capanna del Forno mt 2574 da Maloja
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Ritorno alla Capanna del Forno da solo.Giornata bellissima e gita oltremodo piacevole sino a 100 metri dalla capanna. Oggi ho sostituito gli scarponi con un altro paio che non mettevo da tempo. Infatti la "maledizione di Tutankamon" era in agguato. Cammino tranquillamente solo sino a Pian Canin. Da qui e sino al pianoro dove prima c'era il ghiacciaio vengo accompagnato ed a volte superato da un folto gruppo di escursionisti polacchi(!).
Al pianoro prolungo un poco la sosta in modo che loro vadano avanti e non mi intralcino. Comunque rallento anche il passo poichè noto che c'è qualcosa di strano nei miei scarponi.....Non ci bado tanto e passo dopo passo proseguo. Il sentiero sul ghiaione è diciamo un poco arricchito da un ponticello (per me inutile) e da alcune scale di legno. Successivamente un tratto con corda di canapa come assicurazione e poco dopo comincio a vedere più lontano la capanna. Mi fermo a vedere il panorama della val Forno con i monti che la circondano, ma la caratteristica è il famoso "Ago di Cleopatra" ed il ghiacciaio molto arretrato con anche un laghetto in via di formazione dopo la bocca. Riparto e toh! si stanno staccando ambedue le suole! Anche a me sta succedendo quello che in passato è successo ad Alessandro ed a mio fratello Alberto. Che faccio? Manca poco alla capanna e quindi con cautela vi salgo. I polacchi vedendo le condizioni si complimentano (ne avrei fatto volentieri a meno). Per mia fortuna, spiegato il problema al rifugista, lo stesso si presta a risolvere il disguido. Infatti con perizia si occupa di posizionare 3 fascette plastica su ogni scarponi per permettermi di arrivare almeno al pianoro dell'ex ghiacciaio. E' stato bravissimo e molto gentile! Più tardi lo ringrazio e saluto e riparto in discesa. I polacchi sono già ripartiti e quindi scendo solo soletto. Ovvio che non posso andare veloce più di tanto ma comunque arrivo al pianoro con le suole ancora attaccate. E le fascette hanno fatto il loro dovere sino all'auto a cui arrivo circa le 21.....Il disguido mi ha rallentato oltremisura però ho assaporato l'atmosfera della valle fino al tramonto e come unico abitante della stessa sino all'alp da Cavloc. Be tutto sommato mi è piaciuto.....e grazie tantissimo al rifugista della capanna. Ora però dovrò acquistare un nuovo paio di scarponi e rilassare un poco le dita dei piedi stretti dalle fascette....
Al pianoro prolungo un poco la sosta in modo che loro vadano avanti e non mi intralcino. Comunque rallento anche il passo poichè noto che c'è qualcosa di strano nei miei scarponi.....Non ci bado tanto e passo dopo passo proseguo. Il sentiero sul ghiaione è diciamo un poco arricchito da un ponticello (per me inutile) e da alcune scale di legno. Successivamente un tratto con corda di canapa come assicurazione e poco dopo comincio a vedere più lontano la capanna. Mi fermo a vedere il panorama della val Forno con i monti che la circondano, ma la caratteristica è il famoso "Ago di Cleopatra" ed il ghiacciaio molto arretrato con anche un laghetto in via di formazione dopo la bocca. Riparto e toh! si stanno staccando ambedue le suole! Anche a me sta succedendo quello che in passato è successo ad Alessandro ed a mio fratello Alberto. Che faccio? Manca poco alla capanna e quindi con cautela vi salgo. I polacchi vedendo le condizioni si complimentano (ne avrei fatto volentieri a meno). Per mia fortuna, spiegato il problema al rifugista, lo stesso si presta a risolvere il disguido. Infatti con perizia si occupa di posizionare 3 fascette plastica su ogni scarponi per permettermi di arrivare almeno al pianoro dell'ex ghiacciaio. E' stato bravissimo e molto gentile! Più tardi lo ringrazio e saluto e riparto in discesa. I polacchi sono già ripartiti e quindi scendo solo soletto. Ovvio che non posso andare veloce più di tanto ma comunque arrivo al pianoro con le suole ancora attaccate. E le fascette hanno fatto il loro dovere sino all'auto a cui arrivo circa le 21.....Il disguido mi ha rallentato oltremisura però ho assaporato l'atmosfera della valle fino al tramonto e come unico abitante della stessa sino all'alp da Cavloc. Be tutto sommato mi è piaciuto.....e grazie tantissimo al rifugista della capanna. Ora però dovrò acquistare un nuovo paio di scarponi e rilassare un poco le dita dei piedi stretti dalle fascette....
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