Cratere di Askja e Víti
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La zona dell’Askja è di sicuro la più desolata ed inospitale che abbia visitato in vita mia.
Se mi passate il termine direi che si tratta di un vero inferno sulla terra, questo è stato il mio primo pensiero addentrandomi nell’area.
Askja è uno di quei posti che bisogna assolutamente vedere se si va in Islanda, ma arrivarci in maniera indipendente potrebbe diventare molto difficoltoso o addirittura impossibile a causa della lunga pista sterrata e degli immancabili guadi.
Dipende dal tipo di veicolo col quale si viaggia, un’automobile non potrebbe mai transitare su una strada di questo genere e per ovvi motivi non sarebbe in grado di guadare i fiumi. In ogni caso è proibito il transito sulle piste sterrate ai veicoli che non sono 4x4. Noi abbiamo noleggiato una jeep 4x4 di media grandezza ma ci è stato comunque sconsigliato di intraprendere il viaggio da soli. Lungo la strada non c’è nulla, transitano pochissimi veicoli, il segnale del cellulare è in molte zone inesistente e se per caso fosse successo qualcosa avremmo avuto dei seri problemi a chiamare/trovare aiuto!
Abbiamo quindi deciso di appoggiarci alla società Mývatn Tours che organizza le visite guidate con grossi pullman appositamente modificati per poter viaggiare sulle piste sterrate e guadare i fiumi.
Con il senno di poi credo saremmo riusciti ad arrivarci anche con la nostra jeep ma probabilmente ci avremmo impiegato tantissimo tempo, già il pullman che abbiamo preso è stato in ballo un’intera giornata per andare e tornare.
Abbiamo riservato l’escursione il giorno precedente al centro informazioni della piccola località di Reykjahlíd, ci è stato consigliato di indossare vestiti caldi e buoni scarponi in previsione di dover camminare anche sulla neve.
La mattina seguente alle 7:30 eravamo prontissimi al punto di ritrovo davanti all’information center di Reykjahlíd per iniziare l’avventura. Alle 8:00 siamo partiti per Askja, 30km su strada asfaltata ed altri 100km sulla pista sterrata F88 (Pista di Öskjuleid).
Come annunciato dalle previsioni meteo la giornata era molto nuvolosa e fredda, la pioggia poteva cadere da un momento all’altro. Il viaggio attraverso il gigantesco deserto di lava è stato molto lungo e palloso, paesaggio a dir poco monotono e desolato.
Un vero deserto, solo che fuori al posto di esserci 40°C ce n’erano 5° a dir tanto…eheh!
Sulla strada per Askja ci sono solo due luoghi dove potersi fermare a pernottare, uno è il campeggio che si trova alle pendici del Monte Herdubreid e di certo non ho invidiato quei poverini con le tende che dormivano là fuori! A questo campeggio ci siamo fermati circa 30minuti per fotografare il Monte Herdubreid alto 1683m che gli islandesi ritengono sia il più bello d’Islanda e addirittura dell’intero pianeta… convinti loro! Si tratta sicuramente di una montagna affascinante e particolare ma da lì a definirla la più bella del mondo… e il Cervino dove lo mettiamo allora?
Un'altra breve pausa l'abbiamo fatta per camminare "sulla luna" nella zona dove la NASA pare abbia portato gli astronauti a fare pratica (Neil Armstrong compreso) prima della missione sulla luna del 1969. Sembra che il deserto lavico islandese assomigli molto al suolo lunare. Neanche a farlo apposta il 20.07.2009 ricorreva il 40esimo anniversario della conquista della luna, avvenuta appunto il 20.07.1969.
Un'altra breve pausa l'abbiamo fatta per camminare "sulla luna" nella zona dove la NASA pare abbia portato gli astronauti a fare pratica (Neil Armstrong compreso) prima della missione sulla luna del 1969. Sembra che il deserto lavico islandese assomigli molto al suolo lunare. Neanche a farlo apposta il 20.07.2009 ricorreva il 40esimo anniversario della conquista della luna, avvenuta appunto il 20.07.1969.
Verso le 12:30 abbiamo finalmente raggiunto il parcheggio nei pressi dell'Askja, per perlustrare la zona ci sono state concesse 2 ore di tempo...quasi troppe considerato il gelido vento che tirava, era freddissimo! Per arrivare alla caldera vera e propria che ospita il Lago Öskjuvatn abbiamo dovuto camminare circa 30 minuti su sentiero segnalato in mezzo al nulla che più nulla non si può!
Impressionate pensare alle forze che hanno generato una cosa simile, l'eruzione che ha creato il Lago Öskjuvatn è successa di recente, nel 1875 per essere precisi. Il vulcano eruttò due chilometri cubici di tefrite causando alterazioni all'ecosistema in gran parte dell'Europa, le ceneri avvelenarono grosse guantità di bestiame ed in seguito alle difficili condizioni di vita si manifestarono emigrazioni di massa verso l'America.
Il grande Lago Öskjuvatn, creatosi all'interno del cratere in seguito all'eruzione, con i suoi 220m è il più profondo di tutta l'Islanda. Accanto ad esso sempre nel 1875 si è formato un altro piccolo cratere di tefrite che contiene un lago di acqua calda (circa 25°C), il Víti è oggi preso d'assalto dai turisti che senza pudore si tuffano nelle sue acque gnudi come mamma li ha fatti! Noi abbiamo evitato...
Finito il tempo a nostra disposizione siamo tornati al pullman...Askja non è un luogo ideale dove essere abbandonati! Il rientro è stato ancora più eterno che l'andata ed è così partita la ronfata anche se con tutti quei ballonzolamenti era difficile rilassarsi! La giornata è stata molto interessante e molto fredda e molto lunga ma ne valeva la pena. In totale siamo stati in ballo almeno 10 ore. L'Islanda è davvero un Paese sorprendente e tutto da scoprire...quasi extra-terrestre!!
Altre foto dell'Islanda sul sito personale di
Mauro78: Ariafina
Impressionate pensare alle forze che hanno generato una cosa simile, l'eruzione che ha creato il Lago Öskjuvatn è successa di recente, nel 1875 per essere precisi. Il vulcano eruttò due chilometri cubici di tefrite causando alterazioni all'ecosistema in gran parte dell'Europa, le ceneri avvelenarono grosse guantità di bestiame ed in seguito alle difficili condizioni di vita si manifestarono emigrazioni di massa verso l'America.
Il grande Lago Öskjuvatn, creatosi all'interno del cratere in seguito all'eruzione, con i suoi 220m è il più profondo di tutta l'Islanda. Accanto ad esso sempre nel 1875 si è formato un altro piccolo cratere di tefrite che contiene un lago di acqua calda (circa 25°C), il Víti è oggi preso d'assalto dai turisti che senza pudore si tuffano nelle sue acque gnudi come mamma li ha fatti! Noi abbiamo evitato...
Finito il tempo a nostra disposizione siamo tornati al pullman...Askja non è un luogo ideale dove essere abbandonati! Il rientro è stato ancora più eterno che l'andata ed è così partita la ronfata anche se con tutti quei ballonzolamenti era difficile rilassarsi! La giornata è stata molto interessante e molto fredda e molto lunga ma ne valeva la pena. In totale siamo stati in ballo almeno 10 ore. L'Islanda è davvero un Paese sorprendente e tutto da scoprire...quasi extra-terrestre!!
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