Quasi Cima dell'Uomo in invernale
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Perchè non siamo arrivati in cima?
Per
eidan è stata la prima gita invernale della sua vita, e la prima di quest'anno, dopo una sorta di letargo invernale. Come debutto è stato al di sopra delle mie aspettative.
La Cima dell'Uomo in inverno richiede un lungo avvicinamento e un passaggio nel canalino finale che non è semplice.
Se la neve si trova già a 1000 m bisogna camminare più di 10km nella neve per arrivare alla parte finale. Se invece,come nel nostro caso, la neve si trova soltanto oltre i 1600m allora la cosa è più fattibile. Ma le cattive condizioni della neve hanno complicato la nostra gita.
L''ideale sarebbe partire da Mornera con un buon innevamento ma anche in questo caso non sarebbe facile la parte oltre la Bocchetta di Erbea a causa delle elevate pendenze.
In breve siamo arrivati a 180m dalla cima ma
eidan, non abituato alla neve e al peso dello zaino (ramponi, picozza, ciaspole ecc), era troppo stanco. Calcolando il ritorno, tenendo conto della necessaria concentrazione richiesta per la parte finale, considerando che in tempi di Covid non fosse il caso di dilungarsi troppo e rischiare magari di farsi anche male, allora alle 12.29 abbiamo deciso di fermarci a quota 2210.

Questa é la vista verso la Cima dell'Uomo dal punto massimo in cui siamo arrivati.
(Questione della strada per i Monti della Gana: mi sono informato nei giorni precedenti, leggendo anche da alcune relazioni su Hykr, e ho visto che da poco più di un anno la porzione di strada che collega i Monti della Motta (non ho capito esattamente da dove, ma credo da dove si trova la barriera) ai Monti della Gana è soggetta a pagamento. Si tratterebbe di una strada consortile di Gordola, e ho trovato una pagina ufficiale in cui è spiegato bene ([http://cfvpr.ch/]). Bisogna avere un ticket che costa 10 fr e che si acquista in 2 punti indicati nel sito. Ho telefonato ad uno dei due (in quanto a causa del Covid l'altro era chiuso), ma mi è stato detto che adesso non funziona più così, di controllare sul sito. Tuttavia il sito indicava quei 2 punti (una pasticceria e un'osteria). Avrei potuto chiedere in municipio, ma ho preferito evitare di spiegare che per Pasqua 2020 intendessi andare alla Cima dell'Uomo, in quanto mi sarei potuto trovare la polizia alle 06.00 del mattino proprio per causa mia, che cercasse di convincermi a restare a casa.
Ho deciso dunque di raggiungere la barriera e lasciare l'auto nel parcheggio ampio presente. Ho percorso l'ultimo pezzo di strada a piedi, sono 2 km.)
Descrizione
Dal parcheggio alla barriera in 30' siamo arrivati ai Monti della Gana su comoda strada. Siamo partiti che erano circa le 06.45.
Quindi abbiamo preso il sentiero per l'Alpe di Ruscada. Il cartello indicava 1h30 min per la Corte di Mezzo. Si percorre un bel sentiero di mezza costa, di circa 6 km, che attraversa la vallata di Cugnasco nel versante meridionale della Cima di Sassello e della Forcola. Facile e piacevole richiede comunque prudenza perché i versanti sottostanti sono molto ripidi (se si cade si muore quasi certamente).
Abbiamo raggiunto la Corte di Mezzo perdendo obbligatoriamente un'ottantina di metri di quota. Vi si accede tramite un ponte di legno e da qui ci si trova in una vallata stupenda, segnata sulla mappa come Alpe di Ruscada. Abbiamo attraversato la prima corte (Corte di Mezzo), risalito il ripido scalino e raggiunto la seconda corte, la Corte di Cima. Qui il paesaggio è ancora più affascinante, con la neve e con la Cima dell'Uomo che domina il paesaggio. Abbiamo fatto una breve pausa e indossato le ciaspole. Abbiamo risalito l'ennesimo scalino, dovendo ad un certo punto togliere le ciaspole perché circondati da rocce, e siamo giunti all'ultima corte, che é segnata con il toponimo Torasella. Da qui poi abbiamo affrontato il pendio a destra, che in alcuni punti ha tratti in pendenza per i quali abbiamo usato le picozze e in discesa i ramponi.
Ci siamo avvicinati significativamente alla Bocchetta della Cima dell'Uomo, ma Eidan era affamato, stanco e ormai progrediva troppo lentamente. Ho deciso, nonostante
igor ci incitasse tramite videochiamata a proseguire, di rinunciare alla cima. Per me arrivare a quel punto è stata una soddisfazione.

