SASSO GORDONA - MONTE COLMEGNONE e altro... da Brienno.
In questa strana e fresca giornata di fine maggio decido di ritornare, dopo tanto tempo, sul Sasso Gordona.
Visto che dalla Svizzera non è ancora possibile (per noi italiani...) allora ecco intrigarmi l'idea di raggiungerlo dal lago di Como e quindi da Brienno.
Il vero progetto per questa giornata era di arrivare in vetta al Sasso Gordona e, se le gambe reggevano, provare ad abbinare anche il Monte Colmegnone, anche se arrivare "solo" alla prima cima in progetto mi sarebbe andata più che bene...
Invece, per vari motivi, ecco che a tale già impegnativa camminata si aggiungeranno:
Monte Comana
Monte San Bernardo
Monte Colmegnone
Punta Forcoletta
Monti di Tice - Monti di Germanello - Monti di Torriggia
Il risultato finale sarà uno splendido ma lunghissimo anello che ho completato solo grazie alla mia volontà e al tanto tempo occorso perchè, come prevedibile, non ho ancora l'allenamento per fare questo tipo di escursioni.
Giornata dai "mille volti" che mi ha regalato il sole accompagnato dal vento... poi un pò di pioggia ed infine il ritorno del sole accompagnato da un gradito e fresco venticello...
Ma iniziamo il "racconto":
MONTE COMANA (1215 metri)
Parcheggiata l'automobile poco dopo la corta galleria di Mina (Foto N.1), ritorno verso la Chiesa Madonna del Ronco e quindi verso il piccolo e grazioso centro storico di Brienno.
Incuriosito da uno scolorito segno, di color rosso, posto su un muro di pietra della via della Brugascia (Foto N.5), inizio a salire i gradini di tale via.
Pochi metri e la via si tramuta in una ripidissima mulattiera da stroncare gambe e fiato...!!!
A confronto la famosa "Scala Santa", che incontrerò più avanti, risulterà ben più morbida e facile...
In tale iniziale mulattiera i bolli sono di colore Rosso e Azzurro. (Foto N.6)
Per fortuna questa ripidità non dura molto e, dopo poco, incrocio il "Sentiero Botanico" N.1, bollo bianco con scritta in nero. (Foto N.8 e N.9)
Raggiunta la famosa "Scala Santa" la mulattiera diventa realmente stupenda e la relativa pendenza risulta sempre impegnativa ma non tremenda come quella affrontata all'inizio dell' escursione.
Raggiunto il Pian d'Erba ecco la prima aggiunta della giornata al mio progetto iniziale, cioè il Monte Comana a 1215 metri di quota, che raggiungerò in poco tempo.
Qui farò la mia prima vera pausa e la colazione, godendomi questo "balcone" naturale con vista mozzafiato!
Difficoltà: T2
Dislivello positivo totale: 1043 metri
Sviluppo totale: 7,2 Km.
SASSO GORDONA (1410 metri)
Ritornato al Pian d'Erba seguo il caratteristico "Sentiero delle Espressioni" fino raggiungere il Roccolo del Messo e quindi la panoramica Colma di Binate.
Il tempo inizia a peggiorare e il vento quasi freddo unito ai nuvoloni sempre più neri mi fanno sospettare l'arrivo della pioggia (ovviamente non prevista!)
Raggiungo velocemente Colma Crocetta e quindi mi avvio verso il sempre più vicino Sasso Gordona.
Poco dopo le Fortificazioni Militari inizia a cadere una leggera pioggia che, poco sotto la vetta, si farà più fitta e consistente.
Appena raggiungo la vetta, la pioggia cessa dopo pochi minuti...
Che sia il magico saluto del "mio" Sasso Gordona...?! :-)
Non ero mai salito dal suo versante Est e, rispetto alla salita che parte dal rifugio Prabello, questo sentiero l'ho trovato ben più facile.
Ho ritrovato anche le stupende peonie, sia in versione bagnata (in salita) e sia in versione soleggiata (in discesa)
In vetta farò la mia seconda pausa e il relativo "pranzo".
Difficoltà: T2
Dislivello positivo totale: 1429 metri
Sviluppo totale: 12,5 Km.
MONTE SAN BERNARDO (1351 metri)
Sceso dalla vetta del Sasso Gordona raggiungo nuovamente la Colma di Binate.
