Val Viola: da Arnoga al Lago Val Viola (CH) passando dall'omonimo passo
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Lasciata la macchina nel parcheggio presso il tornante di Arnoga seguiamo le indicazioni per il Rifugio Viola. Imbocchiamo la strada asfaltata che risale la valle (percorribile anche in macchina pagando 5 euro) e la percorriamo per circa 5km. Superiamo così agilmente i vari parcheggi e alcune baite, guadagnando quota lentamente, ma su percorso che non affatica. A quota 2056m, giungiamo finalmente alla fine del tratto asfaltato (ultima possibilità di parcheggio) e comincia l'escursione vera e proprio su sentiero. Si sale ancora con pendenze docili, su un largo sentiero sterrato. Prendendo quota il panorama si apre ed è stupendo. Si spazia dai torrenti che scorrono a fondo valle alle cime innevate della Cima Viola e a quelle rocciose del Pizzo Dosdè. Di tanto in tanto incrociamo qualche sentiero che scende verso sinistra, in direzione di altri rifugi (Agriturismo Caricc e Federico Valgoi). Sbagliare strada è praticamente impossibile: le indicazioni per il rifugio Viola sono sempre presenti e comunque basta seguire il largo sentiero principale. Scollinato in piccolo pianoro si apre infine davanti a noi l'alta val Viola ed appaiono ben in vista l'omonimo lago e, più in alto, il rifugio e il passo. Continuiamo a salire tenendoci alti alla destra del lago. Poco più avanti, abbandoniamo il sentiero principale che si dirige al rifugio e saliamo verso destra, raggiungendo un vecchio casolare. Da qua scendiamo un breve e ripido pendio e attraversiamo un torrente passando sopra un caratteristico ponticello. Poco più avanti ci ricongiungiamo col sentiero principale lasciato poco prima (di fatto abbiamo bypassato il rifugio) e a breve raggiungiamo il passo di Val Viola (2467m), punto più alto dell'escursione. Fin qui abbiamo fatto circa 10km in 2h30'.
Siccome non è ancora mezzogiorno e la giornata è ancora lunga, decidiamo di scendere ad esplorare un po anche il versante svizzero della Val Viola. Scelta che si rivelerà azzeccata in quanto veramente molto bello!!
Il sentiero scende ora ripido e ben più insidioso rispetto al tranquillo corrispettivo italiano.
Giunti ad un torrente un cartello indica di procedere verso destra per raggiungere il Lagh da Val Viola. Notiamo un bel sentierino che scende invece verso sinistra (proprio in direzione del lago), così decidiamo di ignorare la segnaletica (altra scelta che si rivelerà buona). Il sentiero scende deciso e si immerge in un bellissimo bosco di abeti, con un sottobosco ricco e colorato, percorso da un torrente vivo e guizzante. E' veramente piacevole camminare in questo ambiente. In poco tempo raggiungiamo il Plan di Giardin e, da lì, il lago Viola del versante svizzero. Il lago è veramente molto bello, così ci fermiamo sulle sue rive per mangiare e prendere un po di sole.
Per le 14 decidiamo di rimetterci in cammino. Torniamo sui nostri passi riaddentrandoci nel bosco. Qui, al posto di risalire verso sinistra (da dove eravamo arrivati prima) seguiamo il sentiero che procede dritto. Si Sale ora decidi, su sentiero a tratti ripido. Aggiriamo il Dosson (la piccola cima tondeggiante e rocciosa posta al fianco del passo di val viola) entrando questa volta in Italia dalla "porta di servizio". Qui il cippo di confine è posto a quota 2432m. Il sentiero prosegue per un breve tratto pianeggiante, quindi la vista si riapre sul versante italiano e vediamo poco sotto di noi il RIfugio Viola coi suoi laghetti.
Raggiunto il rifugio si può scegliere tra due opzioni per il ritorno. Ripercorrere la strada fatta all'andata, oppure scendere sul versante opposto, chiudendo il giro ad anello. Anche se più lunga, optiamo per questa seconda scelta.