Vista verso la Cima dell'Uomo dalla Corte di Cima (uno dei punti più belli dell'itinerario)
Discesa problematica (tanto per cambiare)
Come spesso avviene nelle mie gite la discesa è stata problematica. Chissà perchè?
Dopo una pausa di 30' abbiamo indossato i ramponi e siamo scesi senza problemi a quota 2000m. Da qui, con le ciaspole, abbiamo percorso a ritroso l'itinerario del mattino, ma la neve era molle a causa delle elevate temperature (a 2000 m avevamo 2 o 3 gradi). Essendo una vallata punteggiata da rocce si erano formati vari punti sottili nello strato di neve che ormai non superava più il metro. Pertanto in poco tempo ci siamo trovati a sprofondare o cadere in buchi quasi ad ogni passo. Abbiamo provato a togliere le ciaspole e camminare su rocce e cespugli ma era difficile e spesso si doveva comunque rientrare nella neve. Per cui di nuovo con le ciaspole ci siamo armati di pazienza e in 2 ore abbiamo raggiunto la Corte di Mezzo con l'acqua che rimbalzava negli scarponi.
Eidan inoltre aveva fitte agli alluci: senza rendersene conto aveva tenuto a lungo in tensione gli alluci mentre camminava con le ciaspole, forse per tenersi in equilibrio, provocandosi crampi molto dolorosi. Ho potuto aiutarlo con un'aspirina e portando il suo zaino per gli ultimi 6 km. Poco prima dei Monti della Gana ci siamo separati, io sono sceso ai Monti della Motta a prendere l'auto e sono risalito per recuperarlo ai Monti della Gana.
Stupendo il tramonto sul lago. I Monti della Gana sono particolarmente belli.
Abbiamo incontrato soltanto un escursionista che intendeva recarsi alla Cima di Morisciolo.
Considerazione finale
La Cima dell'Uomo è una montagna di tutto rispetto da non sottovalutare, nè inverno, nè in estate.
Non ho intenzione di lasciare in sospeso quella cima, riproverò in estate, ma anche in inverno (in questo caso sperando nell'apertura della funivia di Mornera finita la pandemia).
Per

La Cima dell'Uomo in inverno richiede un lungo avvicinamento e un passaggio nel canalino finale che non è semplice.
Se la neve si trova già a 1000 m bisogna camminare più di 10km nella neve per arrivare alla parte finale. Se invece,come nel nostro caso, la neve si trova soltanto oltre i 1600m allora la cosa è più fattibile. Ma le cattive condizioni della neve hanno complicato la nostra gita.
L''ideale sarebbe partire da Mornera con un buon innevamento ma anche in questo caso non sarebbe facile la parte oltre la Bocchetta di Erbea a causa delle elevate pendenze.
In breve siamo arrivati a 180m dalla cima ma


