Tagliaferro (2964 m) da Rima
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La mia prima vera gita valsesiana! Il Tagliaferro è stata una meta tanto desiderato nei mesi precedenti alla mia salita e finalmente il 25 luglio 2016 riesco a organizzare la sua ascesa con l'amico Fabio.
Partiamo circa alle 8 da Rima, il cielo è ancora pulito dalla nuvolaglia che tipicamente nasconde le vette intorno al Monte Rosa. La mulattiera che parte da Rima sale prima per parecchi tornanti nel bosco e non è mai troppo ripida: il primo gruppo di baite che incontriamo è Scarpia di sotto (1703 m). La traccia poi continua in un lariceto sempre più rado e poi per ontanelli fino a Scarpia di sopra, dove beviamo un po' di acqua fresca di montagna.
La traccia prosegue prima ancora in mezzo agli ontanelli e poi man mano che si sale restano solo prati d'alta quota fino a raggiungere il passo del Vallarolo (2332 m). Il tratto più ostico, ma sempre su buona traccia battuta e indicata, è il successivo che conduce al passo del Gatto. Dopo una parte ancora "tranquilla" il sentiero si impenna sempre di più e si sale per dei ripidissimi tornanti su terra battuta. Si consiglia di aiutarsi con dei bastoncini! Giunti al passo del Gatto (2730 m) vedo per la prima volta la parete N del Corno Bianco e rimango estasiato da quella montagna che avrei conquistato il mese successivo.
L'ultima parte della salita si svolge prevalentemente su terreno roccioso, mai impegnativo, di cui l'ultimo tratto risale la larga cresta che conduce in vetta al Tagliaferro (2964 m). Purtroppo si è annuvolato per cui ci viene negata la visuale sul Monte Rosa. Forse saremmo dovuti partire prima...Sosta e poi discesa per la via di salita, facendo attenzione soprattutto nel tratto di discesa dal passo del Gatto.
Francesco
Partiamo circa alle 8 da Rima, il cielo è ancora pulito dalla nuvolaglia che tipicamente nasconde le vette intorno al Monte Rosa. La mulattiera che parte da Rima sale prima per parecchi tornanti nel bosco e non è mai troppo ripida: il primo gruppo di baite che incontriamo è Scarpia di sotto (1703 m). La traccia poi continua in un lariceto sempre più rado e poi per ontanelli fino a Scarpia di sopra, dove beviamo un po' di acqua fresca di montagna.
La traccia prosegue prima ancora in mezzo agli ontanelli e poi man mano che si sale restano solo prati d'alta quota fino a raggiungere il passo del Vallarolo (2332 m). Il tratto più ostico, ma sempre su buona traccia battuta e indicata, è il successivo che conduce al passo del Gatto. Dopo una parte ancora "tranquilla" il sentiero si impenna sempre di più e si sale per dei ripidissimi tornanti su terra battuta. Si consiglia di aiutarsi con dei bastoncini! Giunti al passo del Gatto (2730 m) vedo per la prima volta la parete N del Corno Bianco e rimango estasiato da quella montagna che avrei conquistato il mese successivo.
L'ultima parte della salita si svolge prevalentemente su terreno roccioso, mai impegnativo, di cui l'ultimo tratto risale la larga cresta che conduce in vetta al Tagliaferro (2964 m). Purtroppo si è annuvolato per cui ci viene negata la visuale sul Monte Rosa. Forse saremmo dovuti partire prima...Sosta e poi discesa per la via di salita, facendo attenzione soprattutto nel tratto di discesa dal passo del Gatto.
Francesco
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