Rheinwaldhorn / Adula 3402m - CAI Germignaga
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Ce l'abbiamo fatta: la cima più alta del Ticino è da ieri nel nostro carnet: un grazie sentito agli amici del Cai di Germignaga senza i quali avremmo continuato a rimandare, più per una questione di sicurezza e pratica con i ramponi e corde che per difficoltà. In effetti facendola ci si accorge che abbiamo fatto cose anche più difficili, ma dopo il mio problemino con la schiena e l'esperienza di settimana scorsa questa volta abbiamo deciso di fare un'escursione in compagnia e ci si è presentata l'occasione migliore!
1° Giorno - 25 luglio
Appuntamento con tutta la compagnia, in totale siamo in dieci, e partenza per la diga del Compietto: la si raggiunge arrivando in Val Blenio, da qui si sale alla diga del Luzzone e la si attraversa in macchina con una galleria interna per poi dopo un paio di tornanti ripidi entrare in una galleria strettissima scavata nella roccia e lunga quasi un chilometro che porta verso il Passo Muazz 1697m; dopo un pò si parcheggia e finalmente si parte.
Carichiamo gli zaini pesantissimi tra cordame, picozze, ramponi e la normale attrezzatura (io mi preoccupo un attimo pensando a quello che mi ha detto l'ortopedico ma dura poco!) e ci incamminiamo nella lunghissima Val Carassino: 6,50 km di strada sterrata ad uso pastorale durante i quali si supera un dislivello di soli 300 m, costeggiamo sulla sinistra la diga del Compietto con il laghetto dalle acque smeraldine, passiamo per l'Alpe della Bolla 1717m, trasformata in grotto, poi l'Alpe Carassino 1766m, l' Alpe Cassimoi 1829m, l'Alpe Bresciana 1883m (l'unica abitata in stagione), si arriva in loc. Giair 1938m da dove si comincia a vedere lontana su un costone roccioso sulla sinistra la Capanna Adula UTOE, nostra prima meta.
A Q2020 c'è il bivio per la Val Soi verso O o per il Passo del Laghetto a E: dopo una breve pausa riprendiamo il cammino, arriviamo a Q2094 in mezzo ai rododendri e iniziamo a salire un sentiero bruscamente ripido e polveroso che in poco più di un'ora ci porta alla Capanna Adula UTOE 2393m.
La capanna è piena di gente che pernotterà, ma noi abbiamo già i nostri posti riservati avendo avvisato con qualche giorno d'anticipo così non ci resta che depositare gli zaini e andarci a godere una meritata birra. Poi, in attesa della cena facciamo un giro nei dintorni per vedere com'è la situazione sul ghiacciaio: il Vadrecc di Bresciana si è ritirato moltissimo e si prevede una salita abbastanza facile.
Mangiamo, gustiamo il genepì del Renzo e a nanna: domani mattina alle 4,30 sveglia!!
2° Giorno - 26 luglio
Notte praticamente sveglio, un pò per l'emozione un pò per i vari toni di bassi e alti dei coinquilini di camerata, se non altro ad un certo punto mi sono alzato e mi sono visto una stellata di quelle che si ricordano. Finalmente arrivano le 4,30, preparativi veloci, colazione e alle 5,10 partiamo in nove, la Paola resta ad aspettarci: la giornata si preannuncia favolosa, nessuna nuvola e cielo terso. Cominciamo a salire verso Q2520 e da qui su una lunga cresta che ci porta fino a Q2642; nel frattempo il sole comincia ad illuminare le lontane cime dal Vallese al Bernese regalandoci uno spettacolare panorama di cime dalle sfumature rosa.
