Cresta Rey - Punta Dufour (4634 m) e Zumstein (4563 m)
...una di quelle gite che riescono ad emozionarti tra le braccia di colui con cui condividi tutto ed è il tuo punto fermo quando tutto il resto pare girare...
Dufourspitze, la vetta più alta del Massiccio del Rosa, la cui imponente parete est precipita su Macugnaga.
Prende il nome in onore del generale e cartografo dell'esercito svizzero, Guillaume Henri Dufour. Il precedente nome era Hochste Spitze (la punta più alta).
GIORNO 1
Staffal - pressi del Rifugio Mantova
8 km, 1660 D+, 4h35'
Arrivati a Staffal sotto qualche goccia d'acqua, incontriamo ben due gruppi di amici, in attesa della ripartenza degli impianti (13:45) diretti a Indren. Fatte quattro chiacchiere, mentre la precipitazione scompare, carichiamo i pesanti zaini sulle spalle e ci avviamo in fondo la strada, per continuare sul sentiero a destra del torrente che percorrerà una buona parte della valle. Sebbene le pendenze non siano ripide, i passi si fanno corti ed il respiro pesante. Il caldo che proviene dal terreno appena bagnato e la zavorra alla quale non sono più abituata, rallentano il passo. Raggiungiamo dei cartelli escursionistici che indicano ancora 2:15 ore per il Colle Salza (2880 m), sentiero 7C. Svoltiamo a destra per risalire un pendio con un susseguirsi di tornanti. Raggiunto un pianoro erboso lo si attraversa per poi proseguire su pietraia in direzione del colle, spostato leggermente a sinistra rispetto quello che sembra essere il passaggio. Particolare il terreno argentato ed umido, fatto di pietre che si frantumano solo a guardarle, poco sotto il colle. Raggiunto il Colle Salza procediamo per un traverso, seguendo le indicazioni per Loc. Gabiet (sentiero n.6B), fino a raggiungere delle roccette. Ora il sentiero, n.6A diretto al Rifugio Mantova, interrotto a tratti da chiazze di neve, procede in direzione NE. Quando ormai si può scorgere il rifugio, procediamo per ancora 2 traversi innevati prima di affrontare l'ultimo pendio roccioso che conduce direttamente al terrazzo del Rifugio Mantova. Nei dintorni tanti alpinisti e scialpinsiti si apprestano a salire al Rifugio Gnifetti o qualche vetta vicina. Accertati che la coppia di amici non sia al rifugio, ci apprestiamo a cercare una comoda piazzola dove poter trascorrere la notte. Saliamo di un centinaio di metri sul lato roccioso che conduce ad una croce. Ore 6 pm. Proprio qui incontriamo la coppia di amici incontrati al parcheggio di Staffal, anche loro in tenda. Montata anche la nostra tenda su terreno abbastanza piano e sgombero di rocce, banchettiamo in compagnia davanti ad un panorama di cui non ci si stanca mai.
GIORNO 2
pressi del Rifugio Mantova - Punta Dufour - Punta Zumstein - Staffal
26 km, 1520 D+, 18h45'
Iniziamo i preparativi in tenda nel bel mezzo della notte. Quando Marta ci raggiunge (ore 2 am), ci mettiamo in cammino per risalire il canale Gnifetti su ottima neve portante. Raggiunti i 3800 m notiamo nuove luci provenienti dal Rifugio Gnifetti e dal vicino bivacco Giordano. Alla luce delle frontali, seguiamo le numerose tracce che salgono al Colle del Lys. Una volta raggiunto svoltiamo decisamente in direzione NO perdendo un centinaio di metri. Mentre risaliamo il pendio nevoso posto sotto la parete ovest della Zumstein inizia ad albeggiare. Con un lungo traverso sotto la crepaccia terminale della Zumstein raggiungiamo l'attacco della cresta Rey. Alternando tratti su neve e tratti di arrampicata su roccia solida, saliamo lungo l'evidente cresta. I tratti di arrampicata sono prevalentemente di III grado, con un paio di passaggi di IV, proteggibili con friend medi (e qualche friend già incastrato!), che si fanno più ostici con un paio di ramponi ai piedi. La cresta rimane in ombra per quasi tutta l'ascesa, ma fortunatamente siamo al riparo del vento. Per tutto il tempo possiamo ammirare alle nostre spalle il Lyskamm, alla nostra destra Zumstein, e alla nostra sinistra il Cervino e il Weisshorn. Raggiungiamo la vetta più alta del Rosa, Punta Dufour, alle ore 9:50. Arrivano anche altre cordate dal lato svizzero e lo spazio sulla cima si fa più ridotto.
