Monte Castello (Elba) - 389 m
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Il meteo è bruttino e decido di fare due passi sul monte. Sono solo 389 metri... ma non mi sento di chiamarlo "collina".
E' un angolo dell'isola d'Elba che mi piace particolarmente: in pochi metri di dislivello si incontrano tutte le caratteristiche tipiche di vette ben più alte. Prima si supera una fitta pineta, poi pian piano la vegetazione scompare e lascia spazio a rocce di un colore rossastro che ben contrasta con i verdi pini.
La croce della prima vetta, il Mar di Capanna, domina il paese Porto Azzurro, poi un sentiero EE, attrezzato in alcuni punti, prosegue e si snoda fra i tre grossi torrioni che suggeriscono il nome alla vetta più alta, monte Castello. Una nebbiolina avvolge la cima e rende l'aspetto più simile a una severa montagna.
Sono di poco sopra il livello del mare, ma già a quota sufficiente per osservare gran parte dell'isola.
Rientro dal fondo valle. Il sentiero si biforca, il ramo più a sinistra conduce sul retro del santuario della Madonna di Monserrato... altra perla da visitare. E' una antica struttura che emerge tra la vegetazione, appoggiata su di uno sperone roccioso incastonato fra due piccole valli.
Una Via Crucis a piccoli tornanti mi riporta alla strada, quindi al parcheggio del pino secolare.
E' un micro anello che consiglio a tutti gli appassionati di montagna che desiderano evadere dalla monotonia della tintarella. Da evitare però nelle ore più calde e raccomando di dotarsi di scarpe idonee al sentiero accidentato.
E' un angolo dell'isola d'Elba che mi piace particolarmente: in pochi metri di dislivello si incontrano tutte le caratteristiche tipiche di vette ben più alte. Prima si supera una fitta pineta, poi pian piano la vegetazione scompare e lascia spazio a rocce di un colore rossastro che ben contrasta con i verdi pini.
La croce della prima vetta, il Mar di Capanna, domina il paese Porto Azzurro, poi un sentiero EE, attrezzato in alcuni punti, prosegue e si snoda fra i tre grossi torrioni che suggeriscono il nome alla vetta più alta, monte Castello. Una nebbiolina avvolge la cima e rende l'aspetto più simile a una severa montagna.
Sono di poco sopra il livello del mare, ma già a quota sufficiente per osservare gran parte dell'isola.
Rientro dal fondo valle. Il sentiero si biforca, il ramo più a sinistra conduce sul retro del santuario della Madonna di Monserrato... altra perla da visitare. E' una antica struttura che emerge tra la vegetazione, appoggiata su di uno sperone roccioso incastonato fra due piccole valli.
Una Via Crucis a piccoli tornanti mi riporta alla strada, quindi al parcheggio del pino secolare.
E' un micro anello che consiglio a tutti gli appassionati di montagna che desiderano evadere dalla monotonia della tintarella. Da evitare però nelle ore più calde e raccomando di dotarsi di scarpe idonee al sentiero accidentato.
Tourengänger:
paolo aaeabe

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Kommentare (4)