Monte Legnone percorso ad anello da Pagnona
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Video della gita: [/drive.google.com/file/d/1l4PAJjCFqstAtyDE6p7PeWHImG9m1fw4/v...]
- Siamo partiti io e mio figlio, Eidan,di 12 anni da Lugano alle 03.40, colazione in autogrill. Alle 06.00 siamo arrivati a Pagnona, la località di partenza Giabi, sul fiume Varrone, si presenta chiusa da una staccionata e, dietro questa, appare un terreno accidentato probabilmente da una frana (successivamente ho letto nelle notizie locali che il 9 settembre l'accesso è stato chiuso per una frana). Abbiamo chiesto indicazioni ad un abitante che ci ha gentilmente indicato di scavalcare e andare lo stesso (lo stesso abitante, con figlio, cane e camioncino l'abbiamo ritrovato alla sera, ed è stato un piacere raccontargli la nostra avventura).
- Così con le torce frontali siamo partiti alle 06.15. Raggiunto Gianello Basso in poco tempo, abbiamo perso il sentiero perché non abbiamo trovato indicazioni per Gianello Alto (era ancora notte). CosÌ abbiamo camminato 15 minuti per un sentiero che probabilmente conduceva a Subiale, nell'altro versante, via mezza costa. Accortici dello sbaglio abbiamo tagliato per il bosco verso l'alto ritrovando il sentiero circa una settantina di metri a monte. Mentre albeggiava ci si é aperta davanti la vallata, e abbiamo visto la cresta lontana ma non ci siamo persi di animo, anzi per noi é stata una visione maestosa. Il Legnone é una montagna incredibile, e la cresta occidentale sprigionava una forza e un carattere primitivo, sentivamo i muscoli delle gambe spingere per proseguire.
Cresta occidentale vista dalla vallata di Pagnona e Premana
- Alle 08.40 abbiamo raggiunto l'Alpe di Deleguaggio. Poi il sentiero é proseguito ripido fino al Lago Inferiore, alle 09.50 siamo arrivati lassù, mio figlio ha rallentato leggermente il ritmo. Ci siamo concessi una pausa di 10 minuti per mangiare 2 barrette e una mela, avevamo una fame bestiale (erano già passate più di 5 ore dalla colazione e avevamo percorso un dislivello di 1200 m).
- Siamo quindi ripartiti alle 10.00 e abbiamo raggiunto la cresta, presso la Bocchetta di Deleguaggio e quindi la Cima di Moncale, che avremmo voluto evitare (per la conseguente successiva perdita di quota), ma per la quale non abbiamo trovato piste sicure alternative.
- Si sono fatte le 11.00, da lî in poi abbiamo camminato in cresta, lentamente, con prudenza, in quanto erano numerosi i punti esposti. La vista é spettacolare, Valtellina da una parte e Valsassina dall'altra. Mio figlio ha sofferto un po' i saliscendi fino alla località Gallerie, dove si trova il Bivio con la strada militare. Il suo animo si è però risollevato grazie ai passaggi con catene e scalette, che l'hanno stimolato offrendogli una distrazione.
ll Legnone visto dalla Cima di Moncale
- Si sono fatte le 13.00, il nostro ritmo é calato per la stanchezza di mio figlio e la necessità di essere molto concentrati, non é un percorso da fare alla leggera.
- In 35 minuti abbiamo però guadagnato la vetta, dopo aver assunto una bevanda naturale a base di malto e guaranà. 50 minuti di pausa, il clima é mite, soleggiato, correnti sudoccidentali, ci siamo coperti ma siamo arrivati in maglietta. Pranzo, foto, scambi di informazioni con altri escursionisti arrivati da altre vie.
- Alle 14.30 iniziamo la discesa, al Bivio giriamo a destra, seguiamo la strada militare che in alto é un sentiero. Ai primi tornanti decidiamo di tagliare e tendiamo a tagliare tutto fino al Rifugio seguendo la cresta , dove alle 16.50 ci concediamo 10 minuti per una birra e una coca. I capannari stavano chiudendo ma sono stati molto gentili e comprensivi. Poi dalle 17.00 alle 18.35 discesa sulla Direttissima e chiudiamo l'anello.
Grande gita. Ritorno a casa via lago con il traghetto, pizza e alle 22.00 a casa. Tanta nostalgia il giorno successivo ma molta soddisfazione.
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