Monte Zeda -2156 mt- (ad anello da Falmenta).

Condizionato dalle ultime mie uscite in Cannobina e attratto dalla sua bellezza, quest'oggi è il giorno della montagna che domina e caratterizza il paesaggio di Falmenta: Monte Zeda. In compagnia degli amici: Matteo e Marco, rieccomi dopo cinque anni su questa montagna per me molto significativa.

A Falmenta 675 mt lasciamo l'auto e, a piedi, percorrendo la jeepabile raggiungiamo Camberto 820 mt. Proseguiamo su comoda mulattiera transitando per Guglio 869 mt. Dopodiché entriamo in una tortuosa valletta, superando agevolmente in alcuni tratti del sentiero dei lastroni in pietra. Il percorso traversa il fianco di una ripida faggeta sbucando fuori all'Alpe Mazzarocco 1180 mt dove sono presenti alcuni ruderi in preda alla fitta vegetazione. La gita prosegue entrando nel meraviglioso anfiteatro naturale al cospetto della Piota, guadando il corposo corso d'acqua che si origina da Pian di Raslò e che successivamente contribuirà ad alimentare il Rio Falmenta, torrente a sua volta tributario del ben più noto Cannobino. Le pendenze iniziano ad essere via via più sostenute, tra ontanelli e rododendri si snoda il bel tracciato, raggiungendo in un primo momento l'impoverita Alpe Fornà Inferiore 1460 mt ed infine l'Alpe Fornà Superiore 1710 mt collocata nel mezzo dell'ampio circo di origine glaciale ai piedi del severo e roccioso versante Nord del Monte Zeda. Qui si trova il bivacco del "Cucciolo" e una lapide commemorativa in memoria della triste vicenda di Giugno 1944. 

Dall'Alpe Fornà Superiore 1700 mt, al bivio, procediamo verso sinistra, in direzione della frastagliata Costa del Mugnè, attraversando dei nevai, giungendo alla base della ripida "Scalinata" magistralmente lavorata nella roccia, che permette mediante secche svolte, di aggirare un contrafforte roccioso. Con la dovuta attenzione risaliamo i gradini, ci sono anche delle catene a supporto. Superato il punto più ripido, una serie di tornanti sassosi ci conducono all'insellatura di Piè di Zeda 1829 mt. Ora non resta che salire l'ampia cresta orientale raggiungendo con soddisfazione la vetta: Monte Zeda 2156 mt.

Per la discesa, ripercorriamo la cresta Est e ci abbassiamo per rifornimento d'acqua al Bivacco Pian Vadà 1711 mt. Intercettiamo la traccia di sentiero che in salita permette di scollinare e rientrare nel versante cannobino. Ora scendiamo ripidamente a Monti Ortighedo 1400 mt. Nella faggeta prosegue la discesa per Monti Barro 931 mt fino a sbucare sulla strada asfaltata che collega Falmenta a Crealla. Superato il ponte sotto cui scorre il Rio Falmenta, in salita e sempre su asfalto, rientriamo a Falmenta ponendo fine a questa bella e lunga gita.

NOTE: Sentieri segnalati.

Panoramix: E' probabile che si arrivi piu' velocemente in cima allo Zeda percorrendo all' andata quanto noi abbiamo fatto al ritorno: questo sia perche' si tratta di un tracciato piu' largo e agevole sia perche', dati GPS, e' chilometricamente piu' corto (anche se visto sulla mappa non sembrerebbe). Consiglio comunque il nostro senso di percorrenza perche' garantisce una discesa piu' tranquilla e meno faticosa