Monte Generoso (1700 m) - Sentiero Gianola
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I programmi iniziali saltano...che facciamo ora?
...C'era quel sentiero, risistemato pochi anni fa, forse 2 anni fa, sul Generoso...ma si andiamo!
Anche Federico sta per salire dalla ferrata, chissà che non lo incontriamo.
Lasciamo l'auto nel parcheggio gratuito a due passi dalla chiesa di Rovio. Proseguiamo sulla strada asfaltata e risaliamo per il paese, a naso, fino ad incontrare una strada ciottolata che si immerge ne bosco. Al primo bivio la palina indica in azzurro la Variante, o in altre parole, il Sentiero Gianola.
Prendiamo per appunto la sinistra. Il sentiero immerso nel bosco, sale ripido con molteplici svolte per diminuirne la pendenza. Che umidità qui sotto!
Raggiungiamo in circa un'ora l'Alpe Perostabbio, uno spartano bivacco attrezzato anche per una grigliata!
Un'altra palina da indicazioni sulla variante e allerta gli escursionisti sull'esposizione del sentiero.
Riprendiamo seguendo i segni bianco e blu dietro il bivacco, ancora nel bosco. Finalmente usciamo ed il panorama si apre sul Lago di Lugano, oggi dai colori particolari, sfumati dal blu al verde intenso e sul versante ovest del Generoso, una vista inaspettata: rocce stratificate, pinnacoli che svettano dal verde suolo erboso ed un'infinità di balconi rocciosi. Da qui il sentiero passa per tratti più o meno esposti, spesso attrezzati con cavi metallici e per gradoni così alti che mi sembra di essere ad una sessione di affondi. La foschia della giornata e l'assenza di escursionisti su questo sentiero ci fa apprezzare ancor di più questa scoperta.
Sbuchiamo in cresta, a due passi dalla cima, dove sono già arrivati Federico e Margherita.
Purtroppo si riesce a malapena a scorgere il lago sottostante, figuriamoci la catena alpina.
Ci rimettiamo in cammino tutti e quattro per il sentiero del ritorno, per il Bellavista. Una volta oltrepassate le rotaie della funicolare, scendiamo ancora di qualche metro fino ad incontrare le indicazioni per l'Alpe di Melano (dove è presente una sorgente). Il sentiero percorre in falsopiano, nel bosco, tutto il traverso fino alla prima palina incontrata alla partenza, a Rovio.
Consigliatissimo!
...C'era quel sentiero, risistemato pochi anni fa, forse 2 anni fa, sul Generoso...ma si andiamo!
Anche Federico sta per salire dalla ferrata, chissà che non lo incontriamo.
Lasciamo l'auto nel parcheggio gratuito a due passi dalla chiesa di Rovio. Proseguiamo sulla strada asfaltata e risaliamo per il paese, a naso, fino ad incontrare una strada ciottolata che si immerge ne bosco. Al primo bivio la palina indica in azzurro la Variante, o in altre parole, il Sentiero Gianola.
Prendiamo per appunto la sinistra. Il sentiero immerso nel bosco, sale ripido con molteplici svolte per diminuirne la pendenza. Che umidità qui sotto!
Raggiungiamo in circa un'ora l'Alpe Perostabbio, uno spartano bivacco attrezzato anche per una grigliata!
Un'altra palina da indicazioni sulla variante e allerta gli escursionisti sull'esposizione del sentiero.
Riprendiamo seguendo i segni bianco e blu dietro il bivacco, ancora nel bosco. Finalmente usciamo ed il panorama si apre sul Lago di Lugano, oggi dai colori particolari, sfumati dal blu al verde intenso e sul versante ovest del Generoso, una vista inaspettata: rocce stratificate, pinnacoli che svettano dal verde suolo erboso ed un'infinità di balconi rocciosi. Da qui il sentiero passa per tratti più o meno esposti, spesso attrezzati con cavi metallici e per gradoni così alti che mi sembra di essere ad una sessione di affondi. La foschia della giornata e l'assenza di escursionisti su questo sentiero ci fa apprezzare ancor di più questa scoperta.
Sbuchiamo in cresta, a due passi dalla cima, dove sono già arrivati Federico e Margherita.
Purtroppo si riesce a malapena a scorgere il lago sottostante, figuriamoci la catena alpina.
Ci rimettiamo in cammino tutti e quattro per il sentiero del ritorno, per il Bellavista. Una volta oltrepassate le rotaie della funicolare, scendiamo ancora di qualche metro fino ad incontrare le indicazioni per l'Alpe di Melano (dove è presente una sorgente). Il sentiero percorre in falsopiano, nel bosco, tutto il traverso fino alla prima palina incontrata alla partenza, a Rovio.
Consigliatissimo!
Tourengänger:
martynred

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