Per prima cosa visitiamo due parchi dove camminare, alternando il walking alla visita di castelli reali. Nel parco di Charlottenburg a Berlino, semi-centrale, si può camminare per un’oretta. Il parco Sans Souci che si trova a Potsdam è più grande, ricco di viali e vialetti dove perdersi e può impegnare un paio d’ore, più le visite.
Potsdam sta a Berlino come Monza sta a Milano: si trova a pochi chilometri dalla grande città e ha un parco con al suo interno i palazzi dei Re. I palazzi sono più di uno però manca l’autodromo, ma negli anni venti del Novecento vi organizzavano le prime corse in automobile.
A Berlino invece anche lì gli operatori turistici si ingegnano per suggerire passeggiate "a tema". Quella che abbiamo fatto noi, aiutandoci in parte con i mezzi pubblici, è stata la ricerca dei luoghi collegati al Terzo Reich, “un periodo storico da non esaltare ma da conoscere”. Si possono quindi vedere: l’isolato dove sorgevano la cancelleria del personaggio che in città non si vuole nominare e il bunker dove morì, il ministero dell’aereonautica dove lavorava Goring, il muro dove venne fucilato il colonnello Stauffenberg che avete visto in “Operazione Valchiria”, il museo della resistenza al nazismo, i pochi resti della gigantesca Anhalter Bahnhof da cui partivano gli ebrei destinati alla deportazione, il piccolo museo dedicato al fabbricante di scope e spazzole Otto Weidt che per alcuni anni riuscì a nascondere suoi dipendenti ebrei. Con un po' di attenzione e di fortuna potete vedere anche le “pietre di inciampo”: cubetti infissi nei marciapiedi con incisi i nomi di persone ebree che abitavano lì davanti, partite per i lager e non ritornate.
“Bella vita e guerre altrui di Mr.Pyle, gentiluomo”, da cui ho tratto il titolo, è un romanzo ambientato nella Berlino napoleonica. Il gentiluomo è ovvio che avrei potuto essere io :D :D , bella vita perché sono in ferie (mi sono abbronzato al Sole della Germania del Nord), guerre altrui perché qui in appena 300 anni ce ne sono state tante ma combattute e subite da altri. “Il 3 settembre 1939 (giusto 80 anni fa) era domenica e una grande folla si era radunata sulle spiagge di Grunenwald lungo il fiume Havel. Quando giunse la notizia della dichiarazione di guerra piombò il silenzio. Nonostante la propaganda si sperava che la guerra non sarebbe scoppiata, si pensava che le potenze occidentali avrebbero tollerato anche l'invasione della Polonia.” Il 26 agosto 1940 alcuni aerei della RAF sganciarono le prime bombe dal cielo sopra Berlino.
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