Monte San Martino (m 1046) – anello per il “sentiero Silvia” da Rancio
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Finalmente una domenica con tempo buono e senza altri impegni. Dopo due mesi di lontananza dai monti, è l’occasione per sgranchirsi un po’ le gambe sui rilievi vicino a casa. La scelta è caduta sul Monte San Martino: non ricordo di esserci stato in precedenza.
Il monte San Martino sovrasta la città di Lecco e, con il Medale e il Coltignone, costituisce la propaggine meridionale del gruppo delle Grigne.
L’itinerario è quasi esclusivamente di interesse panoramico.
LOCALITA' DI PARTENZA. Lecco, via don L. Monza (m 330). Ma si dovrebbe partire dalla frazione di Rancio (m 375), però i posti auto del piccolo parcheggio erano già esauriti.
ATTREZZATURA. Il sentiero Silvia è attrezzato, in un paio di punti, con catene, ma non è necessaria l’attrezzatura da ferrata.
DIFFICOLTÀ. Il sentiero attrezzato Silvia è il tratto più impegnativo dell’escursione, non segue un vero e proprio sentiero, ma è ben segnalata e non ci sono difficoltà ad individuare la traccia. Rimane sempre nel campo escursionistico ed è classificabile, secondo la scala CAI, come percorso per escursionisti esperti (EE): T3+ con la classificazione svizzera.
Il resto dell’escursione si svolge su sentieri segnalati in modo sufficienti, a tratti ripidi, ma che non presentano particolari difficoltà. La segnaletica in campo è abbastanza buona; il Sentiero Silvia è molto ben segnalato.
QUOTA MASSIMA: m 1046, alla cima del Monte San Martino.
QUOTA MINIMA: m 330, a Lecco.
SVILUPPO: km 8,9.
TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO: 3 ore 30’.
TEMPO DI SALITA: 1 ora 45’, alla cima del Monte San Martino.
TEMPO DI DISCESA: 1 ora 45’.
DESCRIZIONE PERCORSO. In via Quarto non c’è neppure per parcheggiare una Smart: un gran pienone; così ritorno verso il centro e parcheggio in via don L. Monza, a circa km 1,2 da Rancio. Infilati gli scarponi in meno di un quarto d’ora raggiungo Rancio (m 375).
Percorrendo via Quarto, si giunge ad uno slargo dove, sulla destra si stacca la via Paradiso (cartelli segnaletici per Ferrata del Medale, Rifugio Piazza, e Sentiero Silvia): una strada asfaltata che sale in decisa pendenza. Superato un tornante, al successivo si tralascia la strada che si diparte sulla sinistra e si continua superando un terzo tornante. Al quarto tornante (m 490 circa, 12 minuto dopo avere imboccato via Paradiso), una grossa scritta (“S. Martino”) in vernice rossa sul muro di sostegno della strada, e una palina segnaletica, indicano che dobbiamo abbandonare la strada e prendere il sentiero sulla sinistra che, in lieve salita, costeggia a monte una rete paramassi. Si trascurano un paio di sentieri che si staccano sulla destra con indicazione per il Medale, e, dopo pochi minuti si incontra la ripida mulattiera che sale dal fondo di via Quarto che si immette da sinistra sul nostro sentiero (m 520 circa). Si arriva, in leggera salita, a una grossa icona triangolare azzurra raffigurante una madonna, dove si piega a destra e si prosegue su un tratto gradinato con, sul lato destro, una protezione realizzata con due funi metalliche rette da paletti metallici. Poco oltre la salita si fa più erta e si prende rapidamente quota con una serie i tornanti e, trascurando vari sentieri che si diramano ai nostri lati, si prosegue seguendo il percorso segnato dai tre bolli disposti a triangolo fino a giungere alla Cappella della Madonna del Carmine (m 746, circa 50 minuti da Rancio). Ottimo balcone su Lecco e circondario.
