Punta Pedranzini, dal canale SW
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Sarà l'ultima sciata della stagione? Credo di si ;)
Partenza ore 6 dal rifugio Berni, oggi affollatissimo, sci ai piedi subito, superiamo il muretto di neve a bordo strada, attraversiamo il ponticello e proseguiamo in falso piano verso il collettino quota circa 2600, dove senza togliere le pelli perdiamo 100mt.
Dopo circa 45min raggiungiamo il bivio per il Tresero, ma ricordo che la traccia per la Pedranzini andava verso il san Matteo, però guardando il gps noto invece che la traccia che ho scaricato va verso il Tresero... dopo un attimo di confusione, decidiamo di seguire senza troppi indugi la nostra traccia gps.
Seguiamo il gruppone di persone che sale verso il Tresero, la neve sino a 2800mt è bella dura, più sopra è sempre dura ma ha un sottile strato di neve fresca probabilmente dovuta al temporale della notte passata.
I rampant sono quasi d'obbligo anche per me che stento a metterli. Arriviamo quindi in vista del bivacco seveso e del Tresero con la sua croce enorme, più avanti ormai sul ghiacciaio di punta predanzini la traccia gps punta verso un canale a SW dove vediamo delle sciate vecchie che scendono dalla punta pedranzini, vediamo anche altri skialper in cresta ma non capiamo da dove siano saliti, fatto sta che a circa 3400mt lasciamo gli sci, mettiamo picca e ramponi ed andiamo in direzione del canale SW dove vediamo le sciate di discesa.
La neve è molto dura ma all'inizio la pendenza non è molta. Più su il canale sale di più, credo che sia sui 40/50° nel punto di massima pendenza, però il problema è la neve durissima che mi fa dannare non poco per sfondare un po la neve e fare delle belle peste in modo che Paola salga più agevolmente.
A circa metà canale notiamo la crepacciata terminale (credo) le sciate invece sono tutte a sinistra mentre salendo noi siamo stati tutti a destra e a ridosso delle rocce.
Superiamo la crepacciata ma poco dopo sfondo troppo la neve e capisco di aver ribeccato la crepacciata ...
Mi sposto allora più a sinistra e cerco di uscire da questa situazione, più sopra la neve diventa migliore e riesco a gradinare meglio e appena possibile esco sulla cresta dove noto con mio stupore il deposito sci sulla cresta...
La via normale infatti saliva dal ghiacciaio di dosegù come supponevo, da lì è quasi una passeggiata!
Ancora un po scosso dalla mia scoperta, saliamo gli ultimi metri di facile cresta sino alla vetta con paesaggio spettacolo su tutto il circo di montagne del ghiacciaio dei forni!
Dopo poco, salutiamo le persone in cima (poche se consideriamo l'affollamento del tresero e del s. matteo!) e torniamo sino all'uscita del canale SW, da qui non sappiamo cosa sia meglio fare, ma alla fine optiamo per farlo anche in discesa, visto che ormai l'abbiamo tracciato.
Iniziamo la discesa più a sinistra e la neve è durissima, cerchiamo quindi pian piano di spostarci ed andare a riprendere la nostra traccia di salita, nel frattempo un paio di skialper (saliti dal ghiacciaio di dosegù) scendono più agevolmente di noi il canale.
Una volta arrivati alla nostra traccia di salita, pian piano e sempre faccia a monte scendiamo, riusciamo ad evitare la crepacciata, stando più a sinistra e più in basso e dopo un po di tensione ritorniamo finalmente al deposito ski.
Dopo aver mangiato qualcosa, mettiamo gli assi e iniziamo la discesa: inizialmente su bella neve, poi più in basso un po collosa tanto che decidiamo di spostarci sulla discesa del s.matteo dove la troviamo più bella e trasformata (prende il sole più tardi).
Arriviamo alla piana sotto il colletto e ripelliamo sino al culmine, quindi togliamo di nuovo le pelli sino al ponticello poco sotto il rifugio berni e da qui con piccola risalita sino alla strada.
Al ritorno ci concediamo un ottimo pasto al Berni con i nostri due amici Renato e Roberto che invece sono andati al s. matteo.
Salita non banale da dove l'abbiamo fatta noi e con le condizioni trovate, ma probabilmente con altro tipo di neve sarebbe stata diverso, detto ciò meglio salire dal ghiacciaio del dosegù per avere meno problemi!
Col senno di poi forse aveva senso salire con gli sci in spalla e poi decidere dove scendere.
