Monte Rotondo -2496 mt- (da Laveggiolo, Val Gerola).
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A Laveggiolo 1471 mt, in prossimità di un tornante al termine della risalita verso l'abitato, si trova sulla destra un ampio parcheggio munito di bacheca comunale in legno e spazio riservato alla raccolta differenziata dei rifiuti, trovando però assente la segnaletica sentieristica. Lasciata l'auto, si prosegue a piedi, su ampio sterrato in leggera discesa passando in prossimità di un corte maggengale, tuttora caricato e, destinato al pascolo bovino pre-alpestre. Raggiunto un secco tornante in cui inverte il senso di marcia, conviene fermarsi e, notare l'evidente e ampio sentiero contrassegnato da tacche rosse e sbiaditi segnavia bianco-rossi che invitano a proseguire a destra. Entrati in un bosco di conifere, un bel sentiero battuto prosegue in costa, in un susseguirsi di saliscendi, tagliando un ripido fianco vallivo trovando anche un enorme residuo valinghivo. A questo punto bisogna oltrepassare il torrente per poter accedere sul lato opposto, avendo due possibilità a disposizione. La prima opzione prosegue dritto e ha come ostacolo un guado che a seconda delle condizioni ambientali potrebbe variare la sua portata (andata). Oppure abbassarsi sul letto del torrente e reperire un ponte in legno formato da tronchi d'albero (ritorno). Finalmente, ora la vera salita prende il via con sentiero redditizio in un bel lariceto.
Giunti ad un bivio segnalato, il sentiero ufficiale prosegue a destra per Alpe Stavello (useremo al ritorno). Voltando a sinistra invece, dopo un primo tratto evidente, la traccia tende subito a perdersi, ma conduce al meraviglioso comprensorio dal nome Svanolino 1852 mt caratterizzato da ampio prato-pascolo, ormai in disuso, e baite sparse abbandonate sommerse dall'avanzata di distese di rabarbaro. Senza percorso obbligato, si sale tra cespugli di rododendri, cercando i passaggi migliori, uscendo infine su un pianeggiante fornale glaciale su torbido terreno avendo frontalmente la Bocchetta di Stavello, ritrovando poco più in alto il sentiero ufficiale abbandonato in precedenza. Ora non resta che seguire il facile sentiero, dove solo in un punto merita attenzione, in cui la roccia nuda interrompe il tracciato, dove in condizioni di ghiaccio o bagnato potrebbe dare qualche grattacapo. Ripidi ma agevoli zig-zag, conducono alla Bocchetta di Stavello 2201 mt aprendosi sul versante lecchese della Val Fraina. Per concludere la salita si prosegue a destra, e un comodo sentiero sotto il filo di cresta, conduce in vetta: Monte Rotondo 2496 mt.
Per la discesa, si raggiunge nuovamente la Bocchetta di Stavello. Dopodiché si percorre fino ad Alpe Stavello 1944 mt il sentiero ufficiale. Da notare in questo tratto del percorso come alcuni passaggi esposti, ma larghi, sono rinforzati da basamenti in pietra, che tuttora resistono nel tempo alle intemperie, in zone inimmaginabili per la costruzione d'epoca, visto la considerevole pendenza del crinale. Dopo Alpe Stavello 1944 mt, si trova nuovamente un tratto esposto: larghissimo e supportato da catene. Dove è notevole anche in questo caso, il lavoro d'ingegneria che sfrutta l'unico punto debole di un forte pendio roccioso. Ritornati al bivio, si ripete fino a Laveggiolo il medesimo itinerario di salita ponendo fine alla gita con soddisfazione.
NOTE: Sentieri segnalati.
Giunti ad un bivio segnalato, il sentiero ufficiale prosegue a destra per Alpe Stavello (useremo al ritorno). Voltando a sinistra invece, dopo un primo tratto evidente, la traccia tende subito a perdersi, ma conduce al meraviglioso comprensorio dal nome Svanolino 1852 mt caratterizzato da ampio prato-pascolo, ormai in disuso, e baite sparse abbandonate sommerse dall'avanzata di distese di rabarbaro. Senza percorso obbligato, si sale tra cespugli di rododendri, cercando i passaggi migliori, uscendo infine su un pianeggiante fornale glaciale su torbido terreno avendo frontalmente la Bocchetta di Stavello, ritrovando poco più in alto il sentiero ufficiale abbandonato in precedenza. Ora non resta che seguire il facile sentiero, dove solo in un punto merita attenzione, in cui la roccia nuda interrompe il tracciato, dove in condizioni di ghiaccio o bagnato potrebbe dare qualche grattacapo. Ripidi ma agevoli zig-zag, conducono alla Bocchetta di Stavello 2201 mt aprendosi sul versante lecchese della Val Fraina. Per concludere la salita si prosegue a destra, e un comodo sentiero sotto il filo di cresta, conduce in vetta: Monte Rotondo 2496 mt.
Per la discesa, si raggiunge nuovamente la Bocchetta di Stavello. Dopodiché si percorre fino ad Alpe Stavello 1944 mt il sentiero ufficiale. Da notare in questo tratto del percorso come alcuni passaggi esposti, ma larghi, sono rinforzati da basamenti in pietra, che tuttora resistono nel tempo alle intemperie, in zone inimmaginabili per la costruzione d'epoca, visto la considerevole pendenza del crinale. Dopo Alpe Stavello 1944 mt, si trova nuovamente un tratto esposto: larghissimo e supportato da catene. Dove è notevole anche in questo caso, il lavoro d'ingegneria che sfrutta l'unico punto debole di un forte pendio roccioso. Ritornati al bivio, si ripete fino a Laveggiolo il medesimo itinerario di salita ponendo fine alla gita con soddisfazione.
NOTE: Sentieri segnalati.
Tourengänger:
froloccone,
GAQA
Communities: Hikr in italiano, Alpinisti Trappisti
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