Sulla neve al rifugio Nicola dal Culmine San Pietro
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La stradina sterrata che circa 1,2 km prima del Culmine San Pietro porta ai Piani di Artavaggio oggi si presentava in parte ghiacciata e con neve continua a partire da 1450 metri, al tornante sotto Baita Cassinelli. Il percorso è un pò monotono nel bosco e per arrivare al rifugio Nicola sono 10 km, quindi un discreto sviluppo.
Un primo punto panoramico su Grignone, Valsassina e Campelli si ha vicino alle Casere di Maesimo, poi sbucati sui Piani di Artavaggio la vista si amplia sul pianoro e sulle montagne dai Campelli al Sodadura. Al momento c'è poca gente ma via via che ci si avvicina ai rifugi le persone aumentano anche se mancano le comitive chiassose poco rispettose dell'ambiente.
La neve è battuta o comunque in grado di portare almeno un "peso leggero" con zaino senza dover calzare le ciaspole. Al rifugio Nicola la folla è "quasi" come se fosse domenica, però mi ritaglio un posto al self-service per pizzoccheri e tiramisu mentre il mio socio sale anche il Monte Sodadura. Per me è la prima gita in montagna dopo alcuni mesi, mi manca un pò di allenamento e pertanto mi fermo al rifugio. Peccato perché la cima era lì, comunque almeno una volta l'avevo già salita.
Al ritorno procediamo in fretta finché la discesa è significativa, cioè fino all'Ex Albergo Sciatori, poi lungo la stradina sterrata dobbiamo camminare con attenzione sui tratti ghiacciati.
Un primo punto panoramico su Grignone, Valsassina e Campelli si ha vicino alle Casere di Maesimo, poi sbucati sui Piani di Artavaggio la vista si amplia sul pianoro e sulle montagne dai Campelli al Sodadura. Al momento c'è poca gente ma via via che ci si avvicina ai rifugi le persone aumentano anche se mancano le comitive chiassose poco rispettose dell'ambiente.
La neve è battuta o comunque in grado di portare almeno un "peso leggero" con zaino senza dover calzare le ciaspole. Al rifugio Nicola la folla è "quasi" come se fosse domenica, però mi ritaglio un posto al self-service per pizzoccheri e tiramisu mentre il mio socio sale anche il Monte Sodadura. Per me è la prima gita in montagna dopo alcuni mesi, mi manca un pò di allenamento e pertanto mi fermo al rifugio. Peccato perché la cima era lì, comunque almeno una volta l'avevo già salita.
Al ritorno procediamo in fretta finché la discesa è significativa, cioè fino all'Ex Albergo Sciatori, poi lungo la stradina sterrata dobbiamo camminare con attenzione sui tratti ghiacciati.
Tourengänger:
andrea62

Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (4)