A Q2642 il percorso cambia, cominciamo a camminare fra grossi massi detritici fino a raggiungere a Q2936 le prime lingue del ghiacciaio che percorriamo per un pò con il solo uso dei bastoncini; arriviamo ad un lungo affioramento di rocce verso Q3050 e ci fermiamo per attrezzarci in cordata: ci sono già altri alpinisti e continuano ad arrivarne. Stefano decide tre cordate, esperti con principianti, io mi ritrovo con Angelo e Ewuska e cominciamo a salire sul ghiacciaio: qualche problema iniziale con i ramponi che si allentano ma poi si va spediti, arriviamo all'Adulajoch 3166m , costeggiamo la cresta sulla destra, superiamo un piccolo tratto abbastanza ripido e siamo a Q3253. Da qui si vede la cresta dell'Adula e l'ultimo tratto che dobbiamo percorrere, in dieci minuti siamo in cima: Rheinwaldhorn / Adula 3402m, la montagna più alta del Ticino, ci stringiamo la mano tutti quanti e cominciamo a scattare foto. Metto le mie bandierine e dopo esserci rifocillati iniziamo la discesa. Io, Amedeo e Alberto facciamo il primo tratto sulle roccette, mentre gli altri montano subito i ramponi. A Q3253 ricomponiamo le cordate e riprendiamo a scendere, euforici per la salita praticamente saltelliamo sul ghiaccio che ormai sta cominciando ad allentarsi. Mentre percorriamo il pezzo detritico Renzo prende una storta, ma continua tranquillamente anche se rallentando.
In un'ora e mezza Elio, Ewuska ed io siamo di nuovo alla Capanna, poi in ordine sparso arrivano gli altri: una pausa per mangiare, riposare, scambiarsi le impressioni e dopo aver salutato la Lorenza, ottima padrona di casa, riprendiamo il sentiero verso la Val Carassino; sorge un altro problema: Ewuska che con i ramponi aveva problemi perchè non si riuscivano a regolare adesso accusa una tendinite, così il gruppo si snocciola lungo il percorso fino alla decisione di chiedere all'Alpe Bresciana un passaggio in macchina per Renzo che non vorrebbe ma alla fine si lascia convincere. Gli altri proseguono e io piano piano dietro aspettando Ewuska che ha ormai la caviglia gonfia. Arriviamo finalmente al parcheggio e cosa c'è di più bello che fare un pediluvio nel gelido torrentello!!
Partecipanti: Angelo, Amedeo, Dario, Elio, Marisa , Paola, Renzo ,Stefano
Percorso: 24 km circa
Dislivello totale: 1900m
Tempo di salita: Q1694 - Capanna Adula UTOE 2,30h
Capanna Adula UTOE - Adula 3,50h
Tempo di discesa: Adula - Capanna Adula UTOE 1,40h
1° Giorno - 25 luglio
Appuntamento con tutta la compagnia, in totale siamo in dieci, e partenza per la diga del Compietto: la si raggiunge arrivando in Val Blenio, da qui si sale alla diga del Luzzone e la si attraversa in macchina con una galleria interna per poi dopo un paio di tornanti ripidi entrare in una galleria strettissima scavata nella roccia e lunga quasi un chilometro che porta verso il Passo Muazz 1697m; dopo un pò si parcheggia e finalmente si parte.
Carichiamo gli zaini pesantissimi tra cordame, picozze, ramponi e la normale attrezzatura (io mi preoccupo un attimo pensando a quello che mi ha detto l'ortopedico ma dura poco!) e ci incamminiamo nella lunghissima Val Carassino: 6,50 km di strada sterrata ad uso pastorale durante i quali si supera un dislivello di soli 300 m, costeggiamo sulla sinistra la diga del Compietto con il laghetto dalle acque smeraldine, passiamo per l'Alpe della Bolla 1717m, trasformata in grotto, poi l'Alpe Carassino 1766m, l' Alpe Cassimoi 1829m, l'Alpe Bresciana 1883m (l'unica abitata in stagione), si arriva in loc. Giair 1938m da dove si comincia a vedere lontana su un costone roccioso sulla sinistra la Capanna Adula UTOE, nostra prima meta.
A Q2020 c'è il bivio per la Val Soi verso O o per il Passo del Laghetto a E: dopo una breve pausa riprendiamo il cammino, arriviamo a Q2094 in mezzo ai rododendri e iniziamo a salire un sentiero bruscamente ripido e polveroso che in poco più di un'ora ci porta alla Capanna Adula UTOE 2393m.