Questa é la vista verso la Cima dell'Uomo dal punto massimo in cui siamo arrivati.
(Questione della strada per i Monti della Gana: mi sono informato nei giorni precedenti, leggendo anche da alcune relazioni su Hykr, e ho visto che da poco più di un anno la porzione di strada che collega i Monti della Motta (non ho capito esattamente da dove, ma credo da dove si trova la barriera) ai Monti della Gana è soggetta a pagamento. Si tratterebbe di una strada consortile di Gordola, e ho trovato una pagina ufficiale in cui è spiegato bene ([http://cfvpr.ch/]). Bisogna avere un ticket che costa 10 fr e che si acquista in 2 punti indicati nel sito. Ho telefonato ad uno dei due (in quanto a causa del Covid l'altro era chiuso), ma mi è stato detto che adesso non funziona più così, di controllare sul sito. Tuttavia il sito indicava quei 2 punti (una pasticceria e un'osteria). Avrei potuto chiedere in municipio, ma ho preferito evitare di spiegare che per Pasqua 2020 intendessi andare alla Cima dell'Uomo, in quanto mi sarei potuto trovare la polizia alle 06.00 del mattino proprio per causa mia, che cercasse di convincermi a restare a casa.
Ho deciso dunque di raggiungere la barriera e lasciare l'auto nel parcheggio ampio presente. Ho percorso l'ultimo pezzo di strada a piedi, sono 2 km.)
Descrizione
Dal parcheggio alla barriera in 30' siamo arrivati ai Monti della Gana su comoda strada. Siamo partiti che erano circa le 06.45.
Quindi abbiamo preso il sentiero per l'Alpe di Ruscada. Il cartello indicava 1h30 min per la Corte di Mezzo. Si percorre un bel sentiero di mezza costa, di circa 6 km, che attraversa la vallata di Cugnasco nel versante meridionale della Cima di Sassello e della Forcola. Facile e piacevole richiede comunque prudenza perché i versanti sottostanti sono molto ripidi (se si cade si muore quasi certamente).
Abbiamo raggiunto la Corte di Mezzo perdendo obbligatoriamente un'ottantina di metri di quota. Vi si accede tramite un ponte di legno e da qui ci si trova in una vallata stupenda, segnata sulla mappa come Alpe di Ruscada. Abbiamo attraversato la prima corte (Corte di Mezzo), risalito il ripido scalino e raggiunto la seconda corte, la Corte di Cima. Qui il paesaggio è ancora più affascinante, con la neve e con la Cima dell'Uomo che domina il paesaggio. Abbiamo fatto una breve pausa e indossato le ciaspole. Abbiamo risalito l'ennesimo scalino, dovendo ad un certo punto togliere le ciaspole perché circondati da rocce, e siamo giunti all'ultima corte, che é segnata con il toponimo Torasella. Da qui poi abbiamo affrontato il pendio a destra, che in alcuni punti ha tratti in pendenza per i quali abbiamo usato le picozze e in discesa i ramponi.
Ci siamo avvicinati significativamente alla Bocchetta della Cima dell'Uomo, ma Eidan era affamato, stanco e ormai progrediva troppo lentamente. Ho deciso, nonostante


Vista verso la Cima dell'Uomo dalla Corte di Cima (uno dei punti più belli dell'itinerario)
Discesa problematica (tanto per cambiare)
Come spesso avviene nelle mie gite la discesa è stata problematica. Chissà perchè?
Dopo una pausa di 30' abbiamo indossato i ramponi e siamo scesi senza problemi a quota 2000m. Da qui, con le ciaspole, abbiamo percorso a ritroso l'itinerario del mattino, ma la neve era molle a causa delle elevate temperature (a 2000 m avevamo 2 o 3 gradi). Essendo una vallata punteggiata da rocce si erano formati vari punti sottili nello strato di neve che ormai non superava più il metro. Pertanto in poco tempo ci siamo trovati a sprofondare o cadere in buchi quasi ad ogni passo. Abbiamo provato a togliere le ciaspole e camminare su rocce e cespugli ma era difficile e spesso si doveva comunque rientrare nella neve. Per cui di nuovo con le ciaspole ci siamo armati di pazienza e in 2 ore abbiamo raggiunto la Corte di Mezzo con l'acqua che rimbalzava negli scarponi.
Eidan inoltre aveva fitte agli alluci: senza rendersene conto aveva tenuto a lungo in tensione gli alluci mentre camminava con le ciaspole, forse per tenersi in equilibrio, provocandosi crampi molto dolorosi. Ho potuto aiutarlo con un'aspirina e portando il suo zaino per gli ultimi 6 km. Poco prima dei Monti della Gana ci siamo separati, io sono sceso ai Monti della Motta a prendere l'auto e sono risalito per recuperarlo ai Monti della Gana.
Stupendo il tramonto sul lago. I Monti della Gana sono particolarmente belli.
Abbiamo incontrato soltanto un escursionista che intendeva recarsi alla Cima di Morisciolo.
Considerazione finale
La Cima dell'Uomo è una montagna di tutto rispetto da non sottovalutare, nè inverno, nè in estate.
Non ho intenzione di lasciare in sospeso quella cima, riproverò in estate, ma anche in inverno (in questo caso sperando nell'apertura della funivia di Mornera finita la pandemia).
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