Visita al nuovo Bivacco Don G. Corini, Cimone della Bagozza e M. Campioncino.
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Questa uscita era programmata da tempo, diciamo da 2 o 3 anni (c'ho pensato bene), l'occasione mi permette di salire finalmente al famoso Passo di Valzellazzo e allo stesso tempo visitare il nuovo e confortevole Bivacco Don G. Corini, posizionato al Valzellazzo dopo che il Cai ne aveva rifiutato il cambio con il vecchio Giannantoni posto al P.so di Salarno.
Nonostante sia abbastanza presto il clima è già piuttosto afoso, quindi parto tenendo un passo piuttosto blando (circa), trovata la vicina palina con le indicazioni per il passo (Cai 418- 1h40) ne seguo la bella traccia boschiva che mi porta ai Piani di Rena dove il sentiero si biforca; qua seguo le indicazioni 418-428 che mi portano in breve all'attacco del ripido canale semi erboso che mi porta a cuore battente ai 2088 mt del Passo dove è stato posizionato il nuovo bivacco. Bella la visuale dal Passo e bello il nuovo Bivacco, chapeau!
Dopo la dovuta pausa in compagnia di altri escursionisti ora seguo la traccia verso Est, dove una breve depressione mi porta subito dopo ai piedi di una ripida cengia, qua comincia il simpatico gioco dei saliscendi a volte un po esposti. Ad un certo punto, nella zona più erbosa, la traccia tende a sparire ma con un po di intuito e attenzione si prosegue senza troppi problemi (bollatura nascosta ma presente). Ora attraverso ancora una cengia ascendente e due o tre canalini, poi un traverso piuttosto comodo mi porta a La Sella dove piego secco a Sx per salire ripidamente al Cimone della Bagozza. In questo tratto potete fotografare le Stelle Alpine. 2h45 dalla partenza senza tirarsi il collo.
Dal Cimone come sempre la visuale è paradisiaca e abbraccia la Concarena con il Mengol, Il Pizzo Camino con il Moren, e per il palati più fini, ecco sua Maestà l'Adamello a dominare l'orizzonte. Contrariamente a ciò che pensavo la cima non è affollata, i pochi presenti se ne vanno dopo il mio arrivo (vabbè da sudato non profumo, ma nemmeno voi siete pubblicizzati da Christian Dior), solo l'arrivo di un gruppetto di svitati anima il Bagozza.
Ora mi incammino verso il Passo dell'Ortica e subito dopo seguo il ripido ghiaione che scende alla base del canale, qua ritrovo ancora il gruppetto che scende stile "scavezzacollo", portandosi appresso detriti di ogni grandezza e urlando come matti, mi domando dove sia il rispetto per ciò che li circonda; uno ha avuto persino l'illuminazione di chiedermi se avessi visto in giro degli ungulati... immaginatevi la mia risposta. Una volta raggiunta la base del canale mi fermo per il pranzo.
Ripreso il cammino scendo verso il Laghetto di Campelli, per poi risalire brevemente alla Madonna dei Campelli, avendo ancora tempo per girovagare seguo la sterrata che mi porta prima al P.so Campelli e poi all'affollato Rif. Campione, qua dopo aver bevuto una bevanda zuccherina è ricominciata la salita sino al Campioncino dove si ha una vista d'insieme del percorso appena fatto e quello ancora da fare. La discesa l'affronto a random, prendendo la dorsalina Sud, una volta sbucato sulla sterrata seguo per il vicino P.so del Giovetto, poi come da indicazioni scendo alla Malga Rena e subito dopo sono di nuovo al rif. Bagozza concludendo così il bel giro.
Nota 1): Cazzeggi vari...
Spinozapensante: Nel 2014 Salvini twittava contro le Olimpiadi e ora festeggia. Tempo 5 anni e abbraccerà i migranti della Sea Watch.
Spinozafans: Amanda Knox torna in Italia. Fu la prima ad avere l'idea di dare la colpa a un nero.
Spinozaministro: Sul curriculum di Conte è improvvisamente apparso "Azzurro di sci".
A' la prochaine! Menek e l'imperterrito fantasma.
Nonostante sia abbastanza presto il clima è già piuttosto afoso, quindi parto tenendo un passo piuttosto blando (circa), trovata la vicina palina con le indicazioni per il passo (Cai 418- 1h40) ne seguo la bella traccia boschiva che mi porta ai Piani di Rena dove il sentiero si biforca; qua seguo le indicazioni 418-428 che mi portano in breve all'attacco del ripido canale semi erboso che mi porta a cuore battente ai 2088 mt del Passo dove è stato posizionato il nuovo bivacco. Bella la visuale dal Passo e bello il nuovo Bivacco, chapeau!
Dopo la dovuta pausa in compagnia di altri escursionisti ora seguo la traccia verso Est, dove una breve depressione mi porta subito dopo ai piedi di una ripida cengia, qua comincia il simpatico gioco dei saliscendi a volte un po esposti. Ad un certo punto, nella zona più erbosa, la traccia tende a sparire ma con un po di intuito e attenzione si prosegue senza troppi problemi (bollatura nascosta ma presente). Ora attraverso ancora una cengia ascendente e due o tre canalini, poi un traverso piuttosto comodo mi porta a La Sella dove piego secco a Sx per salire ripidamente al Cimone della Bagozza. In questo tratto potete fotografare le Stelle Alpine. 2h45 dalla partenza senza tirarsi il collo.
Dal Cimone come sempre la visuale è paradisiaca e abbraccia la Concarena con il Mengol, Il Pizzo Camino con il Moren, e per il palati più fini, ecco sua Maestà l'Adamello a dominare l'orizzonte. Contrariamente a ciò che pensavo la cima non è affollata, i pochi presenti se ne vanno dopo il mio arrivo (vabbè da sudato non profumo, ma nemmeno voi siete pubblicizzati da Christian Dior), solo l'arrivo di un gruppetto di svitati anima il Bagozza.
Ora mi incammino verso il Passo dell'Ortica e subito dopo seguo il ripido ghiaione che scende alla base del canale, qua ritrovo ancora il gruppetto che scende stile "scavezzacollo", portandosi appresso detriti di ogni grandezza e urlando come matti, mi domando dove sia il rispetto per ciò che li circonda; uno ha avuto persino l'illuminazione di chiedermi se avessi visto in giro degli ungulati... immaginatevi la mia risposta. Una volta raggiunta la base del canale mi fermo per il pranzo.
Ripreso il cammino scendo verso il Laghetto di Campelli, per poi risalire brevemente alla Madonna dei Campelli, avendo ancora tempo per girovagare seguo la sterrata che mi porta prima al P.so Campelli e poi all'affollato Rif. Campione, qua dopo aver bevuto una bevanda zuccherina è ricominciata la salita sino al Campioncino dove si ha una vista d'insieme del percorso appena fatto e quello ancora da fare. La discesa l'affronto a random, prendendo la dorsalina Sud, una volta sbucato sulla sterrata seguo per il vicino P.so del Giovetto, poi come da indicazioni scendo alla Malga Rena e subito dopo sono di nuovo al rif. Bagozza concludendo così il bel giro.
Nota 1): Cazzeggi vari...
Spinozapensante: Nel 2014 Salvini twittava contro le Olimpiadi e ora festeggia. Tempo 5 anni e abbraccerà i migranti della Sea Watch.
Spinozafans: Amanda Knox torna in Italia. Fu la prima ad avere l'idea di dare la colpa a un nero.
Spinozaministro: Sul curriculum di Conte è improvvisamente apparso "Azzurro di sci".
A' la prochaine! Menek e l'imperterrito fantasma.
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Menek

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