Torre del Gran San Pietro
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Torniamo dopo molti anni in questo bel posto, questa volta l'obiettivo è la Torre del Gran San Pietro.
Primo giorno
Partiamo poco prima delle 11 dalla diga di Teleccio e con gli zaini carichi ci dirigiamo verso il bivacco carpano, il sentiero dapprima in piano, attraversa il lato destro della diga, poi una volta arrivati in fondo sale bello ripido per guadagnare i 300mt di dislivello per arrivare al Rifugio Pontese.
Dopo una bella bevuta, ci incamminiamo nella valle, evitiamo la deviazione sulla sinistra che conduce al colle dei becchi ed in piano attraversiamo l'alpe muanda.
Arrivati in fondo al vallone, c'è una deviazione, a sinistra si va al bivacco con la ferrata mentre a destra il sentiero sale dentro nel canalone (via normale).
Bisogna stare attenti perchè il sentiero è segnato con labili segni rossi.
Il sentiero ora impenna nel canalone, poi una volta arrivati in cima, attraversiamo un nevaio a sinistra ed in leggera ascesa andiamo verso il bivacco color argento che ora si inizia a vedere.
Lo raggiungiamo dopo circa tre ore di camminata. Si trova acqua nei torrenti vicini.
Secondo giorno
Sveglia alle 4 per partire alle 4.30.
Attraversiamo in piano puntando i nevai che scendono dal ghiacciaio di Teleccio, col buio facciamo un po di fatica a trovare il sentiero ed il percorso migliore.
Giunti nei pressi del nevaio mettiamo i ramponi e proseguiamo prima in leggera salita, poi la pendenza aumenta fino ad arrivare sopra al ghiacciaio di Teleccio. Qui la vista della Torre è bellissima.
Il ghiacciaio è abbastanza chiuso e proseguiamo slegati puntando il colle di Teleccio.
Poco prima di arrivarci purtroppo c'è un pezzo senza neve di 50mt che ci costringe ad attraversare degli sfaciumi instabili.
Giungiamo quindi finalmente al colle alle 6.45.
Qui le relazioni ci dicono di puntare il secondo dei tre canali (quello centrale), saliamo quindi sino ad arrivare alla terminale che attraversiamo a destra sulle rocce sempre un po sfasciumose.
Poi riprendiamo il canale e saliamo bene su neve dura con picca e ramponi. In certi punti a mio avviso il canale arriva a 50°, poi in alto si appoggia un po'.
Si arriva quindi ad un colletto (3600 circa) posto tra la Torre del Gran San Pietro e la Torre S. Andrea, qui purtroppo Claudio preferisce attendere perchè inizia a sentire la stanchezza.
Io e Paola proseguiamo a sinistra verso il Gran San Pietro sino ad arrivare stando leggermente sul lato Valdostano alla base della pala finale della cima.
Qui preferiamo togliere i ramponi dove finisce la neve per affrontare meglio il tratto di arrampicata.
All'inizio si sale per sfasciumi e ci si aiuta con delle corde fisse che si trovano in loco, poi piu in alto il percorso segnato con alcuni ometti torna verso il lato piemontese. Qui la roccia è migliore e per blocchi di roccia in certi punti un po esposti con passi di II/III grado si arriva in vetta con piccola croce (Ore 9).
Panorama spettacolare su tutta la valle d'aosta!
Dopo alcune foto veloci, scendiamo cercando di non perdere la traccia. Ad un punto puntiamo ad un cordino con anello di calata, qui preferiamo fare una doppia di 15mt che si posa nei pressi di una delle corde fisse.
Poi usiamo quest'ultime per scendere velocemente di nuovo ai ramponi che ri-calziamo.
Una volta recuperato Claudio al colletto, scendiamo con attenzione insieme il canale faccia a monte con neve un po più morbida ma che tiene ancora bene.
Una volta attraversata la terminale possiamo scendere meno tesi sino al colle dove ci riposiamo un attimo.
Ripartiamo quindi in discesa verso il ghiacciaio di Teleccio sino a quota 2700mt dove togliamo i ramponi e cambiamo assetto.
Alle 13.30 arriviamo al Pontese... fameeeee, ci mangiamo un bel piatto di pasta con dovuta birra!
In poco poi raggiungiamo l'auto con tempo che ormai si è un po guastato (ma ormai siamo all'auto!!)
Bella salita in ambiente poco frequentato, in giro si trovano relazioni con difficoltà PD+ ma secondo noi ci sta anche un AD.
