Monte Ocone (1355 m) e Monte Tesoro (1432 m) - anello da Carenno
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Bel giro insieme alle amiche Sara e Gloria, alla scoperta di cime anche per me nuove.
Ero sempre stato titubante su questa zona, per via della eccessiva antropizzazione della Forcella Alta e del Monte Tesoro, ma tutto sommato scegliendo i sentiero giusti sia in salita che in discesa, e abbinando la salita al Monte Ocone, ne è venuto fuori davvero un bel giro!
Partiamo da Carenno, dove parcheggiamo a bordo strada in Via Pertus e proseguiamo a piedi lungo la strada asfaltata.
Al termine della strada inizia la mulattiera, che ben presto si trasforma in sentiero ed inizia a salire nel bosco.
Superato il bel Baitello del Genepi, siamo finalmente al sole e la temperatura diventa davvero mite.
In maglietta arriviamo al Passo della Pertulena (1h05), dove ci fermiamo per una breve sosta e per goderci la pace di questo luogo.
Quindi prendiamo la sterrata verso il Passo del Pertus, per poi abbandonarla quando troviamo a sinistra il bivio per il sentiero diretto per il Monte Ocone.
Questo sentiero è davvero stupendo, sia per il panorama che per l'ambiente che attraversa. Nel tratto finale, in alcune zone di ombra, troviamo ancora qualche centimetro di neve caduta nella notte, che ci obbliga a procedere con grande prudenza e lentezza, vista la forte pendenza e la presenza di diverse roccette sul sentiero (unico tratto T3 dell'escursione).
Con attenzione superiamo il tratto insidioso e arriviamo alla croce del Monte Ocone (2h05).
Dopo una breve sosta iniziamo la discesa verso il Passo del Pertus, che raggiungiamo con una picchiata nel bosco. Da qui seguiamo il crinale boscoso, passiamo accanto all'orribile ex convento, dove ritroviamo la sterrata che proviene dal Passo della Pertulena, che comunque abbandoniamo subito per seguire invece il sentiero che segue fedelmente il dolce crinale.
Passiamo da un'ampia radura panoramica, quindi decidiamo di evitare la salita all'insignificante Monte Picchetto, seguendo invece la sterrata che si tiene a sinistra, sul versante imagnino, coperta da un sottile strato di neve che comunque non crea problemi.
Raggiungiamo così la zona della Forcella Alta (3h20), con il bel laghetto del Pertus, purtroppo circondato da una serie di brutte costruzioni.
Attraversiamo la strada asfaltata e, sempre seguendo il crinale, arriviamo all'attacco dell'ultima breve rampa per il Monte Tesoro.
Si rientra nel bosco ed essendo su un versante nord troviamo nuovamente un pò di neve, che copre alcuni tratti ghiacciati, nascondendoli, ma probabilmente facilitando la progressione.
Con attenzione ma senza alcuna difficoltà, raggiungiamo quindi la cima del Monte Tesoro (3h50), come sapevo deturpata da un'orribile costruzione, ma comunque molto panoramica.
Dopo un bel picnic in vetta scendiamo per la "direttissima" che, non indicata ma abbastanza evidente, parte proprio davanti alla piazzola per elicotteri e si "tuffa" sul ripido versante erboso che scende verso Colle di Sogno.
Bellissimo anche questo sentiero, tra prati e qualche roccetta, con lo sguardo rivolto verso i laghi brianzoli. Solo nell'ultimo tratto si rientra nel bosco per raggiungere in breve il bel borgo di Colle di Sogno (4h45), dove ci fermiamo per una breve sosta caffè alla locanda del paese.
Quindi prendiamo la mulettiera cementata che scende verso Carenno, e, con un ultimo tratto scivolosissimo a causa dell'umidità, ci porta sulla strada asfaltata.
Pochi minuti e siamo a Carenno, attraversiamo il paese e torniamo alla macchina (5h30).
Ero sempre stato titubante su questa zona, per via della eccessiva antropizzazione della Forcella Alta e del Monte Tesoro, ma tutto sommato scegliendo i sentiero giusti sia in salita che in discesa, e abbinando la salita al Monte Ocone, ne è venuto fuori davvero un bel giro!
Partiamo da Carenno, dove parcheggiamo a bordo strada in Via Pertus e proseguiamo a piedi lungo la strada asfaltata.
Al termine della strada inizia la mulattiera, che ben presto si trasforma in sentiero ed inizia a salire nel bosco.
Superato il bel Baitello del Genepi, siamo finalmente al sole e la temperatura diventa davvero mite.
In maglietta arriviamo al Passo della Pertulena (1h05), dove ci fermiamo per una breve sosta e per goderci la pace di questo luogo.
Quindi prendiamo la sterrata verso il Passo del Pertus, per poi abbandonarla quando troviamo a sinistra il bivio per il sentiero diretto per il Monte Ocone.
Questo sentiero è davvero stupendo, sia per il panorama che per l'ambiente che attraversa. Nel tratto finale, in alcune zone di ombra, troviamo ancora qualche centimetro di neve caduta nella notte, che ci obbliga a procedere con grande prudenza e lentezza, vista la forte pendenza e la presenza di diverse roccette sul sentiero (unico tratto T3 dell'escursione).
Con attenzione superiamo il tratto insidioso e arriviamo alla croce del Monte Ocone (2h05).
Dopo una breve sosta iniziamo la discesa verso il Passo del Pertus, che raggiungiamo con una picchiata nel bosco. Da qui seguiamo il crinale boscoso, passiamo accanto all'orribile ex convento, dove ritroviamo la sterrata che proviene dal Passo della Pertulena, che comunque abbandoniamo subito per seguire invece il sentiero che segue fedelmente il dolce crinale.
Passiamo da un'ampia radura panoramica, quindi decidiamo di evitare la salita all'insignificante Monte Picchetto, seguendo invece la sterrata che si tiene a sinistra, sul versante imagnino, coperta da un sottile strato di neve che comunque non crea problemi.
Raggiungiamo così la zona della Forcella Alta (3h20), con il bel laghetto del Pertus, purtroppo circondato da una serie di brutte costruzioni.
Attraversiamo la strada asfaltata e, sempre seguendo il crinale, arriviamo all'attacco dell'ultima breve rampa per il Monte Tesoro.
Si rientra nel bosco ed essendo su un versante nord troviamo nuovamente un pò di neve, che copre alcuni tratti ghiacciati, nascondendoli, ma probabilmente facilitando la progressione.
Con attenzione ma senza alcuna difficoltà, raggiungiamo quindi la cima del Monte Tesoro (3h50), come sapevo deturpata da un'orribile costruzione, ma comunque molto panoramica.
Dopo un bel picnic in vetta scendiamo per la "direttissima" che, non indicata ma abbastanza evidente, parte proprio davanti alla piazzola per elicotteri e si "tuffa" sul ripido versante erboso che scende verso Colle di Sogno.
Bellissimo anche questo sentiero, tra prati e qualche roccetta, con lo sguardo rivolto verso i laghi brianzoli. Solo nell'ultimo tratto si rientra nel bosco per raggiungere in breve il bel borgo di Colle di Sogno (4h45), dove ci fermiamo per una breve sosta caffè alla locanda del paese.
Quindi prendiamo la mulettiera cementata che scende verso Carenno, e, con un ultimo tratto scivolosissimo a causa dell'umidità, ci porta sulla strada asfaltata.
Pochi minuti e siamo a Carenno, attraversiamo il paese e torniamo alla macchina (5h30).
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (2)