Cimetta Rossa 2495 e Rifugio Lago Miserin 2582 m
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Alla fine decidiamo di tentare con la Val d’Aosta e tutto sommato andrà bene.
Giunti a Champorcher pioviggina. Dopo aver fatto una seconda colazione e una chiacchierata nell’unico bar del paese decidiamo di fare comunque un giro, se non altro per far qualche foto ai bellissimi colori autunnali.
Saliamo per la mulattiera/poderale in parte lastricata che utilizziamo in inverno con le ciaspole e giunti al bivio dove solitamente la lasciamo, proseguiamo a sx, verso gli impianti, fino alla località Chardoney dove arriva la funivia. Naturalmente è tutto chiuso. Continuiamo lungo la pista, sempre con una bella pendenza, fino ad arrivare all’arrivo della seggiovia e a quella che dovrebbe essere la panoramicissima Cimetta Rossa. A conferma di ciò un panello indica le cime…entrambi ci chiediamo però perché salire qui con una bella giornata, in mezzo agli impianti, per vedere il panorama. Di posti belli e panoramici migliori ce ne sono…certo a impianti aperti non si fa nessuna fatica ma a impianti chiusi qualcosa di meglio si trova sicuramente…oggi va bene così!
Continuiamo a seguire la sterrata in direzione del rifiugio Dondena fino al bivio che indica il rifugio Lago Miserin a 1h,10 min. Svoltiamo quindi a sx e riprendiamo a salire.
Le nebbie si squarciano, un debole sole ha il coraggio di farsi vedere e accompagnarci fino al lago. Riusciamo ad avere così una visuale più chiara sulla situazione…da qui in su neve.
Il rifugio ha un piccolo e grazioso locale invernale che ci permette di fare la sosta pranzo al riparo.
Seguiamo ora la sterrata/mulattiera per il rifugio Dondena. Lo superiamo e giunti ad un grande caseggiato abbandoniamo la sterrata per seguire una traccia nel prato, carta e GPS ci indicano un sentiero che dovrebbe scendere al centro della valle e congiungersi con il percorso invernale nei pressi della partenza dello skilift. La traccia è piuttosto evidente ma non troviamo indicazioni, una bottiglietta di plasica ci rassicura sul fatto che qualcuno passa (raccolta) e, infatti poco sotto, troviamo una freccia gialla e un sentiero più marcato. Tra l’altro un bel sentiero che con qualche risalita giunge allo skilift. Poco oltre ci ricongiungiamo con il percorso fatto in salita.
Una pioggerella ci accoglie negli ultimi metri prima di Champorcher, ma ormai la giornata è andata.
Soddisfatti del giro facciamo un’altra sosta al bar, ancora qualche chiacchiera e un po’ di compagnia alla signora, che non avrà visto molta gente oggi!
Domani castagnata al Tavecchia….tante castagne quest’anno!
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