Qui ora sono a un "bivio" decisionale: tornare indietro verso Pian d'Erba e quindi Brienno oppure, visto che la giornata è nuovamente all' insegna del bel sole e delle gradevoli temperature, raggiungere anche la vetta del Monte Colmegnone...?
Le gambe "reggono" ancora e il positivo cambiamento climatico mi inducono a provare un' ulteriore aggiunta.
Quindi proseguo raggiungendo il rifugio Monte di Binate.
Poi raggiungo la Sella del Mortirolo e, percorrendo una breve ma ripida salita, raggiungo la vetta "boscosa" del Monte San Bernardo.
Qui trovo i cartelli rossi del MIT, cioè del Moltrasio Imperial Trail.
Difficoltà: T2
Dislivello positivo totale: 1660 metri
Sviluppo totale: 17,4 Km.
MONTE COLMEGNONE o PONCIONE DI LAGLIO (1383 metri)
Dopo l'ennesimo sali e scendi raggiungo la panoramica Chiesa di San Bernardo, quindi ripida discesa verso il bel Agriturismo Roccolo di San Bernardo ed infine la successiva breve, ma ormai sempre più faticosa, salita verso la quarta cima della giornata, cioè il Monte Colmegnone.
Difficoltà: T2
Dislivello positivo totale: 1775 metri
Sviluppo totale: 18,6 Km.
PUNTA FORCOLETTA (1234 metri)
Dopo una doverosa pausa, inizio la ripida discesa che mi condurrà, con qualche breve risalita, verso la amena e panoramicissima vetta della Punta Forcoletta.
Difficoltà: T2
Dislivello positivo totale: 1800 metri
Sviluppo totale: 19,6
MONTI DI TICE - MONTI DI GERMANELLO - MONTI DI TORRIGGIA
Dalla vetta di Punta Forcoletta potrei tentare una discesa verso Sud, cioè verso un contrafforte roccioso posto a quota 1059 metri, e poi verso Sud-Est in direzione della Valle del Ponte, fino ad intercettare il sentiero che dai Monti di Carate raggiunge i Monti di Nar, detti anche Monti di Nai.
La tentazione è forte ma poi il timore delle zecche e di non riuscire a trovare il corretto sentiero, mi fa saggiamente desistere.
Magari in inverno si potrebbe benissimo tentare... ma ora sarei "divorato" dalle zecche...!!!
Quindi opto per la ripida discesa del MIT che successivamente mi fà intercettare il sentiero che mi conduce ai Monti di Carate.
Altra breve pausa alla fontanella dove placherò la mia sete e poi decido di seguire il sentiero N.26 in direzione Nord-Est. (Foto N.84)
Tale sentiero all' inizio presenta una salita breve ma molto ripida.
Successivamente, tra vari sali e scendi + lunghi traversi + brevi tratti con cavi di acciaio a superare ed aggirare profonde insenature rocciose, il suddetto sentiero mi fà raggiungere i Monti di Tice, quindi i Monti di Germanello ed infine i Monti di Torriggia: quest' ultimi mio vero riferimento, in questa discesa, per completare correttamente il lungo anello escursionistico.
Difficoltà: T3
Consiglio: I tratti attrezzati con i cavi di acciaio non presentano particolari difficoltà ma consiglio vivamente di evitare questo sentiero dopo grandi piogge o con neve/ghiaccio.
Discesa Finale:
Dopo aver superato le baite dei Monti di Torriggia, occorre stare attenti perchè non è facile azzeccare il sentiero o la mulattiera giusta per raggiungere Brienno.
Oddio se si sbaglia si rischia solo di arrivare a Torriggia e quindi poi di percorrere circa 3 km. di asfalto sulla Regina per raggiungere il piccolo centro storico di Brienno e poi il poco lontano parcheggio... quindi nulla di irreparabile.
Quindi dopo i Monti di Torriggia il sentiero va in direzione Nord-Ovest verso il "Buco dell' Orso" che però non si raggiunge visto che al primo bivio (...che si incontra dopo circa 200 metri) occorre girare a destra scendendo in direzione quasi opposta. (Sud-Est)
Poco dopo il sentiero ritorna a scendere verso Nord e a una successiva diramazione occorre proseguire dritti (Nord), visto che a sinistra si salirebbe al già citato "Buco dell' Orso", mentre a destra si scenderebbe verso Torriggia.
