Monte Zermula 2143mt
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Io e Gimmy siamo in ferie in Friuli, terra nativa dei miei avi.
Pomeriggio libero, le mogli non hanno voglia di muoversi perché il meteo non promette bene.
Pomeriggio libero, le mogli non hanno voglia di muoversi perché il meteo non promette bene.
Ma la voglia di cima é tanta, così ci inventiamo una uscita mordi e fuggi, corta abbastanza per rientrare se si mette a piovere.
Da Pontebba saliamo in auto al passo di Lanza 1550mt, dove parcheggiamo. Partiamo alle 14.30 in direzione della riadattata caserma ex finanza, ora degli Alpini.
Qui si trova il primo bivio, a destra si segue la direttissima, la via ferrata che porta in cima al Monte Zermula. Noi proseguiamo diritti per la via normale.
Alla caserma ci sono adulti e molti ragazzi, un oratorio colonia estiva. Vedendoci passare e guardando il cielo ci chiedono "avete preso l'ombrellone? "
Dopo 15min circa siamo ad un pianoro paludoso Q1694, sopra di noi la piramide rocciosa e ripida del Zuc de la Guardia 1911mt, una torre stupenda, ma accessibile solo con via ferrata.
Proseguiamo su sentiero molto ben segnalato, risalendo una balza che ci porta alla forca di Lanza 1831mt.
Qui un nuovo bivio, a destra la nostra meta, a sinistra un sentiero sempre della prima guerra, come gran parte dei sentieri di qui, porta ancora al Zuc de la Guardia passando da un forcella.
Noi seguiamo il sentiero principale che risale ripido il costone della Zermula oltre i 2000mt.
Altro bivio, proseguendo diritto si arriva in cresta e si traversa seguendo il filo le varie cime e resti militari per arrivare alla croce, difficoltà EE.
Noi deviano a sinistra, questa é la via normale, un lungo traverso che aggira la Zermula fino a sotto la cima. Dalla forcola siamo nelle nuvole e vento che le spinge contro la montagna, decidiamo che la via alta senza visibilità non sembra sicura.
Lungo traverso quindi che sale debolmente, comunque da percorrere con attenzione, il sentiero é ben segnato e sufficientemente largo, ma quasi sempre esposto sul lato sinistro, verso Paularo.
Arriviamo alle 15.47 ad una cappelletta dedicata alla Madonna dal battaglione Alpini Susa, Q2100.
Siamo poco sotto il traguardo, alle 16.00 arriviamo alla grande croce di vetta, Gimmy firma il libro, qualche foto e scendiamo, troppo freddo e non si vede un tubo.
Scendiamo seguendo esattamente lo stesso percorso dell'andata, a parte un breve deviazione alla forcola per pochi minuti riusciamo a vedere giú verso Paularo.
Discesa molto rapida, minaccia pioggia ma riusciremo ad arrivare in auto senza bagnarci.
Obiettivo raggiunto, bella cima anche se si vedevo poco.
Buone ferie a tutti.
Vista da
Gimmy
Pomeriggio le mogli hanno altro da fare. Per cui io e Giorgio decidiamo di ritagliarsi un escursione
Il meteo non è dei migliori, ma il bollettino non da pioggia fino a sera..
Per cui pronti via decidiamo di andare sulla cima del monte Zermula.
Arriviamo al passo dove parcheggiamo, il tempo nel frattempo é peggiorato, e qualcuno che
é ospitato nel rifugio ci chiede ironicamente se avevamo preso l'ombrellone per ripararsi dalla pioggia.
Il sentiero sale dolcemente nel bosco fino ad un pianoro, dove crescono tantissimi fiori.
Da lí fino alla forcola tutto in costa un pó rocciosa e un pó su pratone.
Da lí il bivio che porta alla cima noi prendiamo il sentiero basso, visto che quello alto e segnato EE , e la nebbia che nel frattempo era scesa ha ridotto la visibilità ad alcuni metri.
Da Pontebba saliamo in auto al passo di Lanza 1550mt, dove parcheggiamo. Partiamo alle 14.30 in direzione della riadattata caserma ex finanza, ora degli Alpini.
Qui si trova il primo bivio, a destra si segue la direttissima, la via ferrata che porta in cima al Monte Zermula. Noi proseguiamo diritti per la via normale.
Alla caserma ci sono adulti e molti ragazzi, un oratorio colonia estiva. Vedendoci passare e guardando il cielo ci chiedono "avete preso l'ombrellone? "
Dopo 15min circa siamo ad un pianoro paludoso Q1694, sopra di noi la piramide rocciosa e ripida del Zuc de la Guardia 1911mt, una torre stupenda, ma accessibile solo con via ferrata.