Si è conclusa solamente la prima parte di questa lunga giornata... ci aspetta la divertente discesa.
Dopo una breve pausa ci apprestiamo a scendere dalla via normale, cioè dalla cresta SE che conduce al Colle Zumstein. Come immaginavo la discesa è tutt'altro che banale, si incontrato tratti di disarrampicata di massimo III grado e tratti di cresta nevosa estremamente affilata, seppur brevi. Batteremo il tracciato per tutte le cordate a seguire. Ogni passo sembra non portare più vicino al colle quando finalmente siamo all'ultimo traverso nevoso prima di quest'ultimo. Dal colle ci accompagnerà un forte vento da ovest, che ci lascierà solamente una volta raggiunto il Colle del Lys. Dal colle risaliamo la cresta nord della Punta Zumstein, in parte ghiacciata e per buona parte su solide rocce con passaggi di massimo III grado (attrezzata con qualche spit). Terminato il tratto roccioso proseguiamo sulla parte terminale della cresta nevosa affilata fino alla cima. Un meritato scambio di complimenti, abbracci ed un sospiro di sollievo mi regalano una forte emozione. Da qui scendiamo verso il Colle Gnifetti lungo la ben tracciata e breve cresta nevosa. Dal colle scendiamo alla tenda lungo la via normale della Capanna Margherita.
Marta ci saluta, mentre noi smontiamo la tenda e ripartiamo una volta ricomposti gli zaini. Scendiamo dal sentiero 6A, come per andata, fino ad incontrare le paline segnaletiche con indicazione Orestes Hutte. In mezzo ad una densa foschia, incontriamo un socievole stambecco. Senza mai raggiungere l'Orestes Hutte, proseguiamo sul sentiero 6A fino ad incontrare le indicazioni per il sentiero 7B diretto a Staffal. Si tratta di un sentiero poco frequentato ma lontano dagli impianti ed immerso in prati verdi fioriti. Passiamo a fianco due vecchie baite e procediamo a mezza costa senza mai perdere molta quota. Al termine del lungo traverso una ripida discesa ci porta a Moos per poi continuare sulla jeppabile fino ad incontrare una esile traccia ripida a sinistra che ci riporta al parcheggio di Staffal. Dall'Orestes Hutte è possibile seguire l'itinerario classico che passa per il Rifugio Gabiet, già fatto qualche settimana fa.
Dufourspitze, la vetta più alta del Massiccio del Rosa, la cui imponente parete est precipita su Macugnaga.
Prende il nome in onore del generale e cartografo dell'esercito svizzero, Guillaume Henri Dufour. Il precedente nome era Hochste Spitze (la punta più alta).
GIORNO 1
Staffal - pressi del Rifugio Mantova
8 km, 1660 D+, 4h35'
Arrivati a Staffal sotto qualche goccia d'acqua, incontriamo ben due gruppi di amici, in attesa della ripartenza degli impianti (13:45) diretti a Indren. Fatte quattro chiacchiere, mentre la precipitazione scompare, carichiamo i pesanti zaini sulle spalle e ci avviamo in fondo la strada, per continuare sul sentiero a destra del torrente che percorrerà una buona parte della valle. Sebbene le pendenze non siano ripide, i passi si fanno corti ed il respiro pesante. Il caldo che proviene dal terreno appena bagnato e la zavorra alla quale non sono più abituata, rallentano il passo. Raggiungiamo dei cartelli escursionistici che indicano ancora 2:15 ore per il Colle Salza (2880 m), sentiero 7C. Svoltiamo a destra per risalire un pendio con un susseguirsi di tornanti. Raggiunto un pianoro erboso lo si attraversa per poi proseguire su pietraia in direzione del colle, spostato leggermente a sinistra rispetto quello che sembra essere il passaggio. Particolare il terreno argentato ed umido, fatto di pietre che si frantumano solo a guardarle, poco sotto il colle. Raggiunto il Colle Salza procediamo per un traverso, seguendo le indicazioni per Loc. Gabiet (sentiero n.6B), fino a raggiungere delle roccette. Ora il sentiero, n.6A diretto al Rifugio Mantova, interrotto a tratti da chiazze di neve, procede in direzione NE. Quando ormai si può scorgere il rifugio, procediamo per ancora 2 traversi innevati prima di affrontare l'ultimo pendio roccioso che conduce direttamente al terrazzo del Rifugio Mantova. Nei dintorni tanti alpinisti e scialpinsiti si apprestano a salire al Rifugio Gnifetti o qualche vetta vicina. Accertati che la coppia di amici non sia al rifugio, ci apprestiamo a cercare una comoda piazzola dove poter trascorrere la notte. Saliamo di un centinaio di metri sul lato roccioso che conduce ad una croce. Ore 6 pm. Proprio qui incontriamo la coppia di amici incontrati al parcheggio di Staffal, anche loro in tenda. Montata anche la nostra tenda su terreno abbastanza piano e sgombero di rocce, banchettiamo in compagnia davanti ad un panorama di cui non ci si stanca mai.