Quindi poco dopo prendere il sentiero a sinistra (Nord-Ovest) e tutto diventa finalmente più facile grazie a un lungo e bel traverso, quasi parallelo al lago e con qualche sali e scendi, che permette di continuare con il sentiero/mulattiera fino a raggiungere i Monti Generese e, più avanti ancora, i Monti Carpino.
Si percorre questo lungo traverso in falso piano per circa 2 km.
Appena prima della località Monti Carpino c'è un bivio.
Se a tale bivio si va a sinistra (Nord-Ovest) si raggiunge la Santella di Sant' Antonio (incontrata al mattino in salita...) e quindi appena si incrocia l' evidente mulattiera percorrerla fino a raggiungere le case di Brienno.
Se, invece, al bivio già citato si prosegue dritti (Nord) si raggiunge più velocemente la mulattiera percorsa al mattino e quindi il rientro a Brienno è un pò più breve e diretto, difatti scendendo a destra, in brevissimo tempo, si raggiunge Brienno e quindi poi il parcheggio posto dopo il centro storico e la piccola e breve galleria di Mina.
Considerazioni:
Escursione molto lunga e molto impegnativa perciò se non si è molto allenati fare poche ma lunghe pause.
...e prendersa comoda, proprio come ho fatto io...!
Anche se poi alla sera ero da abbattere...!!!
Il tratto che va dal Sasso Gordona al Monte Colmegnone è spettacolare...
Idem la discesa verso Punta Forcoletta.
Il tratto dai Monti di Carate fino ai Monti di Torriggia è piuttosto chiuso nel bosco fitto, anche se ogni tanto regala stupende vedute aeree verso il lago.
Tale tratto presenta anche qualche passaggio con i cavi di acciaio (tali cavi sono sia recenti che datati) a proteggere i brevi aggiramenti delle forre rocciose che si incontrano.
Nulla di pericoloso ma ogni tanto c'è un pò di esposizione...
Evitare però di percorrere questa variante di discesa dopo grandi piogge o se presente neve/ghiaccio.
*** Se volete salire sul Sasso Gordona, questa escursione è una gran bella alternativa...!!! ***
Dislivello positivo totale: 1937 metri
Sviluppo totale: 29,6 Km.
Tempo impiegato: 13 ore (Pause e chiacchiere comprese...) :-)
Cari saluti a Tutti...
Angelo
Visto che dalla Svizzera non è ancora possibile (per noi italiani...) allora ecco intrigarmi l'idea di raggiungerlo dal lago di Como e quindi da Brienno.
Il vero progetto per questa giornata era di arrivare in vetta al Sasso Gordona e, se le gambe reggevano, provare ad abbinare anche il Monte Colmegnone, anche se arrivare "solo" alla prima cima in progetto mi sarebbe andata più che bene...
Invece, per vari motivi, ecco che a tale già impegnativa camminata si aggiungeranno:
Monte Comana
Monte San Bernardo
Monte Colmegnone
Punta Forcoletta
Monti di Tice - Monti di Germanello - Monti di Torriggia
Il risultato finale sarà uno splendido ma lunghissimo anello che ho completato solo grazie alla mia volontà e al tanto tempo occorso perchè, come prevedibile, non ho ancora l'allenamento per fare questo tipo di escursioni.
Giornata dai "mille volti" che mi ha regalato il sole accompagnato dal vento... poi un pò di pioggia ed infine il ritorno del sole accompagnato da un gradito e fresco venticello...
Ma iniziamo il "racconto":
MONTE COMANA (1215 metri)
Parcheggiata l'automobile poco dopo la corta galleria di Mina (Foto N.1), ritorno verso la Chiesa Madonna del Ronco e quindi verso il piccolo e grazioso centro storico di Brienno.
Incuriosito da uno scolorito segno, di color rosso, posto su un muro di pietra della via della Brugascia (Foto N.5), inizio a salire i gradini di tale via.
Pochi metri e la via si tramuta in una ripidissima mulattiera da stroncare gambe e fiato...!!!
A confronto la famosa "Scala Santa", che incontrerò più avanti, risulterà ben più morbida e facile...
In tale iniziale mulattiera i bolli sono di colore Rosso e Azzurro. (Foto N.6)
Per fortuna questa ripidità non dura molto e, dopo poco, incrocio il "Sentiero Botanico" N.1, bollo bianco con scritta in nero. (Foto N.8 e N.9)
Raggiunta la famosa "Scala Santa" la mulattiera diventa realmente stupenda e la relativa pendenza risulta sempre impegnativa ma non tremenda come quella affrontata all'inizio dell' escursione.
