Bivacco delle Guide "Beniamino Farello" -2447- (da Ponte Campo).
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PREMESSA:
Incuriosito da precedenti rapporti recentemente pubblicati in Hikr, cerco di trarre qualche notizia in più in merito al nuovo Bivacco delle Guide "Beniamino Farello" località le Caldaie del Veglia. Apprendo che nell'area Ossolana è in atto un progetto di riqualificazione dal nome: "Amianto Free" in cui l'obiettivo è la sostituzione di vecchie e obsolete strutture datate anni 70' con moderne più confortevoli e funzionali: una nuova concezione d'accoglienza alpina. Oltre al Bivacco Farello, il progetto si estende anche nei confronti del Bivacco Lanti (Macugnaga) e Bivacco Antigine (Antrona). Un sito interessante e dettagliato per maggiori informazioni: areeprotetteossola.it
In questa nuova posizione il Bivacco Farello offre appoggio e logistica per ascese come l'Helsenhorn. Inoltre si trova sotto la Cima delle Piodelle su cui sono state aperte da Alberto Giovanola nuove vie d'arrampicata. Aggiungo per esperienza diretta invece, che ho notato, una recente tracciatura del sentiero e nei pressi del bivacco anche un segnavia indicante "acqua" che potrebbe essere utile per approvvigionamenti sorgivi. Per concludere, a mio giudizio, il bivacco merita una visita: panorama unico all'interno di un contesto ambientale meraviglioso. Immenso silenzio in un remoto angolo delle Alpe Lepontine.
LA GITA:
Dal parcheggio di Ponte Campo 1319 mt ci avviamo a piedi superando il ponte sulla Cairasca. Dopodiché svoltiamo a destra verso l'agriturismo utilizzando il sentiero che in parte evita la strada agro-forestale. Una volta aver intercettato la larga strada, una ripida salita, conduce all'ingresso del Parco Naturale Alpe Veglia. Proseguiamo seguendo a destra il segnavia per il Rifugio CAI Arona 1750 mt che si raggiungerà sempre su larga carrareccia forestale. Il segnavia per il Lago Bianco, nostra prossima meta è ben evidente. Alle spalle della struttura sale il sentiero in un bel lariceto. Il percorso in un primo momento è in terra battuta scavato in un rigoglioso sottobosco di rododendri e mirtilli. Quando i larici si diradano prende il via un sentiero dal fondo pietroso e sconnesso, un po' faticoso considerando anche la ripidità, ma agevole e ben definito. Giunti ad un bivio proseguiamo a destra, lasciando sulla sinistra la via per la Conca Mottiscia. Con un'ulteriore ripido tratto in salita eccoci al Lago Bianco 2157 mt. Qui l'amico Asky si concederà una lunga sosta al sole, mentre io proseguirò per la meta prefissata.
Dal Lago Bianco seguo ancora il sentiero segnato, supero un dosso erboso raggiungendo Pian d'Erbioi 2253 mt dove trovo i paletti in legno con la segnaletica del parco: a sinistra seppur non ufficialmente indicato c'è il sentiero per il Passo di Boccareccio/Rittenpass; a destra invece, un sentiero continua la sua marcia per Pian di Scricc. Qui evito entrambe le direzioni, risalgo frontalmente il pendio mantenendomi nel mezzo di due grossi massi erratici salendo a vista senza percorso obbligato. Giunto a buona parte della salita, trovo una sequenza di ometti in pietra che conducono su un sentiero tracciato e, addirittura, con molta sorpresa, anche segnalato da nuovi segni bianco-rossi. Il percorso al posto di alzarsi sulla linea di massima pendenza, compie una manovra d'aggiramento nei confronti di un tratto caratterizzato da balze rocciose. Mi abbasso di qualche metro di quota ritrovandomi poi nei pressi di un altipiano torbido e lacustre. Infine superata questa piccola conca acquitrinosa, ritrovo un ometto che mi invita a salire ora ripidamente un tratto in cui si riesce a sfruttare un fascio erboso compreso tra massi e detriti. Al termine della salita eccomi in uscita su un pianoro di giavine, dove ormai è ben in vista da distanza ravvicinata il nuovo Bivacco delle Guide "Beniamino Farello" 2447 mt: luogo incantevole che gode di un eccezionale panorama! Sosta silenziosa e rigenerante prima di intraprendere la discesa con il medesimo itinerario di salita.
NOTE: Sentiero indicato fino al Lago Bianco o Pian d'Erbioi, dopodiché a vista si dovrebbe intercettare quello che presumo diverrà un sentiero ufficiale verso il bivacco. Il T3 giustifica in via precauzionale la parte alta del percorso.