La capanna è piena di gente che pernotterà, ma noi abbiamo già i nostri posti riservati avendo avvisato con qualche giorno d'anticipo così non ci resta che depositare gli zaini e andarci a godere una meritata birra. Poi, in attesa della cena facciamo un giro nei dintorni per vedere com'è la situazione sul ghiacciaio: il Vadrecc di Bresciana si è ritirato moltissimo e si prevede una salita abbastanza facile.
Mangiamo, gustiamo il genepì del Renzo e a nanna: domani mattina alle 4,30 sveglia!!
2° Giorno - 26 luglio
Notte praticamente sveglio, un pò per l'emozione un pò per i vari toni di bassi e alti dei coinquilini di camerata, se non altro ad un certo punto mi sono alzato e mi sono visto una stellata di quelle che si ricordano. Finalmente arrivano le 4,30, preparativi veloci, colazione e alle 5,10 partiamo in nove, la Paola resta ad aspettarci: la giornata si preannuncia favolosa, nessuna nuvola e cielo terso. Cominciamo a salire verso Q2520 e da qui su una lunga cresta che ci porta fino a Q2642; nel frattempo il sole comincia ad illuminare le lontane cime dal Vallese al Bernese regalandoci uno spettacolare panorama di cime dalle sfumature rosa.
A Q2642 il percorso cambia, cominciamo a camminare fra grossi massi detritici fino a raggiungere a Q2936 le prime lingue del ghiacciaio che percorriamo per un pò con il solo uso dei bastoncini; arriviamo ad un lungo affioramento di rocce verso Q3050 e ci fermiamo per attrezzarci in cordata: ci sono già altri alpinisti e continuano ad arrivarne. Stefano decide tre cordate, esperti con principianti, io mi ritrovo con Angelo e Ewuska e cominciamo a salire sul ghiacciaio: qualche problema iniziale con i ramponi che si allentano ma poi si va spediti, arriviamo all'Adulajoch 3166m , costeggiamo la cresta sulla destra, superiamo un piccolo tratto abbastanza ripido e siamo a Q3253. Da qui si vede la cresta dell'Adula e l'ultimo tratto che dobbiamo percorrere, in dieci minuti siamo in cima: Rheinwaldhorn / Adula 3402m, la montagna più alta del Ticino, ci stringiamo la mano tutti quanti e cominciamo a scattare foto. Metto le mie bandierine e dopo esserci rifocillati iniziamo la discesa. Io, Amedeo e Alberto facciamo il primo tratto sulle roccette, mentre gli altri montano subito i ramponi. A Q3253 ricomponiamo le cordate e riprendiamo a scendere, euforici per la salita praticamente saltelliamo sul ghiaccio che ormai sta cominciando ad allentarsi. Mentre percorriamo il pezzo detritico Renzo prende una storta, ma continua tranquillamente anche se rallentando.
In un'ora e mezza Elio, Ewuska ed io siamo di nuovo alla Capanna, poi in ordine sparso arrivano gli altri: una pausa per mangiare, riposare, scambiarsi le impressioni e dopo aver salutato la Lorenza, ottima padrona di casa, riprendiamo il sentiero verso la Val Carassino; sorge un altro problema: Ewuska che con i ramponi aveva problemi perchè non si riuscivano a regolare adesso accusa una tendinite, così il gruppo si snocciola lungo il percorso fino alla decisione di chiedere all'Alpe Bresciana un passaggio in macchina per Renzo che non vorrebbe ma alla fine si lascia convincere. Gli altri proseguono e io piano piano dietro aspettando Ewuska che ha ormai la caviglia gonfia. Arriviamo finalmente al parcheggio e cosa c'è di più bello che fare un pediluvio nel gelido torrentello!!
Partecipanti: Angelo, Amedeo, Dario, Elio, Marisa , Paola, Renzo ,Stefano
Percorso: 24 km circa
Dislivello totale: 1900m
Tempo di salita: Q1694 - Capanna Adula UTOE 2,30h
Capanna Adula UTOE - Adula 3,50h
Tempo di discesa: Adula - Capanna Adula UTOE 1,40h
Communities: Hikr in italiano, Die 44 - 3000er des Tessin
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