Il Torru (2506m) da Alagna Valsesia
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Foto prese da un paio di diverse escursioni, dato che con questa cima selvaggia e che non interessa a nessuno ho personalmente un conto aperto: ci sono stato almeno tre volte, e la visibilità sempre scarsa non mi ha mai permesso di capire se davvero ne abbia mai raggiunto il punto più alto o meno. Ultimo tentativo: fine Settembre 2008, appena prima di quell’incredibile stagione autunno-inverno che depositò metri e metri di neve sulle Alpi sin dall’inizio di Novembre. Ai tempi, per Alagna si diceva che il versante Olen (quello che scende sul vallone delle piste da sci) fosse addirittura inviolato, chissà se qualcuno degli illustri himalayisti del luogo (Gnaro, Longhez, Enzio etc.) nel frattempo ci sia riuscito.
Quella descritta qui è invece la salita “normale” dalla Val d’Otro: sentiero-autostrada fino a Follu 1664m (che tutti chiamano però “Otro”), tra la chiesetta e il ristoro Zar Senni salire per traccia nei prati fino ai ruderi del vecchio Albergo Belvedere (vista fantastica su Alagna e sul versante Sud del Rosa), aggirare i resti della vecchia funivia che saliva dal centro di Alagna, e con percorso evidentissimo superare la fascia boscosa per poi proseguire in cresta in ambiente aperto. Questo punto è raggiungibile direttamente da Follu per pratoni molto ripidi e un po’ fastidiosi, fuori sentiero ma non si può sbagliare.
Nota: dal punto in cui inizia la cresta “all’aperto”, parte un mezzacosta (percorso ad esempio anni fa da Bruno di www.i-mei-muntagn.it) che taglia tutto il lato Ovest del Torru fino a sbucare esattamente al Passo Foric: personalmente lo sconsiglio, troppo “sporco” e segnato dalle frane: non ho idea delle condizioni in cui si trovi adesso. Il punto di presa del traverso è più visibile da valle che sul posto, soprattutto sulla cresta Est (su quella Ovest è leggermente più evidente).
Restando invece sulla cresta Est, erbosa ma da non sottovalutare (è veramente in piedi e molto esposta), si sale diritti fino in vetta, per la verità caratterizzata da una serie di elevazioni a quota molto simile. In alcuni punti conviene aggirare alcuni spuntoni sul lato Est (Olen), appoggiandosi in esposizione alle roccette, piuttosto che rimanere sul lato Otro dove spesso ci sono placche lisce molto insidiose.
Classica salita da fare con ramponcini anche in assenza di neve, perché davvero la ripidità e l’esposizione continua su entrambi i lati (Olen e Otro) ammette poche distrazioni. Praticamente impossibile trovare compagnia in loco.
Al link http://yogalpinismo.altervista.org/2016/20160827torru/32.html si trova una bella descrizione della salita, addirittura con traversata completa della punta, cioè con discesa lungo la cresta Ovest sul Passo Foric e poi chiusura dell’anello con la bellissima calata su Pianmisura. Io invece ho sempre percorso solo la cresta Est, segnalando che è molto più ostica di quella Ovest (un po’ più appoggiata e che consente anche varie possibilità di stare sotto traccia sul lato Otro, a differenza di quella Est che è molto più affilata).
Per la discesa su Alagna, da Follu 1664m possibile passare dalla mitica “Camoscetta”, bellissimo pendio nel bosco in cui un tempo passavano le piste da sci servite dallo skilift che portava in cima al Belvedere. Se invece si è scesi dalla cresta Ovest, dal Passo Foric possibile passare da Pianmisura-Dsender o sul lato Olen da Pianalunga (attenzione, traverso discendente molto esposto).
Quella descritta qui è invece la salita “normale” dalla Val d’Otro: sentiero-autostrada fino a Follu 1664m (che tutti chiamano però “Otro”), tra la chiesetta e il ristoro Zar Senni salire per traccia nei prati fino ai ruderi del vecchio Albergo Belvedere (vista fantastica su Alagna e sul versante Sud del Rosa), aggirare i resti della vecchia funivia che saliva dal centro di Alagna, e con percorso evidentissimo superare la fascia boscosa per poi proseguire in cresta in ambiente aperto. Questo punto è raggiungibile direttamente da Follu per pratoni molto ripidi e un po’ fastidiosi, fuori sentiero ma non si può sbagliare.
Nota: dal punto in cui inizia la cresta “all’aperto”, parte un mezzacosta (percorso ad esempio anni fa da Bruno di www.i-mei-muntagn.it) che taglia tutto il lato Ovest del Torru fino a sbucare esattamente al Passo Foric: personalmente lo sconsiglio, troppo “sporco” e segnato dalle frane: non ho idea delle condizioni in cui si trovi adesso. Il punto di presa del traverso è più visibile da valle che sul posto, soprattutto sulla cresta Est (su quella Ovest è leggermente più evidente).
Restando invece sulla cresta Est, erbosa ma da non sottovalutare (è veramente in piedi e molto esposta), si sale diritti fino in vetta, per la verità caratterizzata da una serie di elevazioni a quota molto simile. In alcuni punti conviene aggirare alcuni spuntoni sul lato Est (Olen), appoggiandosi in esposizione alle roccette, piuttosto che rimanere sul lato Otro dove spesso ci sono placche lisce molto insidiose.
Classica salita da fare con ramponcini anche in assenza di neve, perché davvero la ripidità e l’esposizione continua su entrambi i lati (Olen e Otro) ammette poche distrazioni. Praticamente impossibile trovare compagnia in loco.
Al link http://yogalpinismo.altervista.org/2016/20160827torru/32.html si trova una bella descrizione della salita, addirittura con traversata completa della punta, cioè con discesa lungo la cresta Ovest sul Passo Foric e poi chiusura dell’anello con la bellissima calata su Pianmisura. Io invece ho sempre percorso solo la cresta Est, segnalando che è molto più ostica di quella Ovest (un po’ più appoggiata e che consente anche varie possibilità di stare sotto traccia sul lato Otro, a differenza di quella Est che è molto più affilata).
Per la discesa su Alagna, da Follu 1664m possibile passare dalla mitica “Camoscetta”, bellissimo pendio nel bosco in cui un tempo passavano le piste da sci servite dallo skilift che portava in cima al Belvedere. Se invece si è scesi dalla cresta Ovest, dal Passo Foric possibile passare da Pianmisura-Dsender o sul lato Olen da Pianalunga (attenzione, traverso discendente molto esposto).
Tourengänger:
Serzo

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