Il T3+ è per la sola salita al bivacco.
Primo giorno
Partiamo poco prima delle 11 dalla diga di Teleccio e con gli zaini carichi ci dirigiamo verso il bivacco carpano, il sentiero dapprima in piano, attraversa il lato destro della diga, poi una volta arrivati in fondo sale bello ripido per guadagnare i 300mt di dislivello per arrivare al Rifugio Pontese.
Dopo una bella bevuta, ci incamminiamo nella valle, evitiamo la deviazione sulla sinistra che conduce al colle dei becchi ed in piano attraversiamo l'alpe muanda.
Arrivati in fondo al vallone, c'è una deviazione, a sinistra si va al bivacco con la ferrata mentre a destra il sentiero sale dentro nel canalone (via normale).
Bisogna stare attenti perchè il sentiero è segnato con labili segni rossi.
Il sentiero ora impenna nel canalone, poi una volta arrivati in cima, attraversiamo un nevaio a sinistra ed in leggera ascesa andiamo verso il bivacco color argento che ora si inizia a vedere.
Lo raggiungiamo dopo circa tre ore di camminata. Si trova acqua nei torrenti vicini.
Secondo giorno
Sveglia alle 4 per partire alle 4.30.
Attraversiamo in piano puntando i nevai che scendono dal ghiacciaio di Teleccio, col buio facciamo un po di fatica a trovare il sentiero ed il percorso migliore.
Giunti nei pressi del nevaio mettiamo i ramponi e proseguiamo prima in leggera salita, poi la pendenza aumenta fino ad arrivare sopra al ghiacciaio di Teleccio. Qui la vista della Torre è bellissima.
Il ghiacciaio è abbastanza chiuso e proseguiamo slegati puntando il colle di Teleccio.
Poco prima di arrivarci purtroppo c'è un pezzo senza neve di 50mt che ci costringe ad attraversare degli sfaciumi instabili.
Giungiamo quindi finalmente al colle alle 6.45.
Qui le relazioni ci dicono di puntare il secondo dei tre canali (quello centrale), saliamo quindi sino ad arrivare alla terminale che attraversiamo a destra sulle rocce sempre un po sfasciumose.
Poi riprendiamo il canale e saliamo bene su neve dura con picca e ramponi. In certi punti a mio avviso il canale arriva a 50°, poi in alto si appoggia un po'.
Si arriva quindi ad un colletto (3600 circa) posto tra la Torre del Gran San Pietro e la Torre S. Andrea, qui purtroppo Claudio preferisce attendere perchè inizia a sentire la stanchezza.
Io e Paola proseguiamo a sinistra verso il Gran San Pietro sino ad arrivare stando leggermente sul lato Valdostano alla base della pala finale della cima.
Qui preferiamo togliere i ramponi dove finisce la neve per affrontare meglio il tratto di arrampicata.
All'inizio si sale per sfasciumi e ci si aiuta con delle corde fisse che si trovano in loco, poi piu in alto il percorso segnato con alcuni ometti torna verso il lato piemontese. Qui la roccia è migliore e per blocchi di roccia in certi punti un po esposti con passi di II/III grado si arriva in vetta con piccola croce (Ore 9).
Panorama spettacolare su tutta la valle d'aosta!
Dopo alcune foto veloci, scendiamo cercando di non perdere la traccia. Ad un punto puntiamo ad un cordino con anello di calata, qui preferiamo fare una doppia di 15mt che si posa nei pressi di una delle corde fisse.
Poi usiamo quest'ultime per scendere velocemente di nuovo ai ramponi che ri-calziamo.
Una volta recuperato Claudio al colletto, scendiamo con attenzione insieme il canale faccia a monte con neve un po più morbida ma che tiene ancora bene.
Una volta attraversata la terminale possiamo scendere meno tesi sino al colle dove ci riposiamo un attimo.
Ripartiamo quindi in discesa verso il ghiacciaio di Teleccio sino a quota 2700mt dove togliamo i ramponi e cambiamo assetto.
Alle 13.30 arriviamo al Pontese... fameeeee, ci mangiamo un bel piatto di pasta con dovuta birra!
In poco poi raggiungiamo l'auto con tempo che ormai si è un po guastato (ma ormai siamo all'auto!!)
Bella salita in ambiente poco frequentato, in giro si trovano relazioni con difficoltà PD+ ma secondo noi ci sta anche un AD.
Il T3+ è per la sola salita al bivacco.
Tourengänger:
Alpingio

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