Anello in Val Bognanco
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Val Bognanco...questa sconosciuta: ci andai forse cinquant'anni fa con mia nonna Luisa ma dubito di aver fatto molto di più di un giro intorno alle terme. Propongo a Francesca di andare a vederla.
Partiamo alle 7 e, pur facendo una sosta caffè, prima delle 9 abbiamo gli scarponi ai piedi ed attraversiamo Pizzanco diretti verso Gabi.
Fa ancora un gran caldo ed approfittiamo di ogni ruscello ed ogni fontana per bere e rinfrescarci.
Sul cammino vi sono centinaia di funghi: mazze di tamburo, laricini, porcini, russole...per quanto ci riguarda possono stare tranquilli: ci limitiamo a fotografarli.
Fino a poco prima di Oriaccia il sentiero è di quelli che non mollano mai, tutto in salita, poi la pendenza diminuisce e, essendo ormai fuori dal bosco, possiamo goderci anche un bel panorama.
Alla Croce di Vallaro facciamo una prima sosta, il posto merita: una magnifica vista sulle montagne intorno e sulla valle. Ripartiamo seguendo le indicazioni per l'Alpe Laghetto e ben presto siamo in vista del rifugio, anche qui sostiamo, ci prendiamo un caffè, mangiamo una barretta e decidiamo il da farsi. L'idea iniziale era quella di salire ai Laghi di Campo ma entrambi veniamo attirati dalla valletta prospiciente il rifugio che sembra pullulare di marmotte. Così senza parlare ma di comune accordo ci avviamo verso la pozza che da il nome all'alpe ed al rifugio e scendiamo alla passerella che attraversa l'emissario del laghetto. Superato un costolone vediamo marmotte che corrono da tutte le parti...sono veloci ma una almeno riesco a fotografarla!
La cartina riporta un sentiero segnalato, in realtà di segnavia neppure l'ombra, giusto qualche traccia di passaggio, con un po' di ravano arriviamo su un monterozzo caratterizzato da un ometto di pietre. In basso si vede l'Alpe Campo, Lascio lo zaino e faccio un breve giro esplorativo per vedere quali sono le possibilità di proseguire mentre Francesca si abbuffa di mirtilli...ce ne sono tantissimi.
Le tracce aggirano un costolone e si dirigono verso il ben visibile sentiero che congiunge il Passo di Campo all'omonima alpe. Ripartiamo ed in pochi minuti, attraversando un pendio ricoperto di mirtilli, ginepri e rododendri seguendo le vaghe tracce, siamo sul sentiero.
Si potrebbe salire di qui al passo ed ai vicini laghi ma io, visti gli ultimi esami del sangue, ho un'emoglobina sotto i minimi sindacali e Francesca è reduce da una caduta nei giorni scorsi ed ancora dolorante quindi imbocchiamo il bel sentiero in direzione dell'Alpe Campo e poi senza raggiungerla quello che ci riporterà alla Croce di Vallaro.
Scelta azzeccata: questo sentiero è veramente fantastico,segnalato e ben tracciato prosegue in saliscendi fino all'Alpe Vallaro offrendoci dei bellissimi scorci sulla Valle Bognanco, su Domodossola e le montagne. I pendii su cui corre sono ripidi ma il tracciato non presenta alcuna difficoltà. Intorno fiori e funghi a profusione.
Al bivacco Marigonda facciamo la nostra sosta pranzo con una gran vista dinanzi a noi.
Ripartiamo con tutta calma e, visto il gran caldo perdurante, come in salita sostando ad ogni ruscello ed ogni fontana.
A Pizzanco ci fermiamo a conversare con gli abitanti, poi facciamo un breve tour per il paese e quindi raggiungiamo, soddisfatti, l'auto.
Una bella scoperta la Valle Bognanco, ci torneremo sicuramente per salire qualche cima e vedere i tanti laghi che la caratterizzano.
Partiamo alle 7 e, pur facendo una sosta caffè, prima delle 9 abbiamo gli scarponi ai piedi ed attraversiamo Pizzanco diretti verso Gabi.
Fa ancora un gran caldo ed approfittiamo di ogni ruscello ed ogni fontana per bere e rinfrescarci.
Sul cammino vi sono centinaia di funghi: mazze di tamburo, laricini, porcini, russole...per quanto ci riguarda possono stare tranquilli: ci limitiamo a fotografarli.
Fino a poco prima di Oriaccia il sentiero è di quelli che non mollano mai, tutto in salita, poi la pendenza diminuisce e, essendo ormai fuori dal bosco, possiamo goderci anche un bel panorama.
Alla Croce di Vallaro facciamo una prima sosta, il posto merita: una magnifica vista sulle montagne intorno e sulla valle. Ripartiamo seguendo le indicazioni per l'Alpe Laghetto e ben presto siamo in vista del rifugio, anche qui sostiamo, ci prendiamo un caffè, mangiamo una barretta e decidiamo il da farsi. L'idea iniziale era quella di salire ai Laghi di Campo ma entrambi veniamo attirati dalla valletta prospiciente il rifugio che sembra pullulare di marmotte. Così senza parlare ma di comune accordo ci avviamo verso la pozza che da il nome all'alpe ed al rifugio e scendiamo alla passerella che attraversa l'emissario del laghetto. Superato un costolone vediamo marmotte che corrono da tutte le parti...sono veloci ma una almeno riesco a fotografarla!
La cartina riporta un sentiero segnalato, in realtà di segnavia neppure l'ombra, giusto qualche traccia di passaggio, con un po' di ravano arriviamo su un monterozzo caratterizzato da un ometto di pietre. In basso si vede l'Alpe Campo, Lascio lo zaino e faccio un breve giro esplorativo per vedere quali sono le possibilità di proseguire mentre Francesca si abbuffa di mirtilli...ce ne sono tantissimi.
Le tracce aggirano un costolone e si dirigono verso il ben visibile sentiero che congiunge il Passo di Campo all'omonima alpe. Ripartiamo ed in pochi minuti, attraversando un pendio ricoperto di mirtilli, ginepri e rododendri seguendo le vaghe tracce, siamo sul sentiero.
Si potrebbe salire di qui al passo ed ai vicini laghi ma io, visti gli ultimi esami del sangue, ho un'emoglobina sotto i minimi sindacali e Francesca è reduce da una caduta nei giorni scorsi ed ancora dolorante quindi imbocchiamo il bel sentiero in direzione dell'Alpe Campo e poi senza raggiungerla quello che ci riporterà alla Croce di Vallaro.
Scelta azzeccata: questo sentiero è veramente fantastico,segnalato e ben tracciato prosegue in saliscendi fino all'Alpe Vallaro offrendoci dei bellissimi scorci sulla Valle Bognanco, su Domodossola e le montagne. I pendii su cui corre sono ripidi ma il tracciato non presenta alcuna difficoltà. Intorno fiori e funghi a profusione.
Al bivacco Marigonda facciamo la nostra sosta pranzo con una gran vista dinanzi a noi.
Ripartiamo con tutta calma e, visto il gran caldo perdurante, come in salita sostando ad ogni ruscello ed ogni fontana.
A Pizzanco ci fermiamo a conversare con gli abitanti, poi facciamo un breve tour per il paese e quindi raggiungiamo, soddisfatti, l'auto.
Una bella scoperta la Valle Bognanco, ci torneremo sicuramente per salire qualche cima e vedere i tanti laghi che la caratterizzano.
Tourengänger:
paoloski

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Kommentare (2)