Collalto 3436m - Chiamano le montagne
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Chiama! Il Collalto subisce il suo fascino a tutti che lo vedono. Anche
zasf vuole guardarlo da vicino. È una giornata italiana sia per il caldo sia per la lingua delle chiacchierate, per questo pubblico la relazione in modo adeguato nel mio italiano elementare.
Allora, ci mettiamo in piede da fondovalle per avvicinarci al Re delle Vedrette di Ries. Persisto in un passo tranquillo perchè ci vogliono delle riserve per la cresta nordovest del Hochgall. Matteo si adegua e così arriviamo freschi al Rifugio Roma. Ciononostante prendiamo un caffè per darci l´energia per la salita verso il Dosso Grigio. Nel frattempo la traccia e ben battuta e numerosi ometti ci conducono tra il labirinto di sassi e pietre.
Al Graues Nöckl Matteo si accontenta, sembra che proprio lui l´ha chiamato!? Comunque è una cima impegnativa con più di 1500 metri di dislivello e passaggi esposti di II.
Se non ci fosse quel "mostro" Collalto in fondo. Allora continuo, lo sento chiamarmi!? Mentre Matteo si ritira con calma, scavalco i pinnacoli esposti (II+) verso la cresta nordovest. C'è poco traffico oggi, presto 5 colleghi mi vengono incontro e d´ora in poi siamo da soli, il Collalto e me. A sinistra, a destra e perlopiù sulla cresta mi avvicino al ultimo tratto di placche di granito con due funi metalliche. Senza di loro il Collalto sarebbe difficilmente raggiungibile e vorrei vedere tutti quelli che corrono su e giù come da gara se non ci fossero le assicurazioni!?
Così anch´io arrivo in vetta nel mio tempo e mi guardo intorno. Il Hochgall per me è la più bella montagna a lunga distanza e perfino la croce mi piace, adatta per il Collalto.
Matteo è già vicino al Rifugio Roma e anch´io non vedo l´ora a tornare alla terrazza con lo strudel di mele (e il cappuccino ovviamente ;-)). Allora scendo subito, mi aggrappo alle corde di acciaio e dearrampico per la lunga cresta imponente. Un´avventura enorme, con gli sguardi profondi e passaggi espostissimi. Separa la pula dal grano ;-)
Al Dosso Grigio l´impegno non è finito, anche lì aspettano tratti di II e un´esposizione notevole. Molto più in basso la discesa comincia a diventare comoda. Mi godo del cammino nel terreno isolato delle Rieserferner fino al rifugio.
Anche lì oggi c´è poco casino insolito e ci rimaniamo seduti per lungo a questa splendida giornata estiva. Scendiamo al parcheggio, ognuno di noi con la propria esperienza secondo la chiamata individuale della "sua" montagna.

Allora, ci mettiamo in piede da fondovalle per avvicinarci al Re delle Vedrette di Ries. Persisto in un passo tranquillo perchè ci vogliono delle riserve per la cresta nordovest del Hochgall. Matteo si adegua e così arriviamo freschi al Rifugio Roma. Ciononostante prendiamo un caffè per darci l´energia per la salita verso il Dosso Grigio. Nel frattempo la traccia e ben battuta e numerosi ometti ci conducono tra il labirinto di sassi e pietre.
Al Graues Nöckl Matteo si accontenta, sembra che proprio lui l´ha chiamato!? Comunque è una cima impegnativa con più di 1500 metri di dislivello e passaggi esposti di II.
Se non ci fosse quel "mostro" Collalto in fondo. Allora continuo, lo sento chiamarmi!? Mentre Matteo si ritira con calma, scavalco i pinnacoli esposti (II+) verso la cresta nordovest. C'è poco traffico oggi, presto 5 colleghi mi vengono incontro e d´ora in poi siamo da soli, il Collalto e me. A sinistra, a destra e perlopiù sulla cresta mi avvicino al ultimo tratto di placche di granito con due funi metalliche. Senza di loro il Collalto sarebbe difficilmente raggiungibile e vorrei vedere tutti quelli che corrono su e giù come da gara se non ci fossero le assicurazioni!?
Così anch´io arrivo in vetta nel mio tempo e mi guardo intorno. Il Hochgall per me è la più bella montagna a lunga distanza e perfino la croce mi piace, adatta per il Collalto.
Matteo è già vicino al Rifugio Roma e anch´io non vedo l´ora a tornare alla terrazza con lo strudel di mele (e il cappuccino ovviamente ;-)). Allora scendo subito, mi aggrappo alle corde di acciaio e dearrampico per la lunga cresta imponente. Un´avventura enorme, con gli sguardi profondi e passaggi espostissimi. Separa la pula dal grano ;-)
Al Dosso Grigio l´impegno non è finito, anche lì aspettano tratti di II e un´esposizione notevole. Molto più in basso la discesa comincia a diventare comoda. Mi godo del cammino nel terreno isolato delle Rieserferner fino al rifugio.
Anche lì oggi c´è poco casino insolito e ci rimaniamo seduti per lungo a questa splendida giornata estiva. Scendiamo al parcheggio, ognuno di noi con la propria esperienza secondo la chiamata individuale della "sua" montagna.
Tourengänger:
georgb

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