Raggiunto il Pian d'Erba ecco la prima aggiunta della giornata al mio progetto iniziale, cioè il Monte Comana a 1215 metri di quota, che raggiungerò in poco tempo.
Qui farò la mia prima vera pausa e la colazione, godendomi questo "balcone" naturale con vista mozzafiato!
Difficoltà: T2
Dislivello positivo totale: 1043 metri
Sviluppo totale: 7,2 Km.
SASSO GORDONA (1410 metri)
Ritornato al Pian d'Erba seguo il caratteristico "Sentiero delle Espressioni" fino raggiungere il Roccolo del Messo e quindi la panoramica Colma di Binate.
Il tempo inizia a peggiorare e il vento quasi freddo unito ai nuvoloni sempre più neri mi fanno sospettare l'arrivo della pioggia (ovviamente non prevista!)
Raggiungo velocemente Colma Crocetta e quindi mi avvio verso il sempre più vicino Sasso Gordona.
Poco dopo le Fortificazioni Militari inizia a cadere una leggera pioggia che, poco sotto la vetta, si farà più fitta e consistente.
Appena raggiungo la vetta, la pioggia cessa dopo pochi minuti...
Che sia il magico saluto del "mio" Sasso Gordona...?! :-)
Non ero mai salito dal suo versante Est e, rispetto alla salita che parte dal rifugio Prabello, questo sentiero l'ho trovato ben più facile.
Ho ritrovato anche le stupende peonie, sia in versione bagnata (in salita) e sia in versione soleggiata (in discesa)
In vetta farò la mia seconda pausa e il relativo "pranzo".
Difficoltà: T2
Dislivello positivo totale: 1429 metri
Sviluppo totale: 12,5 Km.
MONTE SAN BERNARDO (1351 metri)
Sceso dalla vetta del Sasso Gordona raggiungo nuovamente la Colma di Binate.
Qui ora sono a un "bivio" decisionale: tornare indietro verso Pian d'Erba e quindi Brienno oppure, visto che la giornata è nuovamente all' insegna del bel sole e delle gradevoli temperature, raggiungere anche la vetta del Monte Colmegnone...?
Le gambe "reggono" ancora e il positivo cambiamento climatico mi inducono a provare un' ulteriore aggiunta.
Quindi proseguo raggiungendo il rifugio Monte di Binate.
Poi raggiungo la Sella del Mortirolo e, percorrendo una breve ma ripida salita, raggiungo la vetta "boscosa" del Monte San Bernardo.
Qui trovo i cartelli rossi del MIT, cioè del Moltrasio Imperial Trail.
Difficoltà: T2
Dislivello positivo totale: 1660 metri
Sviluppo totale: 17,4 Km.
MONTE COLMEGNONE o PONCIONE DI LAGLIO (1383 metri)
Dopo l'ennesimo sali e scendi raggiungo la panoramica Chiesa di San Bernardo, quindi ripida discesa verso il bel Agriturismo Roccolo di San Bernardo ed infine la successiva breve, ma ormai sempre più faticosa, salita verso la quarta cima della giornata, cioè il Monte Colmegnone.
Difficoltà: T2
Dislivello positivo totale: 1775 metri
Sviluppo totale: 18,6 Km.
PUNTA FORCOLETTA (1234 metri)
Dopo una doverosa pausa, inizio la ripida discesa che mi condurrà, con qualche breve risalita, verso la amena e panoramicissima vetta della Punta Forcoletta.
Difficoltà: T2
Dislivello positivo totale: 1800 metri
Sviluppo totale: 19,6
MONTI DI TICE - MONTI DI GERMANELLO - MONTI DI TORRIGGIA
Dalla vetta di Punta Forcoletta potrei tentare una discesa verso Sud, cioè verso un contrafforte roccioso posto a quota 1059 metri, e poi verso Sud-Est in direzione della Valle del Ponte, fino ad intercettare il sentiero che dai Monti di Carate raggiunge i Monti di Nar, detti anche Monti di Nai.
La tentazione è forte ma poi il timore delle zecche e di non riuscire a trovare il corretto sentiero, mi fa saggiamente desistere.
Magari in inverno si potrebbe benissimo tentare... ma ora sarei "divorato" dalle zecche...!!!