Incuriosito da precedenti rapporti recentemente pubblicati in Hikr, cerco di trarre qualche notizia in più in merito al nuovo Bivacco delle Guide "Beniamino Farello" località le Caldaie del Veglia. Apprendo che nell'area Ossolana è in atto un progetto di riqualificazione dal nome: "Amianto Free" in cui l'obiettivo è la sostituzione di vecchie e obsolete strutture datate anni 70' con moderne più confortevoli e funzionali: una nuova concezione d'accoglienza alpina. Oltre al Bivacco Farello, il progetto si estende anche nei confronti del Bivacco Lanti (Macugnaga) e Bivacco Antigine (Antrona). Un sito interessante e dettagliato per maggiori informazioni: areeprotetteossola.it
In questa nuova posizione il Bivacco Farello offre appoggio e logistica per ascese come l'Helsenhorn. Inoltre si trova sotto la Cima delle Piodelle su cui sono state aperte da Alberto Giovanola nuove vie d'arrampicata. Aggiungo per esperienza diretta invece, che ho notato, una recente tracciatura del sentiero e nei pressi del bivacco anche un segnavia indicante "acqua" che potrebbe essere utile per approvvigionamenti sorgivi. Per concludere, a mio giudizio, il bivacco merita una visita: panorama unico all'interno di un contesto ambientale meraviglioso. Immenso silenzio in un remoto angolo delle Alpe Lepontine.
LA GITA:
Dal parcheggio di Ponte Campo 1319 mt ci avviamo a piedi superando il ponte sulla Cairasca. Dopodiché svoltiamo a destra verso l'agriturismo utilizzando il sentiero che in parte evita la strada agro-forestale. Una volta aver intercettato la larga strada, una ripida salita, conduce all'ingresso del Parco Naturale Alpe Veglia. Proseguiamo seguendo a destra il segnavia per il Rifugio CAI Arona 1750 mt che si raggiungerà sempre su larga carrareccia forestale. Il segnavia per il Lago Bianco, nostra prossima meta è ben evidente. Alle spalle della struttura sale il sentiero in un bel lariceto. Il percorso in un primo momento è in terra battuta scavato in un rigoglioso sottobosco di rododendri e mirtilli. Quando i larici si diradano prende il via un sentiero dal fondo pietroso e sconnesso, un po' faticoso considerando anche la ripidità, ma agevole e ben definito. Giunti ad un bivio proseguiamo a destra, lasciando sulla sinistra la via per la Conca Mottiscia. Con un'ulteriore ripido tratto in salita eccoci al Lago Bianco 2157 mt. Qui l'amico Asky si concederà una lunga sosta al sole, mentre io proseguirò per la meta prefissata.
Dal Lago Bianco seguo ancora il sentiero segnato, supero un dosso erboso raggiungendo Pian d'Erbioi 2253 mt dove trovo i paletti in legno con la segnaletica del parco: a sinistra seppur non ufficialmente indicato c'è il sentiero per il Passo di Boccareccio/Rittenpass; a destra invece, un sentiero continua la sua marcia per Pian di Scricc. Qui evito entrambe le direzioni, risalgo frontalmente il pendio mantenendomi nel mezzo di due grossi massi erratici salendo a vista senza percorso obbligato. Giunto a buona parte della salita, trovo una sequenza di ometti in pietra che conducono su un sentiero tracciato e, addirittura, con molta sorpresa, anche segnalato da nuovi segni bianco-rossi. Il percorso al posto di alzarsi sulla linea di massima pendenza, compie una manovra d'aggiramento nei confronti di un tratto caratterizzato da balze rocciose. Mi abbasso di qualche metro di quota ritrovandomi poi nei pressi di un altipiano torbido e lacustre. Infine superata questa piccola conca acquitrinosa, ritrovo un ometto che mi invita a salire ora ripidamente un tratto in cui si riesce a sfruttare un fascio erboso compreso tra massi e detriti. Al termine della salita eccomi in uscita su un pianoro di giavine, dove ormai è ben in vista da distanza ravvicinata il nuovo Bivacco delle Guide "Beniamino Farello" 2447 mt: luogo incantevole che gode di un eccezionale panorama! Sosta silenziosa e rigenerante prima di intraprendere la discesa con il medesimo itinerario di salita.
NOTE: Sentiero indicato fino al Lago Bianco o Pian d'Erbioi, dopodiché a vista si dovrebbe intercettare quello che presumo diverrà un sentiero ufficiale verso il bivacco. Il T3 giustifica in via precauzionale la parte alta del percorso.
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