Partecipanti Gio e Paola
Partenza ore 6 dal rifugio Berni, oggi affollatissimo, sci ai piedi subito, superiamo il muretto di neve a bordo strada, attraversiamo il ponticello e proseguiamo in falso piano verso il collettino quota circa 2600, dove senza togliere le pelli perdiamo 100mt.
Dopo circa 45min raggiungiamo il bivio per il Tresero, ma ricordo che la traccia per la Pedranzini andava verso il san Matteo, però guardando il gps noto invece che la traccia che ho scaricato va verso il Tresero... dopo un attimo di confusione, decidiamo di seguire senza troppi indugi la nostra traccia gps.
Seguiamo il gruppone di persone che sale verso il Tresero, la neve sino a 2800mt è bella dura, più sopra è sempre dura ma ha un sottile strato di neve fresca probabilmente dovuta al temporale della notte passata.
I rampant sono quasi d'obbligo anche per me che stento a metterli. Arriviamo quindi in vista del bivacco seveso e del Tresero con la sua croce enorme, più avanti ormai sul ghiacciaio di punta predanzini la traccia gps punta verso un canale a SW dove vediamo delle sciate vecchie che scendono dalla punta pedranzini, vediamo anche altri skialper in cresta ma non capiamo da dove siano saliti, fatto sta che a circa 3400mt lasciamo gli sci, mettiamo picca e ramponi ed andiamo in direzione del canale SW dove vediamo le sciate di discesa.
La neve è molto dura ma all'inizio la pendenza non è molta. Più su il canale sale di più, credo che sia sui 40/50° nel punto di massima pendenza, però il problema è la neve durissima che mi fa dannare non poco per sfondare un po la neve e fare delle belle peste in modo che Paola salga più agevolmente.
A circa metà canale notiamo la crepacciata terminale (credo) le sciate invece sono tutte a sinistra mentre salendo noi siamo stati tutti a destra e a ridosso delle rocce.
Superiamo la crepacciata ma poco dopo sfondo troppo la neve e capisco di aver ribeccato la crepacciata ...
Mi sposto allora più a sinistra e cerco di uscire da questa situazione, più sopra la neve diventa migliore e riesco a gradinare meglio e appena possibile esco sulla cresta dove noto con mio stupore il deposito sci sulla cresta...
La via normale infatti saliva dal ghiacciaio di dosegù come supponevo, da lì è quasi una passeggiata!
Ancora un po scosso dalla mia scoperta, saliamo gli ultimi metri di facile cresta sino alla vetta con paesaggio spettacolo su tutto il circo di montagne del ghiacciaio dei forni!
Dopo poco, salutiamo le persone in cima (poche se consideriamo l'affollamento del tresero e del s. matteo!) e torniamo sino all'uscita del canale SW, da qui non sappiamo cosa sia meglio fare, ma alla fine optiamo per farlo anche in discesa, visto che ormai l'abbiamo tracciato.
Iniziamo la discesa più a sinistra e la neve è durissima, cerchiamo quindi pian piano di spostarci ed andare a riprendere la nostra traccia di salita, nel frattempo un paio di skialper (saliti dal ghiacciaio di dosegù) scendono più agevolmente di noi il canale.
Una volta arrivati alla nostra traccia di salita, pian piano e sempre faccia a monte scendiamo, riusciamo ad evitare la crepacciata, stando più a sinistra e più in basso e dopo un po di tensione ritorniamo finalmente al deposito ski.
Dopo aver mangiato qualcosa, mettiamo gli assi e iniziamo la discesa: inizialmente su bella neve, poi più in basso un po collosa tanto che decidiamo di spostarci sulla discesa del s.matteo dove la troviamo più bella e trasformata (prende il sole più tardi).
Arriviamo alla piana sotto il colletto e ripelliamo sino al culmine, quindi togliamo di nuovo le pelli sino al ponticello poco sotto il rifugio berni e da qui con piccola risalita sino alla strada.
Al ritorno ci concediamo un ottimo pasto al Berni con i nostri due amici Renato e Roberto che invece sono andati al s. matteo.
Salita non banale da dove l'abbiamo fatta noi e con le condizioni trovate, ma probabilmente con altro tipo di neve sarebbe stata diverso, detto ciò meglio salire dal ghiacciaio del dosegù per avere meno problemi!
Col senno di poi forse aveva senso salire con gli sci in spalla e poi decidere dove scendere.
Partecipanti Gio e Paola
Tourengänger:
Alpingio

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (14)