Monte Gleno 2882 m
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Posteggiamo l’auto nei pressi dei carabinieri. Proseguiamo lungo la strada fino alla Cappella dei Donatori dove svoltiamo a sx. Raggiungiamo delle case dove troviamo l’indicazione e i bolli per il Pizzo Tornello. Seguiamo i bolli fino ad un incrocio dove teniamo la sx, Seguiamo sempre la sterrata principale che compie una ripida salita. Più avanti perde anche un po’ di quota. Andiamo quindi a incrociare il sentiero per la diga del Gleno poco sopra Pianezza.
Proseguiamo quindi per la diga e oltre, in direzione del P.so di Belviso. Passiamo un primo bivio che indica il P.so a 50 minuti e al successivo, 30 minuti svoltiamo a sx, per il P.so di Bondione. Il cartello non c’è ma il sentiero è bollato. Quando il sentiero prende a scendere lo abbandoniamo e cominciamo a salire in diagonale andando a prendere la traccia per il Monte Gleno. Proseguendo sul sentiero bollato si dovrebbe trovare un’indicazione su un sasso, noi ne abbiamo trovata una sbiadita più in alto. La traccia ci porta alle prime rocce. Da qui seguiamo bolli e ometti. La traccia non sempre è visibile ma la bollatura è buona. Purtroppo oggi non saremo altrettanto fortunati. La Valle del Gleno si riempie velocemente di nebbia. La salita, più semplice del Pizzo Coca, è comunque sempre su terreno instabile e non dà un attimo di tregua se non in un breve traverso poco sotto la cresta. Raggiunta la cresta, il lato Val Seriana è limpido e siamo a cavallo tra nebbia e sole. Poco sotto la cima incontriamo un gruppetto salito dal rifugio Curò che ci chiede info per la discesa nella Valle del Gleno. Scambiate le info raggiungiamo la cima dove riusciamo a fare una bella sosta al sole.
Abbandonata la cima notiamo che il gruppetto è ancora nei pressi della cresta, sono andati oltre la deviazione. Vedendoci scendere, ci aspettano. Ci riuniamo sulla cresta dove notiamo che, con la nebbia, non è facile vedere la traccia nelle ghiaie, soprattutto se non si è mai fatta. Scendiamo quindi insieme fino ai pratoni dove noi svoltiamo a sx per il P.so di Belviso. Rimaniamo alti, poco sotto le rocce e rintracciamo un vecchio sentiero. Ci sono dei bolli bianchi e s'intravvede una traccia. Riusciamo quindi a raggiungere il P.so di Belviso risparmiandoci un po’ di dislivello e tempo.
Giunti al P.so svoltiamo a dx e proseguiamo per il rifugio Tagliaferri dove faremo sosta pranzo.
Lasciato il rifugio affrontiamo la lunghissima discesa della Valle del Vò….bellissima valle ma discesa eterna!
Giunti in località Ronco, naturalmente l’ultimo bus è passato da tempo, per cui ci armiamo di pazienza e affrontiamo i 2,5/3 km di asfalto che ci riporteranno a Vilminore.
Week end bellissimo, in tutti i sensi e con rientro senza traffico…tutto perfetto!
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