Giro del rifugio Elisa
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La prima parte della gita consiste nella salita da Rongio al rifugio Elisa. A partire dalla grotta “La Ferrera” tratti in salita a tornanti si alternano a traversi in leggera ascesa, fino ad arrivare al rifugio. I miei due soci di oggi avrebbero impiegato un po' meno, io sono comunque soddisfatto delle mie 2h45 minuti, un quarto d’ora in meno di quanto dice il cartello all’inizio del sentiero.
Facciamo mezz’ora di pausa pranzo poi ripartiamo lungo il sentiero all’inizio pianeggiante che si dirige verso il Sasso Cavallo, la Val Cassina e le pendici del Sasso dei Carbonari. Ben presto esso sale con uno strappo fin sotto una paretina rocciosa, ben appigliata e attrezzata con catene metalliche. Superata la paretina, il sentiero prosegue con saliscendi e tratti pianeggianti, spesso su prati, come detto verso il Sasso Cavallo e sotto il Sasso dei Carbonari, fino ad un piccolo casolare in rovina. Fin qui 1h30 dal rifugio.
Seguiamo ora il cartello con il numero “16” per Rongio, scendendo fino ad un bivio. Il sentierino che va dritto scompare presto nell’erba, prendiamo quello in discesa, all’inizio segnato da un vecchio bollo blu su un sasso, ma è sufficiente abbassarsi di poche curve per trovare segni rossi. Più avanti il sentiero entra nel greto sassoso di un torrente in secca. Qui c’è una targhetta con il numero “16” su un masso. Segue il greto per un tratto, segnato ogni tanto da strisce o bolli rossi, per poi uscirne e intercettare il sentiero segnato con “20”. I cartelli si trovano pochi metri a sinistra dell’incrocio. Negli anni ho radunato una collezione di cartine con le Grigne ma sono tutte discordanti sui sentieri in questo settore. Dovremo comunque tornare per scoprire il percorso del sentiero numero “20” in direzione del rifugio Elisa, sentiero che secondo me dovrebbe innestarsi in quello normale che abbiamo percorso in salita.
Seguiamo il sentiero “20” verso destra, all’inizio orizzontale poi complessivamente in leggera salita fino a un punto panoramico detto "La Pertica", dove c'è un crocifisso in stile arte moderna. Da qui il sentiero scende decisamente, invaso da foglie secche, fino alla casa detta “La Gardata”. Rimane ora da fare l’ultima discesa, in parte in falsopiano e in parte a ripidi tornanti, implacabilmente sotto il Sole dato che il bosco è spesso rado, fino alla grotta “La Ferrera” dove si chiude l’anello e da cui si torna a Rongio.
Il ritorno, tra traversi e discese, ci ha impegnati per 3h15.

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