Il "Grande Est" del Devero.
|
||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Monica mi propone una gita all'Alpe Devero...il mio primo pensiero va alle centinaia di persone che affolleranno la piana in una bella giornata settembrina come quella che si prospetta. So anche però che il 90 % di queste persone non si allontaneranno di molto da lì ed al massimo si spingeranno fino a Crampiolo. D'altronde tanta gente va all'Alpe Devero perchè è veramente una magnifica località.
Accetto volentieri, oggi siamo in sei più Lilo & Stitch, le cagnoline di Nello. Ai parcheggi sotto il Devero, come prevedibile, c'è un delirio ma alla fine riusciamo a parcheggiare, ci prepariamo, raggiungiamo la piana fra una folla immensa poi deviamo a destra seguendo il Rio Sangiatto e, percorse poche centinaia di metri ci ritroviamo praticamente da soli, giusto qualche altro gitante che, come noi, non ama le folle.
Raggiungiamo la Corte d'Ardui e quindi il Lago inferiore del Sangiatto e la vicina Alpe, la bruma mattutina indugia ancora ma in alto il cielo azzurro preannuncia la bella giornata.
Il sentiero percorre in falsopiano i pianori che caratterizzano questo versante che Paolo Crosa Lenz, con una felice intuizione, definì il "Grande Est". L'acqua è onnipresente: laghetti, stagni, torbiere, zone paludose, rii che collegano uno specchio d'acqua all'altro. In molti si riflettono le cime circostanti, fra tutte il Pizzo Fizzo con la sua sagoma appuntita.
Fiori e funghi sono dappertutto, all'Alpe la Valle incrociamo un nutrito gruppo di MTBiker, perlopiù a "pedalata assistita".
Proseguiamo fino all'Alpe la Satta dove facciamo la nostra sosta pranzo godendo di una gran vista.
Soddisfatto lo stomaco faccio un breve giro intorno per fare qualche foto e osservare i fiori. Tornato dai miei "soci" rimettiamo lo zaino in spalla e ci dirigiamo verso l'Alpe Forno inferiore da cui ci abbassiamo verso Canaleccio per raggiungere il Lago del Devero, ne percorriamo la sponda orientale e raggiungiamo Crampiolo dove vi sono diverse centinaia di persone: è in corso una festa con musica, cucina e beveraggi.
Breve sosta per berci una birra e ripartiamo verso il Devero.
Nonostante l'affollamento perpetuo dell'Alpe Devero, lo scarso dislivello e la facilità del percorso, la Traversata del Grande Est non è poi, fortunatamente, così frequentata. Come si possa decidere di trascorrere una giornata fra la Piana del Devero e Crampiolo quando poco distante vi è un autentico paradiso mi risulta assolutamente incomprensibile, comunque...meglio così.
Accetto volentieri, oggi siamo in sei più Lilo & Stitch, le cagnoline di Nello. Ai parcheggi sotto il Devero, come prevedibile, c'è un delirio ma alla fine riusciamo a parcheggiare, ci prepariamo, raggiungiamo la piana fra una folla immensa poi deviamo a destra seguendo il Rio Sangiatto e, percorse poche centinaia di metri ci ritroviamo praticamente da soli, giusto qualche altro gitante che, come noi, non ama le folle.
Raggiungiamo la Corte d'Ardui e quindi il Lago inferiore del Sangiatto e la vicina Alpe, la bruma mattutina indugia ancora ma in alto il cielo azzurro preannuncia la bella giornata.
Il sentiero percorre in falsopiano i pianori che caratterizzano questo versante che Paolo Crosa Lenz, con una felice intuizione, definì il "Grande Est". L'acqua è onnipresente: laghetti, stagni, torbiere, zone paludose, rii che collegano uno specchio d'acqua all'altro. In molti si riflettono le cime circostanti, fra tutte il Pizzo Fizzo con la sua sagoma appuntita.
Fiori e funghi sono dappertutto, all'Alpe la Valle incrociamo un nutrito gruppo di MTBiker, perlopiù a "pedalata assistita".
Proseguiamo fino all'Alpe la Satta dove facciamo la nostra sosta pranzo godendo di una gran vista.
Soddisfatto lo stomaco faccio un breve giro intorno per fare qualche foto e osservare i fiori. Tornato dai miei "soci" rimettiamo lo zaino in spalla e ci dirigiamo verso l'Alpe Forno inferiore da cui ci abbassiamo verso Canaleccio per raggiungere il Lago del Devero, ne percorriamo la sponda orientale e raggiungiamo Crampiolo dove vi sono diverse centinaia di persone: è in corso una festa con musica, cucina e beveraggi.
Breve sosta per berci una birra e ripartiamo verso il Devero.
Nonostante l'affollamento perpetuo dell'Alpe Devero, lo scarso dislivello e la facilità del percorso, la Traversata del Grande Est non è poi, fortunatamente, così frequentata. Come si possa decidere di trascorrere una giornata fra la Piana del Devero e Crampiolo quando poco distante vi è un autentico paradiso mi risulta assolutamente incomprensibile, comunque...meglio così.
Tourengänger:
paoloski

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (4)