Piz de Confin / Pan de Zucher (2600m)
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Questa cima é stata un' improvvisata. Io e mio figlio Liam avevamo in programma di fare un bel giro da Confin Basso fino al Passo del San Bernardino e ritorno da Gareida, ma trovatici sotto questa piramide di roccia ci siamo lasciati attirare.
Giornata autunnale fredda e secca, siamo partiti in tarda mattinata, saliti tramite sentiero segnato a Confin Basso, abbiamo deviato poi a destra verso il passo del San Bernardino. Appena giunti alla base del Piz de Confin, a quota 2086 metri ci siamo decisi di provare a salire. Non ci sono sentieri ma la cresta ha una base molto larga, pertanto si può scegliere un po' liberamente come salire. Per 2/3 del percorso siamo saliti agevolmente con buon ritmo sulle rocce, che sono stabili. L'ultimo tratto, più ripido e stretto ha rischiesto un po' più di impegno e di attenzione, soprattutto perché sul bordo meridionale c'é lo strapiombo, in generale sono passaggi di grado 2 con i quali si aggirano punti più difficili. La vetta é molto bella, piuttosto ampia e pianeggiante, con un panorama sui dintorni davvero particolare. Durante la discesa passando dalla parte di cresta esposta a nord sono scivolato lungo una roccia brinata per alcuni metri ma fortunatamente mi sono fermato con i due piedi contro una roccia in fondo senza conseguenze tranne lo spavento e i jeans strappati. Bisogna fare molta attenzione, meglio salire in estate con le rocce asciutte.
La cima é parte di una cresta con altre 2 vette, maggiori di altitudine:
Piz de Mucia di 2967 metri e
Zapporthorn di 3155 metri, a sua volta poi collegato all'Adula.
Giornata autunnale fredda e secca, siamo partiti in tarda mattinata, saliti tramite sentiero segnato a Confin Basso, abbiamo deviato poi a destra verso il passo del San Bernardino. Appena giunti alla base del Piz de Confin, a quota 2086 metri ci siamo decisi di provare a salire. Non ci sono sentieri ma la cresta ha una base molto larga, pertanto si può scegliere un po' liberamente come salire. Per 2/3 del percorso siamo saliti agevolmente con buon ritmo sulle rocce, che sono stabili. L'ultimo tratto, più ripido e stretto ha rischiesto un po' più di impegno e di attenzione, soprattutto perché sul bordo meridionale c'é lo strapiombo, in generale sono passaggi di grado 2 con i quali si aggirano punti più difficili. La vetta é molto bella, piuttosto ampia e pianeggiante, con un panorama sui dintorni davvero particolare. Durante la discesa passando dalla parte di cresta esposta a nord sono scivolato lungo una roccia brinata per alcuni metri ma fortunatamente mi sono fermato con i due piedi contro una roccia in fondo senza conseguenze tranne lo spavento e i jeans strappati. Bisogna fare molta attenzione, meglio salire in estate con le rocce asciutte.
La cima é parte di una cresta con altre 2 vette, maggiori di altitudine:


Tourengänger:
Michea82,
Liamseddio


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Kommentare (4)