Proseguiamo su sentiero molto ben segnalato, risalendo una balza che ci porta alla forca di Lanza 1831mt.
Qui un nuovo bivio, a destra la nostra meta, a sinistra un sentiero sempre della prima guerra, come gran parte dei sentieri di qui, porta ancora al Zuc de la Guardia passando da un forcella.
Noi seguiamo il sentiero principale che risale ripido il costone della Zermula oltre i 2000mt.
Altro bivio, proseguendo diritto si arriva in cresta e si traversa seguendo il filo le varie cime e resti militari per arrivare alla croce, difficoltà EE.
Noi deviano a sinistra, questa é la via normale, un lungo traverso che aggira la Zermula fino a sotto la cima. Dalla forcola siamo nelle nuvole e vento che le spinge contro la montagna, decidiamo che la via alta senza visibilità non sembra sicura.
Lungo traverso quindi che sale debolmente, comunque da percorrere con attenzione, il sentiero é ben segnato e sufficientemente largo, ma quasi sempre esposto sul lato sinistro, verso Paularo.
Arriviamo alle 15.47 ad una cappelletta dedicata alla Madonna dal battaglione Alpini Susa, Q2100.
Siamo poco sotto il traguardo, alle 16.00 arriviamo alla grande croce di vetta, Gimmy firma il libro, qualche foto e scendiamo, troppo freddo e non si vede un tubo.
Scendiamo seguendo esattamente lo stesso percorso dell'andata, a parte un breve deviazione alla forcola per pochi minuti riusciamo a vedere giú verso Paularo.
Discesa molto rapida, minaccia pioggia ma riusciremo ad arrivare in auto senza bagnarci.
Obiettivo raggiunto, bella cima anche se si vedevo poco.
Buone ferie a tutti.
Vista da

Pomeriggio le mogli hanno altro da fare. Per cui io e Giorgio decidiamo di ritagliarsi un escursione
Il meteo non è dei migliori, ma il bollettino non da pioggia fino a sera..
Per cui pronti via decidiamo di andare sulla cima del monte Zermula.
Arriviamo al passo dove parcheggiamo, il tempo nel frattempo é peggiorato, e qualcuno che
é ospitato nel rifugio ci chiede ironicamente se avevamo preso l'ombrellone per ripararsi dalla pioggia.
Il sentiero sale dolcemente nel bosco fino ad un pianoro, dove crescono tantissimi fiori.
Da lí fino alla forcola tutto in costa un pó rocciosa e un pó su pratone.
Da lí il bivio che porta alla cima noi prendiamo il sentiero basso, visto che quello alto e segnato EE , e la nebbia che nel frattempo era scesa ha ridotto la visibilità ad alcuni metri.
Il sentiero gira attorno alla montagna, per poi salire con un ultimo strappo sulla cima.
Sentiero bello largo e ben segnato, anche se girando attorno alla montagna é quasi tutto esposto da un lato , da fare con attenzione, visto anche la visibilità ridotta.
Dopo la foto di rito ci fermiamo in cima solo cinque minuti. Nel frattempo, si é alzato anche ciliegina sulla torta un ventaccio parecchio forte, fortunatamente non freddo.
Decidiamo di tornare sempre per la via bassa e non far il giro per la via alta, visto le condizioni atmosferiche , non era il caso.
Comunque non abbiamo preso pioggia, anche se il tempo era da lupi.
Tutto bene.
Ciao alla prossima
Sentiero bello largo e ben segnato, anche se girando attorno alla montagna é quasi tutto esposto da un lato , da fare con attenzione, visto anche la visibilità ridotta.
Dopo la foto di rito ci fermiamo in cima solo cinque minuti. Nel frattempo, si é alzato anche ciliegina sulla torta un ventaccio parecchio forte, fortunatamente non freddo.
Decidiamo di tornare sempre per la via bassa e non far il giro per la via alta, visto le condizioni atmosferiche , non era il caso.
Comunque non abbiamo preso pioggia, anche se il tempo era da lupi.
Tutto bene.
Ciao alla prossima
Percorso | 7,0 km |
Andata | 3,5 km |
Ritorno | 3,5 km |
Tempo andata | 1:30 netti |
Tempo ritorno | 1:00 netti |
Diskivello | 600mt assoluti 700mt relativo |
Tourengänger:
giorgio59m (Girovagando),
gimmy (Girovagando)


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Kommentare (6)