, la cautela è d'obbligo. Superato il punto critico dell'escursione, si risale fino a raggiungere la vetta dello Zuccone dove è posta la Croce con la tavola che indica le cime circostanti. Belllissimo il panorama innevato sulle montagne, sulla piana di bobbio ecc. Il ritorno avviene per la stessa via di salita fino alla baita "la bocca" poi, per il sentiero degli stradini, fino ad incrociare il sentiero che scende a Maggio torrente.
Giornata da incorniciare, ciao.
Tourengänger:
G&R-dragonfly

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