Monte Madonnino (2502 m) da Bortolotti
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Lasciata l'auto nei pochissimi posti gratuiti prima del tornante di Bortolotti, mi incammino sulla ripida stradina asfaltata che si stacca a sinistra del tornante e mi porta in breve all'inizio del sentiero vero e proprio.
Salgo per un bel tratto nel fitto bosco, dapprima seguendo il sentiero ufficiale, quindi tirando dritto sul sentierino che costeggia la condotta.
Sbucato su un più ampio sentiero sterrato, lo seguo a sinistra e con pendenza adesso più moderata raggiungo un bel valloncello erboso, dove il bosco per un attimo si apre e dove si trova una palina segnavia.
Proseguo dritto e ricomincio ben presto a salire con ripide svolte nel lariceto, sempre più rado, fino a sbucare definitivamente fuori dal bosco e raggiungere la piana sotto alla diga del Sucotto.
Ancora pochi minuti e raggiungo il Lago Sucotto (1h15), che regala a quest'ora dei riflessi magici sulla cime circostanti.
Da qui in poi l'ambiente si fa meraviglioso, la fatica per la ripida e un pò monotona salita della parte bassa viene ampiamente ripagata dallao spettacolo che mi accompagnerà fino alla cima.
In breve raggiungo in Lago Cernello (1h35), dove prendo a destra il sentiero 230 per il Passo di Portula.
La salita è ora blanda e permette di godere al massimo dell'ambiente circostante, fino a raggiungere la cresta, dove la vista si apre anche sull'alta Val Seriana.
Un breve, facile e suggestivo, tratto di cresta mi porta quindi ai piedi dello strappo finale. A metà strappo ignoro a destra il sentiero per il Passo Portula e proseguo verso la cima del Monte Madonnino, che raggiungo in pochi minuti (2h40).
Panorama spaziale a 360° dalla cima, in particolare bellissima la visuale sul Diavolo, che mai avevo ammirato così da vicino!
Per scendere seguo lo stesso percorso di salita, prendendomela con la massima calma e fermandomi per una sosta pediluvio al Lago Cernello.
Nell'ultimissimo tratto di discesa decido di seguire il sentiero ufficiale, che si tiene appena più a destra rispetto alla condotta seguita in salita, e scende con pendenza leggermente meno accentuata.
Escursione davvero spettacolare, con tempo eccezionalmente limpido per queste zone (saggia decisione partire molto presto)!
In genere non amo le salite avanti-indietro, ma preferisco dei bei giri ad anello, in questo caso invece l'ambiente è talmente bello che ripetere lo stesso percorso non annoia per nulla!
Salgo per un bel tratto nel fitto bosco, dapprima seguendo il sentiero ufficiale, quindi tirando dritto sul sentierino che costeggia la condotta.
Sbucato su un più ampio sentiero sterrato, lo seguo a sinistra e con pendenza adesso più moderata raggiungo un bel valloncello erboso, dove il bosco per un attimo si apre e dove si trova una palina segnavia.
Proseguo dritto e ricomincio ben presto a salire con ripide svolte nel lariceto, sempre più rado, fino a sbucare definitivamente fuori dal bosco e raggiungere la piana sotto alla diga del Sucotto.
Ancora pochi minuti e raggiungo il Lago Sucotto (1h15), che regala a quest'ora dei riflessi magici sulla cime circostanti.
Da qui in poi l'ambiente si fa meraviglioso, la fatica per la ripida e un pò monotona salita della parte bassa viene ampiamente ripagata dallao spettacolo che mi accompagnerà fino alla cima.
In breve raggiungo in Lago Cernello (1h35), dove prendo a destra il sentiero 230 per il Passo di Portula.
La salita è ora blanda e permette di godere al massimo dell'ambiente circostante, fino a raggiungere la cresta, dove la vista si apre anche sull'alta Val Seriana.
Un breve, facile e suggestivo, tratto di cresta mi porta quindi ai piedi dello strappo finale. A metà strappo ignoro a destra il sentiero per il Passo Portula e proseguo verso la cima del Monte Madonnino, che raggiungo in pochi minuti (2h40).
Panorama spaziale a 360° dalla cima, in particolare bellissima la visuale sul Diavolo, che mai avevo ammirato così da vicino!
Per scendere seguo lo stesso percorso di salita, prendendomela con la massima calma e fermandomi per una sosta pediluvio al Lago Cernello.
Nell'ultimissimo tratto di discesa decido di seguire il sentiero ufficiale, che si tiene appena più a destra rispetto alla condotta seguita in salita, e scende con pendenza leggermente meno accentuata.
Escursione davvero spettacolare, con tempo eccezionalmente limpido per queste zone (saggia decisione partire molto presto)!
In genere non amo le salite avanti-indietro, ma preferisco dei bei giri ad anello, in questo caso invece l'ambiente è talmente bello che ripetere lo stesso percorso non annoia per nulla!
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (2)