GIORNO 2
pressi del Rifugio Mantova - Punta Dufour - Punta Zumstein - Staffal
26 km, 1520 D+, 18h45'
Iniziamo i preparativi in tenda nel bel mezzo della notte. Quando Marta ci raggiunge (ore 2 am), ci mettiamo in cammino per risalire il canale Gnifetti su ottima neve portante. Raggiunti i 3800 m notiamo nuove luci provenienti dal Rifugio Gnifetti e dal vicino bivacco Giordano. Alla luce delle frontali, seguiamo le numerose tracce che salgono al Colle del Lys. Una volta raggiunto svoltiamo decisamente in direzione NO perdendo un centinaio di metri. Mentre risaliamo il pendio nevoso posto sotto la parete ovest della Zumstein inizia ad albeggiare. Con un lungo traverso sotto la crepaccia terminale della Zumstein raggiungiamo l'attacco della cresta Rey. Alternando tratti su neve e tratti di arrampicata su roccia solida, saliamo lungo l'evidente cresta. I tratti di arrampicata sono prevalentemente di III grado, con un paio di passaggi di IV, proteggibili con friend medi (e qualche friend già incastrato!), che si fanno più ostici con un paio di ramponi ai piedi. La cresta rimane in ombra per quasi tutta l'ascesa, ma fortunatamente siamo al riparo del vento. Per tutto il tempo possiamo ammirare alle nostre spalle il Lyskamm, alla nostra destra Zumstein, e alla nostra sinistra il Cervino e il Weisshorn. Raggiungiamo la vetta più alta del Rosa, Punta Dufour, alle ore 9:50. Arrivano anche altre cordate dal lato svizzero e lo spazio sulla cima si fa più ridotto.
Si è conclusa solamente la prima parte di questa lunga giornata... ci aspetta la divertente discesa.
Dopo una breve pausa ci apprestiamo a scendere dalla via normale, cioè dalla cresta SE che conduce al Colle Zumstein. Come immaginavo la discesa è tutt'altro che banale, si incontrato tratti di disarrampicata di massimo III grado e tratti di cresta nevosa estremamente affilata, seppur brevi. Batteremo il tracciato per tutte le cordate a seguire. Ogni passo sembra non portare più vicino al colle quando finalmente siamo all'ultimo traverso nevoso prima di quest'ultimo. Dal colle ci accompagnerà un forte vento da ovest, che ci lascierà solamente una volta raggiunto il Colle del Lys. Dal colle risaliamo la cresta nord della Punta Zumstein, in parte ghiacciata e per buona parte su solide rocce con passaggi di massimo III grado (attrezzata con qualche spit). Terminato il tratto roccioso proseguiamo sulla parte terminale della cresta nevosa affilata fino alla cima. Un meritato scambio di complimenti, abbracci ed un sospiro di sollievo mi regalano una forte emozione. Da qui scendiamo verso il Colle Gnifetti lungo la ben tracciata e breve cresta nevosa. Dal colle scendiamo alla tenda lungo la via normale della Capanna Margherita.
Marta ci saluta, mentre noi smontiamo la tenda e ripartiamo una volta ricomposti gli zaini. Scendiamo dal sentiero 6A, come per andata, fino ad incontrare le paline segnaletiche con indicazione Orestes Hutte. In mezzo ad una densa foschia, incontriamo un socievole stambecco. Senza mai raggiungere l'Orestes Hutte, proseguiamo sul sentiero 6A fino ad incontrare le indicazioni per il sentiero 7B diretto a Staffal. Si tratta di un sentiero poco frequentato ma lontano dagli impianti ed immerso in prati verdi fioriti. Passiamo a fianco due vecchie baite e procediamo a mezza costa senza mai perdere molta quota. Al termine del lungo traverso una ripida discesa ci porta a Moos per poi continuare sulla jeppabile fino ad incontrare una esile traccia ripida a sinistra che ci riporta al parcheggio di Staffal. Dall'Orestes Hutte è possibile seguire l'itinerario classico che passa per il Rifugio Gabiet, già fatto qualche settimana fa.
Tourengänger:
martynred

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