A destra della cappella, segnalato da un cartello, ha inizio il Sentiero Silvia, segnalato come impegnativo. Fatti pochi passi, si incontra una catena, forse utile in caso di neve, ma col secco superflua, che aiuta a superare un piccolo salto roccioso e un breve traverso Raggiunta una sella con, sulla sinistra salendo, una teleferica, la traccia prosegue fino ad un piccolo sperone roccioso che si supera con l’aiuto di una catena. Ancora un tratto in salita fra rocce e bosco conduce ad una sella e, poi, all’ultimo tratto attrezzato con catene che servono da passamano che conducono in breve cima del San Martino (m 1046, 40 minuti dalla cappella). Scendendo una decina di metri sul versante opposto, si raggiunge “Il Crocione del San Martino”, da dove si può ammirare un notevole panorama. Peccato che oggi la foschia che sovrasta la pianura non si sia dissolta.
Ritornati in cima, si segue la cresta in direzione del Monte Coltignone fino ad arrivare ad un bivio. Si tralascia la traccia che sale e si prende quella di sinistra, iniziando una ripida discesa, su terreno infido per la presenza di brina (il primo tratto è esposto a nord). Giunti ad un secondo bivio, si procede a destra giungendo al Rifugio Riccardo Piazza e all’attigua Cappella del San Martino (m 767, 30 minuti dal “crocione”). Continuando in direzione sud lungo un largo sentiero, seguendo la linea di una teleferica, si guadagnano una quarantina di metri di quota, per poi iniziare la discesa alla Cappella della Madonna del Carmine (m 746), che si raggiunge una ventina di minuti dopo avere lasciato il rifugio Piazza.
Da questo punto si segue a ritroso la traccia percorsa in salita fina al bivio di quota m 520, dove si devia a destra imboccando la mulattiera che sale da Rancio. La mulattiera è molto ripida; il primo tratto è un’agevola scalinata in gradini in cemento, poi si trasforma in un insidioso acciottolato. Raggiunti i primi edifici di Rancio, si segue per un tratto la strada asfaltata per poi svoltare al primo viottolo sulla destra che, attraversato l’abitato, percorrendo via Bonaiti, ci riporta al cimitero in via Quarto (35 minuti dalla cappella). Ora resta da percorrere l’ultimo chilometro, o poco più, in ambito urbano, per raggiungere l’auto.
METEO. Cielo sereno con foschie in mattinata, che si sono dissolte in giornata. E’ rimasta la foschia sulla pianura rovinando il panorama. Assenza di vento. Temperature: alla partenza 9,7°, in vetta 6.5°, alla fine: 10,4°.
FREQUENTAZIONE: Percorso affollato. Alla piazzola panoramica del “crocione” si accede a turno.
Il monte San Martino sovrasta la città di Lecco e, con il Medale e il Coltignone, costituisce la propaggine meridionale del gruppo delle Grigne.
L’itinerario è quasi esclusivamente di interesse panoramico.
LOCALITA' DI PARTENZA. Lecco, via don L. Monza (m 330). Ma si dovrebbe partire dalla frazione di Rancio (m 375), però i posti auto del piccolo parcheggio erano già esauriti.
ATTREZZATURA. Il sentiero Silvia è attrezzato, in un paio di punti, con catene, ma non è necessaria l’attrezzatura da ferrata.
DIFFICOLTÀ. Il sentiero attrezzato Silvia è il tratto più impegnativo dell’escursione, non segue un vero e proprio sentiero, ma è ben segnalata e non ci sono difficoltà ad individuare la traccia. Rimane sempre nel campo escursionistico ed è classificabile, secondo la scala CAI, come percorso per escursionisti esperti (EE): T3+ con la classificazione svizzera.
Il resto dell’escursione si svolge su sentieri segnalati in modo sufficienti, a tratti ripidi, ma che non presentano particolari difficoltà. La segnaletica in campo è abbastanza buona; il Sentiero Silvia è molto ben segnalato.
QUOTA MASSIMA: m 1046, alla cima del Monte San Martino.
QUOTA MINIMA: m 330, a Lecco.
SVILUPPO: km 8,9.
TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO: 3 ore 30’.
TEMPO DI SALITA: 1 ora 45’, alla cima del Monte San Martino.
TEMPO DI DISCESA: 1 ora 45’.
DESCRIZIONE PERCORSO. In via Quarto non c’è neppure per parcheggiare una Smart: un gran pienone; così ritorno verso il centro e parcheggio in via don L. Monza, a circa km 1,2 da Rancio. Infilati gli scarponi in meno di un quarto d’ora raggiungo Rancio (m 375).
