Grigna Settentrionale (2410 m) - discesa dalla via Cornell Bus
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Spegniamo la sveglia dovendo così abbandonare l'idea dell'attraversata delle Grigne, ripieghiamo sul solo Grignone, da tempo che entrambi non saliamo.
Raggiungiamo Pasturo nelle prime ore del pomeriggio. Parcheggiamo l'auto in un parcheggio gratuito pochi metri da una fontanella del paese. Risaliamo a piedi tutta la strada asfaltata fino a trovare un cartello della gara ZacUp che taglia parte della noiosa strada. Raggiungiamo Pialeral e procediamo a passo svelto. Il sole fino ad ora cuocente si copre di nubi fredde. Continuiamo sul sentiero mantenendoci a sinistra della salita invernale. La motivazione e la voglia è poca, ed il passo rallenta. Non siamo più così abituati ad incontrare così tante persone sulle montagne e la cosa ci fa come sentire in centro paese.
Passiamo oltre il Bivacco Merlini e, puntando a N, raggiungiamo il Rifugio Brioschi in poco meno di 3 ore.
Dopo una breve pausa al Rifugio, optiamo per scendere da una via alternativa mai fatta prima ma che pare un'ottima opzione sulla cartina. Proseguiamo lungo la cresta in direzione N, ma anziché inforcare il bivio a destra per la classica via invernale, proseguiamo fino a raggiungere il Pizzo della Pieve. Altra breve pausa per ammirare lo spoglio panorama con il sottofondo lontano della musica del festival Nameless di Barzio. Scendiamo per la cresta Nord-Est, chiamata via del Cornell Bus. Un sentiero stretto che scende per pendii erbosi costeggiando balzi rocciosi, a tratti esposto. Velocemente arriviamo ad un rudere, Prabello di Sotto, svoltiamo a destra passando fra la rigogliosa vegetazione estiva, tra cui le ortiche. Ora, su sterrata più ampia e con una pendenza abbastanza dolce, scendiamo fino a Pasturo, passando davanti alcune villette e rustici ristrutturati, alcuni molto isolati.
Note: ancora neve presente sul versante Ovest ma possibile salire anche con le sole scarpette (eventuali ramponcini).
Raggiungiamo Pasturo nelle prime ore del pomeriggio. Parcheggiamo l'auto in un parcheggio gratuito pochi metri da una fontanella del paese. Risaliamo a piedi tutta la strada asfaltata fino a trovare un cartello della gara ZacUp che taglia parte della noiosa strada. Raggiungiamo Pialeral e procediamo a passo svelto. Il sole fino ad ora cuocente si copre di nubi fredde. Continuiamo sul sentiero mantenendoci a sinistra della salita invernale. La motivazione e la voglia è poca, ed il passo rallenta. Non siamo più così abituati ad incontrare così tante persone sulle montagne e la cosa ci fa come sentire in centro paese.
Passiamo oltre il Bivacco Merlini e, puntando a N, raggiungiamo il Rifugio Brioschi in poco meno di 3 ore.
Dopo una breve pausa al Rifugio, optiamo per scendere da una via alternativa mai fatta prima ma che pare un'ottima opzione sulla cartina. Proseguiamo lungo la cresta in direzione N, ma anziché inforcare il bivio a destra per la classica via invernale, proseguiamo fino a raggiungere il Pizzo della Pieve. Altra breve pausa per ammirare lo spoglio panorama con il sottofondo lontano della musica del festival Nameless di Barzio. Scendiamo per la cresta Nord-Est, chiamata via del Cornell Bus. Un sentiero stretto che scende per pendii erbosi costeggiando balzi rocciosi, a tratti esposto. Velocemente arriviamo ad un rudere, Prabello di Sotto, svoltiamo a destra passando fra la rigogliosa vegetazione estiva, tra cui le ortiche. Ora, su sterrata più ampia e con una pendenza abbastanza dolce, scendiamo fino a Pasturo, passando davanti alcune villette e rustici ristrutturati, alcuni molto isolati.
Note: ancora neve presente sul versante Ovest ma possibile salire anche con le sole scarpette (eventuali ramponcini).
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martynred
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