Cima di Cioltro
,
25. August 2020 um 18:50.
|
||||||||||||||||||||
 |
 |
Oggi non ho intenzione di "imporvi" alcuna descrizione di ciò che ho fatto. Ci ha già pensato fin troppo bene Giuseppe Brenna, nella sua guida alle Alpi ticinesi.
E poi è tutto decisamente logico:
OsognaPöntMonteAltoCostasenzasentieroPassaggiochiaveCostonewnwVettaquasiinteramenteboschiva.
Cima inutile allora?
Nossignori!!!!!
E le solite brutte foto descrittive, dove sono?
QuestaèlacascinadiSentieroDeviazionePassaggiochiaveVettaPaesaggio.
Beh! Oggi non ci sono!!
Oggi sono talmente amante della mia libertà, della libertà, da non voler imprigionare neppure la luce, fissandola in fotogrammi di realtà compressa.
Se volete vedere ciò che ho fatto, dovrete venirmi a trovare.
No! Non dove si trova ora il mio corpo, seduto davanti al computer, nella cameretta di mio figlio.
Dovrete venirmi a trovare dove ho lasciato la mia anima, unica e non imprigionabile, esattamente come la vostra.
Dovrete alzarvi e seguire il vostro istinto e faticare fin quassù, io vi sto aspettando con ansia. Non importa quanti sarete, anche uno mi basta. Vi accoglierò con un gran sorriso!!!
Vi dirò di sedervi, come lo sono io, sull'erba fra gli alberi, in sintonia con tutto. Con gli arti allungati, miceli ramificati, in contatto con quello che mi circonda.
Vi chiederò di dimenticarvi chi siete.
Vi mostrerò l'intima essenza del luogo, indicando a nord-est, dove le quattro perle incastonate nella lunga dorsale che dividono la Val d'Osogna e Cresciano, CimadicioltroStegnoneMottaleCimadipiancrabella vi aspettano anch'esse ansiose.
Vi parlerò, anzi sussurrerò come dolce brezza alpina, dei quattro itinerari per giungere fin qui.
Uno già lo conoscete. L'altro passa da Monlost, via Alpe di Piancra. Poi traversata selvaggia sul fianco Nord dello Stegnone, Alpe di Salosa fino ad incrociare l'itinerario che avete appena percorso.
Vi dirò poi quali meraviglie si incontrano a Ruscada, salendo fra i dirupi in direzione Nord, fino alla Bocchetta di Salosa. Vi domanderò quanto vi sia piaciuto salire alla quota 1867 e poi giù alla cima.
Vi accennerò poi all'ultima, più complicata variante. Quella che passa dai ruderi dell'Alpe di Bedrina. Dove gli alberi vi sono cresciuti dentro. E dove un tempo fremeva l'attività umana, ora solo le fronde degli alberi parlano fra di loro. Fra tante verticalità e la quota 1686 passa l'ultimo dei quattro, il più difficile.
Se avrete pazienza e tempo vi parlerò delle altre cime. Niente di altisonante. Nessuna verticalità himalayana. Non diventerete famosi per averle fatte. Nessuno sponsor vi pagherà per questo.
Ci sarà qualcuno che vi chiederà di parlarne, in pubblico, davanti ad una platea con museruola sul volto, perchè un piccolo "virus" si sta rivelando più furbo di noi?
Credo di no!!
Ciò che vedrete sarà tutto vostro!!
E se avrete camminato soli con voi stessi, nel verde della vostra anima, con gioia ne assaporerete il valore. Se avrete per compagnia anche la paura, intenta a pizzicarvi i fianchi, in questi luoghi potrete abbracciarla domandola.
E forse allora tornerete ad essere quello che noi tutti un tempo lontano siamo stati:
figli di un unica entità, quella madre natura, che tutti i giorni sfidiamo con la nostra stupida intelligenza!!
E se tornando sui vostri passi, porterete a valle un po' dell'antica saggezza che Ella ci tramanda da sempre, allora i vostri sforzi non saranno stati solo mera fatica ma inizio di giorni nuovi.
Io che sono quassù in attesa, vi ringrazio comunque anche se non verrete da me.
Senza il coraggio di sporgermi oltre i dirupi per osservare le attività umane, completando il mio ciclo, perdo il mio IO diventando "NATURA".
