Giro di vette tra Maniva e Crocedomini
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La Punta dell'Auccia solitamente è una meta invernale, arrivarci è piuttosto facile e se il cielo è sgombero dalle nuvole il panorama risulta alquanto suggestivo. Parto dal Rifugio Bonardi (Passo Maniva), poi risalgo le piste da sci sino a giungere prima sul Dasdanino e subito dopo al Passo Dasdana. Da qua ora, su strada asfaltata, si perde leggermente quota e, una volta arrivati alla Sella dell'Auccia, si prende a sinistra la stretta traccia che porta senza difficoltà alla Croce dell'Auccia che già si vede a vista d'occhio. Oggi sono fortunato, la visuale mi permette di vedere cime famose assai lontane. 1h45.
Dopo aver scambiato quattro chiacchiere con due sky runner riprendo cammino scendendo brevemente verso N, poi raggiunto il Goletto piego a destra e seguo una bella traccia che porta verso il Dos del Belom, traccia che abbandono poco dopo per seguire la cresta che con qualche passaggio esposto porta ai Corni Setteventi. Da qua si protrebbe continuare sino alla sella dei Setteventi, ma secondo me la flebile traccia esposta è poco affidabile causa evidenti smottamenti. Ripresa la traccia ufficiale mi sino portato ai piedi della Punta Setteventi risalendola dal versante N su blocchi poco stabili e qualche residuo di neve. Facile da qua seguire la cresta sino al Monte Matto dove mi fermo a consumare il mio pasto frugale.
Evitata la visita al vicino Dos del Belom per dimenticanza, dal Matto ho seguito il sentierino bollato (direzione Maniva) che scende verso S.O. per poi continuare la discesa (ripida) su costolone erboso seguendo i paletti conficcati nel terreno. Finiti i paletti state attenti a non perdere la bollatura, comunque al limite scendete nel vallone (Ovest) solcato dal torrente che alimenta le cascate.
Una volta giunti nel pressi del vallone attraversate il torrente stando attenti alle varie deviazioni che portano alla Malga Vecchia (prima fate una visita alle vicine cascate), poi da qua risalite la sterrata che porta nuovamente a tagliare le piste da sci ed infine giù spediti sino al Bonardi.
Nota 1) Giro tutto sommato soddisfacente, dove l'unico pezzo noioso, ma poco frequentato, è quello che porta da Passo Dasdana alla Sella dell'Auccia, poi tutto ritorna piacevole. Si cammina in maniera solitaria anche dal Goletto de la Bala sin verso il vallone dove poi ci sono tre salti di cascate.
A' la prochaine! Menek
Dopo aver scambiato quattro chiacchiere con due sky runner riprendo cammino scendendo brevemente verso N, poi raggiunto il Goletto piego a destra e seguo una bella traccia che porta verso il Dos del Belom, traccia che abbandono poco dopo per seguire la cresta che con qualche passaggio esposto porta ai Corni Setteventi. Da qua si protrebbe continuare sino alla sella dei Setteventi, ma secondo me la flebile traccia esposta è poco affidabile causa evidenti smottamenti. Ripresa la traccia ufficiale mi sino portato ai piedi della Punta Setteventi risalendola dal versante N su blocchi poco stabili e qualche residuo di neve. Facile da qua seguire la cresta sino al Monte Matto dove mi fermo a consumare il mio pasto frugale.
Evitata la visita al vicino Dos del Belom per dimenticanza, dal Matto ho seguito il sentierino bollato (direzione Maniva) che scende verso S.O. per poi continuare la discesa (ripida) su costolone erboso seguendo i paletti conficcati nel terreno. Finiti i paletti state attenti a non perdere la bollatura, comunque al limite scendete nel vallone (Ovest) solcato dal torrente che alimenta le cascate.
Una volta giunti nel pressi del vallone attraversate il torrente stando attenti alle varie deviazioni che portano alla Malga Vecchia (prima fate una visita alle vicine cascate), poi da qua risalite la sterrata che porta nuovamente a tagliare le piste da sci ed infine giù spediti sino al Bonardi.
Nota 1) Giro tutto sommato soddisfacente, dove l'unico pezzo noioso, ma poco frequentato, è quello che porta da Passo Dasdana alla Sella dell'Auccia, poi tutto ritorna piacevole. Si cammina in maniera solitaria anche dal Goletto de la Bala sin verso il vallone dove poi ci sono tre salti di cascate.
A' la prochaine! Menek
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Menek

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