La discesa da questo versante è sicuramente molto più remunerativa e piacevole rispetto a quello di salita. Si passeggia su stretti sentieri circondati da rododendri in fiori e miriadi di ruscelli che scendono verso valle. La discesa è sempre tranquilla, non ci sono mai tratti pendenti o insidiosi. Di tanto in tanto si incrociano sentieri che risalgono in direzione della "strada" percorsa in salita. Si sfilano il RIfugio Federico in Dosdè, L'agriturismo Caricc e le Baite Orsa. Quindi, su largo sentiero pianeggiante si raggiunge il parcheggio.
Escursione veramente molto varia e bella. Scendere nel versante svizzero fino al lago allunga di circa 5km (e circa 300m di dislivello) l'escursione, ma se uno ha tempo e gambe buone merita sicuramente.
NOTE: Al parcheggio di partenza e lungo il sentiero sono presenti molti punti in cui è possibile reperire acqua (sia da fontanelle che dalle numerose cascatelle).
Siccome non è ancora mezzogiorno e la giornata è ancora lunga, decidiamo di scendere ad esplorare un po anche il versante svizzero della Val Viola. Scelta che si rivelerà azzeccata in quanto veramente molto bello!!
Il sentiero scende ora ripido e ben più insidioso rispetto al tranquillo corrispettivo italiano.
Giunti ad un torrente un cartello indica di procedere verso destra per raggiungere il Lagh da Val Viola. Notiamo un bel sentierino che scende invece verso sinistra (proprio in direzione del lago), così decidiamo di ignorare la segnaletica (altra scelta che si rivelerà buona). Il sentiero scende deciso e si immerge in un bellissimo bosco di abeti, con un sottobosco ricco e colorato, percorso da un torrente vivo e guizzante. E' veramente piacevole camminare in questo ambiente. In poco tempo raggiungiamo il Plan di Giardin e, da lì, il lago Viola del versante svizzero. Il lago è veramente molto bello, così ci fermiamo sulle sue rive per mangiare e prendere un po di sole.
Per le 14 decidiamo di rimetterci in cammino. Torniamo sui nostri passi riaddentrandoci nel bosco. Qui, al posto di risalire verso sinistra (da dove eravamo arrivati prima) seguiamo il sentiero che procede dritto. Si Sale ora decidi, su sentiero a tratti ripido. Aggiriamo il Dosson (la piccola cima tondeggiante e rocciosa posta al fianco del passo di val viola) entrando questa volta in Italia dalla "porta di servizio". Qui il cippo di confine è posto a quota 2432m. Il sentiero prosegue per un breve tratto pianeggiante, quindi la vista si riapre sul versante italiano e vediamo poco sotto di noi il RIfugio Viola coi suoi laghetti.
Raggiunto il rifugio si può scegliere tra due opzioni per il ritorno. Ripercorrere la strada fatta all'andata, oppure scendere sul versante opposto, chiudendo il giro ad anello. Anche se più lunga, optiamo per questa seconda scelta.
La discesa da questo versante è sicuramente molto più remunerativa e piacevole rispetto a quello di salita. Si passeggia su stretti sentieri circondati da rododendri in fiori e miriadi di ruscelli che scendono verso valle. La discesa è sempre tranquilla, non ci sono mai tratti pendenti o insidiosi. Di tanto in tanto si incrociano sentieri che risalgono in direzione della "strada" percorsa in salita. Si sfilano il RIfugio Federico in Dosdè, L'agriturismo Caricc e le Baite Orsa. Quindi, su largo sentiero pianeggiante si raggiunge il parcheggio.
Escursione veramente molto varia e bella. Scendere nel versante svizzero fino al lago allunga di circa 5km (e circa 300m di dislivello) l'escursione, ma se uno ha tempo e gambe buone merita sicuramente.
NOTE: Al parcheggio di partenza e lungo il sentiero sono presenti molti punti in cui è possibile reperire acqua (sia da fontanelle che dalle numerose cascatelle).
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