E poi è tutto decisamente logico:
OsognaPöntMonteAltoCostasenzasentieroPassaggiochiaveCostonewnwVettaquasiinteramenteboschiva.
Cima inutile allora?
Nossignori!!!!!
E le solite brutte foto descrittive, dove sono?
QuestaèlacascinadiSentieroDeviazionePassaggiochiaveVettaPaesaggio.
Beh! Oggi non ci sono!!
Oggi sono talmente amante della mia libertà, della libertà, da non voler imprigionare neppure la luce, fissandola in fotogrammi di realtà compressa.
Se volete vedere ciò che ho fatto, dovrete venirmi a trovare.
No! Non dove si trova ora il mio corpo, seduto davanti al computer, nella cameretta di mio figlio.
Dovrete venirmi a trovare dove ho lasciato la mia anima, unica e non imprigionabile, esattamente come la vostra.
Dovrete alzarvi e seguire il vostro istinto e faticare fin quassù, io vi sto aspettando con ansia. Non importa quanti sarete, anche uno mi basta. Vi accoglierò con un gran sorriso!!!
Vi dirò di sedervi, come lo sono io, sull'erba fra gli alberi, in sintonia con tutto. Con gli arti allungati, miceli ramificati, in contatto con quello che mi circonda.
Vi chiederò di dimenticarvi chi siete.
Vi mostrerò l'intima essenza del luogo, indicando a nord-est, dove le quattro perle incastonate nella lunga dorsale che dividono la Val d'Osogna e Cresciano, CimadicioltroStegnoneMottaleCimadipiancrabella vi aspettano anch'esse ansiose.
Vi parlerò, anzi sussurrerò come dolce brezza alpina, dei quattro itinerari per giungere fin qui.
Uno già lo conoscete. L'altro passa da Monlost, via Alpe di Piancra. Poi traversata selvaggia sul fianco Nord dello Stegnone, Alpe di Salosa fino ad incrociare l'itinerario che avete appena percorso.
Vi dirò poi quali meraviglie si incontrano a Ruscada, salendo fra i dirupi in direzione Nord, fino alla Bocchetta di Salosa. Vi domanderò quanto vi sia piaciuto salire alla quota 1867 e poi giù alla cima.
Vi accennerò poi all'ultima, più complicata variante. Quella che passa dai ruderi dell'Alpe di Bedrina. Dove gli alberi vi sono cresciuti dentro. E dove un tempo fremeva l'attività umana, ora solo le fronde degli alberi parlano fra di loro. Fra tante verticalità e la quota 1686 passa l'ultimo dei quattro, il più difficile.
Se avrete pazienza e tempo vi parlerò delle altre cime. Niente di altisonante. Nessuna verticalità himalayana. Non diventerete famosi per averle fatte. Nessuno sponsor vi pagherà per questo.
Ci sarà qualcuno che vi chiederà di parlarne, in pubblico, davanti ad una platea con museruola sul volto, perchè un piccolo "virus" si sta rivelando più furbo di noi?
Credo di no!!
Ciò che vedrete sarà tutto vostro!!
E se avrete camminato soli con voi stessi, nel verde della vostra anima, con gioia ne assaporerete il valore. Se avrete per compagnia anche la paura, intenta a pizzicarvi i fianchi, in questi luoghi potrete abbracciarla domandola.
E forse allora tornerete ad essere quello che noi tutti un tempo lontano siamo stati:
figli di un unica entità, quella madre natura, che tutti i giorni sfidiamo con la nostra stupida intelligenza!!
E se tornando sui vostri passi, porterete a valle un po' dell'antica saggezza che Ella ci tramanda da sempre, allora i vostri sforzi non saranno stati solo mera fatica ma inizio di giorni nuovi.
Io che sono quassù in attesa, vi ringrazio comunque anche se non verrete da me.
Senza il coraggio di sporgermi oltre i dirupi per osservare le attività umane, completando il mio ciclo, perdo il mio IO diventando "NATURA".
Tourengänger:
Gabrio
GabrioCommunities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
49739.kml
Profil
Bitte warten...
Beschreibung der Tour
Kommentare (2)
Kommentare (2)