Tête d'Entre Deux Sauts -2729 mt- (da Frèbouze, Lavachey).
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Giunto in auto a Lavachey 1640 mt proseguo ancora superando un tornante e, in vista delle paline gialle segnavia sulla destra, parcheggio in prossimità di un casolare abbandonato sul ciglio della strada, esattamente in località Frèbouze 1654 mt, dove è presente un esiguo spazio auto.
Il sentiero numero 28A per il Rifugio Bonatti è ben evidente e segnalato. Risalgo un rado bosco di conifere giungendo su un dosso prativo, dove a sinistra si trova la deviazione per il Rifugio Elena, mentre a destra proseguo verso il Rifugio Bonatti. Supero i ruderi suggestivi e traballanti dell'Alpe Gioe 2007 mt, dopodichè un ponte in legno attraversa il torrente Malatrà permettendomi di raggiungere agevolmente l'Alpe Malatrà 2056 mt, mentre poco più in basso si trova il Rifugio Bonatti.
All'Alpe Malatrà 2056 mt è presente un bivio e le paline segnavia. Qui avviene il cambio di direzione. Ora proseguo con sentiero numero 42 per il Col d'Entre Deux Sauts. Giunto all'Alpe Malatrà Superiore 2213 mt, evito a sinistra, presso un ulteriore bivio, il sentiero per il Colle Malatrà, mantenendomi sulla destra. La gita continua tra ampi pascoli d'alta quota, avendo di fronte a me il residuo detritico lasciato dal ghiacciaio della Grande Rochere. Alle mie spalle invece è impressionante la vista sulle Les Grandes Jorasses. Superando ripetutamente dei dossi erbosi eccomi al Col d'Entre Deux Sauts 2524 mt: valico che permette di accedere al Vallone di Armina.
Al Col d'Entre Deux Sauts 2524 mt, la salita per la vetta non è più ufficialmente indicata dalle classiche tacche gialle segnavia. In prossimità di un grosso ometto, si reperisce con facilità il proseguimento della salita sulla destra. Giunto in punto dove più tracce si confondono, svolto erroneamente a sinistra, portandomi fuori traccia. Compreso l'errore e individuato a vista il tracciato giusto, salgo dritto per dritto, con attenzione il ripido prato per cercare di rimediare in fretta (tratto T3 per mia svista ma evitabile). Ritrovato la retta via, un facile sentiero ben evidente conduce in vetta: Tête d'Entre Deux Sauts 2729 mt. Il panorama è bellissimo nonostante il cattivo tempo impedisca la nitida visione sul Monte Bianco e Les Grandes Jorasses.
Per la discesa ripercorro il medesimo itinerario di salita, anche se avrei dovuto completare l'anello dal Vallone d'Armina. Purtroppo la pioggia e il timore di improvvisi rovesci mi suggeriscono lo stesso sentiero d'andata anche per il ritorno.
NOTE: Sentiero ben indicato e segnalato fino al Col d'Entre Deux Sauts, dopodichè traccia non segnalata ma evidente fino in vetta (breve tratto T3).
Il sentiero numero 28A per il Rifugio Bonatti è ben evidente e segnalato. Risalgo un rado bosco di conifere giungendo su un dosso prativo, dove a sinistra si trova la deviazione per il Rifugio Elena, mentre a destra proseguo verso il Rifugio Bonatti. Supero i ruderi suggestivi e traballanti dell'Alpe Gioe 2007 mt, dopodichè un ponte in legno attraversa il torrente Malatrà permettendomi di raggiungere agevolmente l'Alpe Malatrà 2056 mt, mentre poco più in basso si trova il Rifugio Bonatti.
All'Alpe Malatrà 2056 mt è presente un bivio e le paline segnavia. Qui avviene il cambio di direzione. Ora proseguo con sentiero numero 42 per il Col d'Entre Deux Sauts. Giunto all'Alpe Malatrà Superiore 2213 mt, evito a sinistra, presso un ulteriore bivio, il sentiero per il Colle Malatrà, mantenendomi sulla destra. La gita continua tra ampi pascoli d'alta quota, avendo di fronte a me il residuo detritico lasciato dal ghiacciaio della Grande Rochere. Alle mie spalle invece è impressionante la vista sulle Les Grandes Jorasses. Superando ripetutamente dei dossi erbosi eccomi al Col d'Entre Deux Sauts 2524 mt: valico che permette di accedere al Vallone di Armina.
Al Col d'Entre Deux Sauts 2524 mt, la salita per la vetta non è più ufficialmente indicata dalle classiche tacche gialle segnavia. In prossimità di un grosso ometto, si reperisce con facilità il proseguimento della salita sulla destra. Giunto in punto dove più tracce si confondono, svolto erroneamente a sinistra, portandomi fuori traccia. Compreso l'errore e individuato a vista il tracciato giusto, salgo dritto per dritto, con attenzione il ripido prato per cercare di rimediare in fretta (tratto T3 per mia svista ma evitabile). Ritrovato la retta via, un facile sentiero ben evidente conduce in vetta: Tête d'Entre Deux Sauts 2729 mt. Il panorama è bellissimo nonostante il cattivo tempo impedisca la nitida visione sul Monte Bianco e Les Grandes Jorasses.
Per la discesa ripercorro il medesimo itinerario di salita, anche se avrei dovuto completare l'anello dal Vallone d'Armina. Purtroppo la pioggia e il timore di improvvisi rovesci mi suggeriscono lo stesso sentiero d'andata anche per il ritorno.
NOTE: Sentiero ben indicato e segnalato fino al Col d'Entre Deux Sauts, dopodichè traccia non segnalata ma evidente fino in vetta (breve tratto T3).
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