Quindi opto per la ripida discesa del MIT che successivamente mi fà intercettare il sentiero che mi conduce ai Monti di Carate.
Altra breve pausa alla fontanella dove placherò la mia sete e poi decido di seguire il sentiero N.26 in direzione Nord-Est. (Foto N.84)
Tale sentiero all' inizio presenta una salita breve ma molto ripida.
Successivamente, tra vari sali e scendi + lunghi traversi + brevi tratti con cavi di acciaio a superare ed aggirare profonde insenature rocciose, il suddetto sentiero mi fà raggiungere i Monti di Tice, quindi i Monti di Germanello ed infine i Monti di Torriggia: quest' ultimi mio vero riferimento, in questa discesa, per completare correttamente il lungo anello escursionistico.
Difficoltà: T3
Consiglio: I tratti attrezzati con i cavi di acciaio non presentano particolari difficoltà ma consiglio vivamente di evitare questo sentiero dopo grandi piogge o con neve/ghiaccio.
Discesa Finale:
Dopo aver superato le baite dei Monti di Torriggia, occorre stare attenti perchè non è facile azzeccare il sentiero o la mulattiera giusta per raggiungere Brienno.
Oddio se si sbaglia si rischia solo di arrivare a Torriggia e quindi poi di percorrere circa 3 km. di asfalto sulla Regina per raggiungere il piccolo centro storico di Brienno e poi il poco lontano parcheggio... quindi nulla di irreparabile.
Quindi dopo i Monti di Torriggia il sentiero va in direzione Nord-Ovest verso il "Buco dell' Orso" che però non si raggiunge visto che al primo bivio (...che si incontra dopo circa 200 metri) occorre girare a destra scendendo in direzione quasi opposta. (Sud-Est)
Poco dopo il sentiero ritorna a scendere verso Nord e a una successiva diramazione occorre proseguire dritti (Nord), visto che a sinistra si salirebbe al già citato "Buco dell' Orso", mentre a destra si scenderebbe verso Torriggia.
Quindi poco dopo prendere il sentiero a sinistra (Nord-Ovest) e tutto diventa finalmente più facile grazie a un lungo e bel traverso, quasi parallelo al lago e con qualche sali e scendi, che permette di continuare con il sentiero/mulattiera fino a raggiungere i Monti Generese e, più avanti ancora, i Monti Carpino.
Si percorre questo lungo traverso in falso piano per circa 2 km.
Appena prima della località Monti Carpino c'è un bivio.
Se a tale bivio si va a sinistra (Nord-Ovest) si raggiunge la Santella di Sant' Antonio (incontrata al mattino in salita...) e quindi appena si incrocia l' evidente mulattiera percorrerla fino a raggiungere le case di Brienno.
Se, invece, al bivio già citato si prosegue dritti (Nord) si raggiunge più velocemente la mulattiera percorsa al mattino e quindi il rientro a Brienno è un pò più breve e diretto, difatti scendendo a destra, in brevissimo tempo, si raggiunge Brienno e quindi poi il parcheggio posto dopo il centro storico e la piccola e breve galleria di Mina.
Considerazioni:
Escursione molto lunga e molto impegnativa perciò se non si è molto allenati fare poche ma lunghe pause.
...e prendersa comoda, proprio come ho fatto io...!
Anche se poi alla sera ero da abbattere...!!!
Il tratto che va dal Sasso Gordona al Monte Colmegnone è spettacolare...
Idem la discesa verso Punta Forcoletta.
Il tratto dai Monti di Carate fino ai Monti di Torriggia è piuttosto chiuso nel bosco fitto, anche se ogni tanto regala stupende vedute aeree verso il lago.
Tale tratto presenta anche qualche passaggio con i cavi di acciaio (tali cavi sono sia recenti che datati) a proteggere i brevi aggiramenti delle forre rocciose che si incontrano.
Nulla di pericoloso ma ogni tanto c'è un pò di esposizione...
Evitare però di percorrere questa variante di discesa dopo grandi piogge o se presente neve/ghiaccio.
*** Se volete salire sul Sasso Gordona, questa escursione è una gran bella alternativa...!!! ***
Dislivello positivo totale: 1937 metri
Sviluppo totale: 29,6 Km.
Tempo impiegato: 13 ore (Pause e chiacchiere comprese...) :-)
Cari saluti a Tutti...
Angelo
Tourengänger:
Angelo & Ele

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