Percorrendo via Quarto, si giunge ad uno slargo dove, sulla destra si stacca la via Paradiso (cartelli segnaletici per Ferrata del Medale, Rifugio Piazza, e Sentiero Silvia): una strada asfaltata che sale in decisa pendenza. Superato un tornante, al successivo si tralascia la strada che si diparte sulla sinistra e si continua superando un terzo tornante. Al quarto tornante (m 490 circa, 12 minuto dopo avere imboccato via Paradiso), una grossa scritta (“S. Martino”) in vernice rossa sul muro di sostegno della strada, e una palina segnaletica, indicano che dobbiamo abbandonare la strada e prendere il sentiero sulla sinistra che, in lieve salita, costeggia a monte una rete paramassi. Si trascurano un paio di sentieri che si staccano sulla destra con indicazione per il Medale, e, dopo pochi minuti si incontra la ripida mulattiera che sale dal fondo di via Quarto che si immette da sinistra sul nostro sentiero (m 520 circa). Si arriva, in leggera salita, a una grossa icona triangolare azzurra raffigurante una madonna, dove si piega a destra e si prosegue su un tratto gradinato con, sul lato destro, una protezione realizzata con due funi metalliche rette da paletti metallici. Poco oltre la salita si fa più erta e si prende rapidamente quota con una serie i tornanti e, trascurando vari sentieri che si diramano ai nostri lati, si prosegue seguendo il percorso segnato dai tre bolli disposti a triangolo fino a giungere alla Cappella della Madonna del Carmine (m 746, circa 50 minuti da Rancio). Ottimo balcone su Lecco e circondario.
A destra della cappella, segnalato da un cartello, ha inizio il Sentiero Silvia, segnalato come impegnativo. Fatti pochi passi, si incontra una catena, forse utile in caso di neve, ma col secco superflua, che aiuta a superare un piccolo salto roccioso e un breve traverso Raggiunta una sella con, sulla sinistra salendo, una teleferica, la traccia prosegue fino ad un piccolo sperone roccioso che si supera con l’aiuto di una catena. Ancora un tratto in salita fra rocce e bosco conduce ad una sella e, poi, all’ultimo tratto attrezzato con catene che servono da passamano che conducono in breve cima del San Martino (m 1046, 40 minuti dalla cappella). Scendendo una decina di metri sul versante opposto, si raggiunge “Il Crocione del San Martino”, da dove si può ammirare un notevole panorama. Peccato che oggi la foschia che sovrasta la pianura non si sia dissolta.
Ritornati in cima, si segue la cresta in direzione del Monte Coltignone fino ad arrivare ad un bivio. Si tralascia la traccia che sale e si prende quella di sinistra, iniziando una ripida discesa, su terreno infido per la presenza di brina (il primo tratto è esposto a nord). Giunti ad un secondo bivio, si procede a destra giungendo al Rifugio Riccardo Piazza e all’attigua Cappella del San Martino (m 767, 30 minuti dal “crocione”). Continuando in direzione sud lungo un largo sentiero, seguendo la linea di una teleferica, si guadagnano una quarantina di metri di quota, per poi iniziare la discesa alla Cappella della Madonna del Carmine (m 746), che si raggiunge una ventina di minuti dopo avere lasciato il rifugio Piazza.
Da questo punto si segue a ritroso la traccia percorsa in salita fina al bivio di quota m 520, dove si devia a destra imboccando la mulattiera che sale da Rancio. La mulattiera è molto ripida; il primo tratto è un’agevola scalinata in gradini in cemento, poi si trasforma in un insidioso acciottolato. Raggiunti i primi edifici di Rancio, si segue per un tratto la strada asfaltata per poi svoltare al primo viottolo sulla destra che, attraversato l’abitato, percorrendo via Bonaiti, ci riporta al cimitero in via Quarto (35 minuti dalla cappella). Ora resta da percorrere l’ultimo chilometro, o poco più, in ambito urbano, per raggiungere l’auto.
METEO. Cielo sereno con foschie in mattinata, che si sono dissolte in giornata. E’ rimasta la foschia sulla pianura rovinando il panorama. Assenza di vento. Temperature: alla partenza 9,7°, in vetta 6.5°, alla fine: 10,4°.
FREQUENTAZIONE: Percorso affollato. Alla piazzola panoramica del “crocione” si accede a turno.
Tourengänger:
Alberto C.

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