Monte Borlasca 1778 m e Torre di Signame
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Anni fa, quando il buon Andrea! ancora non aveva conosciuto la scimmia delle cime, nessuno di voi ci crederà immagino, facemmo un bell’anello in zona Alpe Manco…qui vicino…un gran bell’anello…
Altrettanto lo è stato per questa escursione, cui abbiamo aggiunto il giro per Cà Pipeta e la Torre di Signame.
L’accesso all’Alpe Borlasca, chiudendo un occhio sul fatto che la vecchia mulattiera sarebbe sicuramente stato un valore aggiunto, posso dire che non è così male. Soprattutto dopo l’Ape Pozzolo. abbiamo visto di peggio. Per come la vedo, fosse diventata un’ampia sterrata o cementata sarebbe stato peggio.
Alla descrizione di cai56 non devo aggiungere niente, perfetta.
https://www.hikr.org/tour/post150945.html
Il breve anello aggiunto da noi si collega all’escursione proprio all’incrocio con la pista forestale.
Un paletto cui penso verrà aggiunta l’indicazione, segnala un sentiero Cai che scende a tornanti, qualche catena di sicurezza e va incrociare un sentiero proveniente da dx, qui non ricordo se abbiamo trovato indicazioni, in ogni caso svoltiamo a sx e poco dopo siamo a Cà Pipeta.
“Non si sa chi, quando (e per quanto tempo) abbia avuto il coraggio e la costanza di scavare il materiale, portarlo all’aperto, costruire i muri di sostegno e ricavare lì sotto un complesso sistema abitativo. Sta di fatto che oggi possiamo contare la bellezza di otto locali tra cucine, stalla e fienile, cantina, camere da letto: tutti coperti e protetti dall’enorme masso. Secondo alcune testimonianze orali, la casa sarebbe stata abitata fino ai primi del Novecento.”
Proseguendo arriviamo ad un bivio, continuiamo diritti per raggiungere l’Alpe Signame dove svoltiamo a dx per salire alla panoramicissima torre, risalente al X secolo e ben restaurata nel 1998, postazione di vedetta e segnalazione parzialmente smantellata nel 1500 dai Grigioni .
Scendiamo dal lato opposto ma invece di ritornare al bivio imbocchiamo la variante, indicata sui pannelli ma non in loco. Sono presenti vecchi bolli Cai ma, il primo tratto, quello che porta a scendere il rilievo dove sorge la torre, è piuttosto esposto e poco visibile. In un paio di punti è facile perdere la traccia. Se vi trovate a dover usare le mani o poggiare il sedere siete fuori sentiero. Una volta disceso il tratto più ripido si giunge ad un altro bivio non segnalato. Andando a dx si torna verso Cà Pipeta a sx invece, vecchio bollo su albero, c’è un buon sentiero che permette di scendere direttamente in paese senza rifare quanto fatto in precedenza.
Se non avete voglia di neve è un’escursione che merita parecchio!
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