Monte Legnone, "Amori incerti" o "Sicuri amori"?
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Con i vari social, siti e blog oggi si riesce ad avere una panoramica infinita sulle possibilità di salita, sulle condizioni degli itinerari quasi in tempo reale, si possono quasi studiare a tavolino i diversi passaggi. Queste possibilità tolgono sicuramente un po' di avventura, di senso di scoperta ma è innegabile che sono molto comodi per progettare e poi danno un sacco di spunti o fanno conoscere salite che altrimenti non avresti mai scoperto.
E' così, da una foto su instagram che scatta l'idea di questa via, cerchiamo sulla guida e il Legnone per questa volta vince il ballottaggio con il mondo delle grigne, Amori incerti rinvia l'appuntamento con la via degli inglesi al pizzo della pieve ad un altro giorno.
La sveglia suona presto ma velocemente e quasi senza fatica siamo pronti a partire e dopo qualche rallentamento in superstrada raggiungiamo Roccoli Lorla dove lasciamo la macchina e iniziamo il lungo avvicinamento che ci conduce alla Ca' de Legn. Qui la prima sorpresa, le previsioni davano un bel cielo sereno ma i nostri passi sono accompagnati da un leggero nevischio. Dal bivacco abbandoniamo la traccia della via normale e superando prima l'attacco del canale Ovest (quest'anno in condizioni di innevamento incredibili) raggiungiamo l'attacco della nostra via che già lungo l'avvicinamento avevamo potuto studiare.
Non siamo stati gli unici a metterla nel mirino e così oltre a qualche cordata che ci precede siamo anche seguiti da altre. Ci prepariamo per il primo tiro che da lontano sembrava ben più appoggiato ma una volta a ridosso si rileva bello verticale a conferma di quegli 85/90° dichiarati dalla guida. Il secondo tiro sempre di ghiaccio ha una pendenza minore (70°) e si presenta ben gradinato dalle ripetizioni. All'uscita dei primi due tiri di ghiaccio, ormai immersi nella nebbia, prendiamo a destra una stretta goulotte che ci fa iniziare ad assaporare l'ottima neve che incontreremo da lì in poi, seguiamo poi un canalino affiancato sulla sinistra da una costola rocciosa e poi saliamo diretti su pendenze costanti (50°/60°) con qualche bella impennata a 70° e qualche tratto di ghiaccio. Buchiamo la nebbia ed emergiamo sopra un mare di nuvole, quasi all'uscita troviamo una decina di metri di neve incosistente che ci fa faticare un pò ma poi la neve torna bella e raggiungiamo il colletto baciato dal sole.
Percorriamo poi la cresta di Pagnona per una mezz'ora che sembra interminabile fino alla vetta del Legnone dove ci possiamo finalmente gustare il panorama fantastico.
Dopo una bella pausa ristoratice riprendiamo la discesa che si rivela come da ricordi interminabile ma che ci fa assaporare fino in fondo la bella salita appena conclusa.
Una volta a casa riguardando bene le foto e le diverse relazioni presenti in rete siamo quasi certi nell'affermare che dopo aver percorso la via "Amori incerti" fino al termine del canale affiancato dalla costola rocciosa abbiamo poi seguito "Sicuri amori" fino in cresta. Poco male, una gran bella cavalcata in un ambiente strepitoso e ad oggi in condizioni super!
Alè duro
E' così, da una foto su instagram che scatta l'idea di questa via, cerchiamo sulla guida e il Legnone per questa volta vince il ballottaggio con il mondo delle grigne, Amori incerti rinvia l'appuntamento con la via degli inglesi al pizzo della pieve ad un altro giorno.
La sveglia suona presto ma velocemente e quasi senza fatica siamo pronti a partire e dopo qualche rallentamento in superstrada raggiungiamo Roccoli Lorla dove lasciamo la macchina e iniziamo il lungo avvicinamento che ci conduce alla Ca' de Legn. Qui la prima sorpresa, le previsioni davano un bel cielo sereno ma i nostri passi sono accompagnati da un leggero nevischio. Dal bivacco abbandoniamo la traccia della via normale e superando prima l'attacco del canale Ovest (quest'anno in condizioni di innevamento incredibili) raggiungiamo l'attacco della nostra via che già lungo l'avvicinamento avevamo potuto studiare.
Non siamo stati gli unici a metterla nel mirino e così oltre a qualche cordata che ci precede siamo anche seguiti da altre. Ci prepariamo per il primo tiro che da lontano sembrava ben più appoggiato ma una volta a ridosso si rileva bello verticale a conferma di quegli 85/90° dichiarati dalla guida. Il secondo tiro sempre di ghiaccio ha una pendenza minore (70°) e si presenta ben gradinato dalle ripetizioni. All'uscita dei primi due tiri di ghiaccio, ormai immersi nella nebbia, prendiamo a destra una stretta goulotte che ci fa iniziare ad assaporare l'ottima neve che incontreremo da lì in poi, seguiamo poi un canalino affiancato sulla sinistra da una costola rocciosa e poi saliamo diretti su pendenze costanti (50°/60°) con qualche bella impennata a 70° e qualche tratto di ghiaccio. Buchiamo la nebbia ed emergiamo sopra un mare di nuvole, quasi all'uscita troviamo una decina di metri di neve incosistente che ci fa faticare un pò ma poi la neve torna bella e raggiungiamo il colletto baciato dal sole.
Percorriamo poi la cresta di Pagnona per una mezz'ora che sembra interminabile fino alla vetta del Legnone dove ci possiamo finalmente gustare il panorama fantastico.
Dopo una bella pausa ristoratice riprendiamo la discesa che si rivela come da ricordi interminabile ma che ci fa assaporare fino in fondo la bella salita appena conclusa.
Una volta a casa riguardando bene le foto e le diverse relazioni presenti in rete siamo quasi certi nell'affermare che dopo aver percorso la via "Amori incerti" fino al termine del canale affiancato dalla costola rocciosa abbiamo poi seguito "Sicuri amori" fino in cresta. Poco male, una gran bella cavalcata in un ambiente strepitoso e ad oggi in condizioni super!
Alè duro
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