Traversata da Punta Martin 1001 m al Santuario Madonna della Guardia 807 m
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Nelle varie salite a Punta Martin e al Monte Pennello abbiamo sempre visto, in lontananza, questo grandissimo santuario su un cocuzzolo panoramico.
Nessuno dei percorsi ad anello cercati ci aveva convinto, in settimana l’idea di farlo in traversata. Controllati gli orari dei treni vedo che la cosa è fattibile per cui si va.
Lasciamo l’auto a Genova Voltri e, come la volta precedente, http://www.hikr.org/tour/post128640.html, raggiungiamo i sentieri per salire alla Cappellina della Baiarda. Durante la giornata mi è poi venuto in mente che, per evitare l’attraversamento di Genova Voltri che, fatto una volta è più che sufficiente, avremmo potuto cercare anche un autobus per Acquasanta e salire direttamente a Punta Martin. Va beh è andata così!
Invece di prendere il ripido sentiero Carlo Poggio, rimaniamo sul sentiero Verde-Blu Ligure che, meno ripidamente raggiunge la Cappellina della Baiarda.
Dopo una brevissima sosta, moscerini assassini…continuiamo in direzione del Monte Pennello. Nei pressi del Monte Fontanabuona lasciamo il sentiero ufficiale per rimanere sulla sua dorsale. Passiamo sotto il Monte Pennello e raggiungiamo Punta Martin.
Mangiucchiando qualcosa, guardiamo la cartina e vediamo che, lungo il percorso per raggiungere il santuario, ci sono svariati cocuzzuli probabilmente raggiungibili con poco sforzo.
Lasciamo quindi Punta Martin, ci portiamo al Monte Pennello (bivacchi) e quindi scendiamo al Colle Gandolfo dove incrociamo l’AV dei Monti Liguri. Un cartello indica una fonte a 10 minuti sul sentiero per San Carlo di Cese. Essendoci resi conto che l’acqua oggi potrebbe scarseggiare, scendiamo alla ricerca della fonte. Perdiamo una cinquantina di metri ma ci spostiamo nella direzione che avremmo in ogni caso preso. Raggiunta la fonte e fatta scorta acqua risaliamo per prati e ritorniamo sulla dorsale poco sopra l’AV. Rimaniamo sulla dorsale passiamo un punto quotato con ometto, scendiamo e attraversiamo l’AV per salire velocemente al Monte Foscallo, crocetta di legno. Andiamo a riprendere l’AV che lasciamo poco dopo per salire al Bric dell’Orologio, croce.
Nuovamente sull’AV ci portiamo ai piedi del Monte Sejeu, grosso ometto e passaggio di un bellissimo capriolo.
Torniamo sui nostri passi e proseguiamo sulla dorsale per il Monte Proratado. Un po’ di ravano tra i noccioli per tornare sul sentiero che però lasciamo nuovamente per rimanere sulla dorsale. Ritornati sul sentiero, in breve, siamo alla Cappella Roccamaya, a 30 minuti da Lencisa.
Ignoriamo ancora il sentiero e risaliamo la dorsale del Monte dei Torbi e quindi scendiamo, sempre con un poco di ravano a Lencisa.
Passiamo tra le case, un paio di ristoranti e una cappelletta e ci immettiamo sulla strada per il santuario. Raggiunta una sbarra sulla sx imbocchiamo la sterrata poi una viuzza asfaltata sulla dx che ci riporta sulla strada. Da qui seguiamo le varie indicazioni per il percorso pedonale che dà accesso al santuario.
Visita al Santuario e sosta panino nei giardini annessi.
Decidiamo di scendere per quella che pensiamo sia la via più breve, quella per Geo e poi Bolzaneto. Ho idea però, che come tempi, quella per Sestri Ponente sia lo stesso, forse però con percorso migliore. Volendo alle 17,00 c’è anche un bus per Bolzaneto.
Raggiunta la Cappella dell’Apparizione imbocchiamo il sentiero due triangoli per Geo. Alterniamo sentiero a sterrata e poi asfalto. Poco prima di Geo, diventerà tutta asfalto fino alla stazione di Bolzaneto.
Bella traversata. La discesa con vista resti del Ponte Morandi non è stata un granchè, forse migliore quella per Sestri Ponente segnata con due rettangoli.
Se partite da Voltri obbligatorio uno stop al Panificio Priano per scorta focaccia.
Nessuno dei percorsi ad anello cercati ci aveva convinto, in settimana l’idea di farlo in traversata. Controllati gli orari dei treni vedo che la cosa è fattibile per cui si va.
Lasciamo l’auto a Genova Voltri e, come la volta precedente, http://www.hikr.org/tour/post128640.html, raggiungiamo i sentieri per salire alla Cappellina della Baiarda. Durante la giornata mi è poi venuto in mente che, per evitare l’attraversamento di Genova Voltri che, fatto una volta è più che sufficiente, avremmo potuto cercare anche un autobus per Acquasanta e salire direttamente a Punta Martin. Va beh è andata così!
Invece di prendere il ripido sentiero Carlo Poggio, rimaniamo sul sentiero Verde-Blu Ligure che, meno ripidamente raggiunge la Cappellina della Baiarda.
Dopo una brevissima sosta, moscerini assassini…continuiamo in direzione del Monte Pennello. Nei pressi del Monte Fontanabuona lasciamo il sentiero ufficiale per rimanere sulla sua dorsale. Passiamo sotto il Monte Pennello e raggiungiamo Punta Martin.
Mangiucchiando qualcosa, guardiamo la cartina e vediamo che, lungo il percorso per raggiungere il santuario, ci sono svariati cocuzzuli probabilmente raggiungibili con poco sforzo.
Lasciamo quindi Punta Martin, ci portiamo al Monte Pennello (bivacchi) e quindi scendiamo al Colle Gandolfo dove incrociamo l’AV dei Monti Liguri. Un cartello indica una fonte a 10 minuti sul sentiero per San Carlo di Cese. Essendoci resi conto che l’acqua oggi potrebbe scarseggiare, scendiamo alla ricerca della fonte. Perdiamo una cinquantina di metri ma ci spostiamo nella direzione che avremmo in ogni caso preso. Raggiunta la fonte e fatta scorta acqua risaliamo per prati e ritorniamo sulla dorsale poco sopra l’AV. Rimaniamo sulla dorsale passiamo un punto quotato con ometto, scendiamo e attraversiamo l’AV per salire velocemente al Monte Foscallo, crocetta di legno. Andiamo a riprendere l’AV che lasciamo poco dopo per salire al Bric dell’Orologio, croce.
Nuovamente sull’AV ci portiamo ai piedi del Monte Sejeu, grosso ometto e passaggio di un bellissimo capriolo.
Torniamo sui nostri passi e proseguiamo sulla dorsale per il Monte Proratado. Un po’ di ravano tra i noccioli per tornare sul sentiero che però lasciamo nuovamente per rimanere sulla dorsale. Ritornati sul sentiero, in breve, siamo alla Cappella Roccamaya, a 30 minuti da Lencisa.
Ignoriamo ancora il sentiero e risaliamo la dorsale del Monte dei Torbi e quindi scendiamo, sempre con un poco di ravano a Lencisa.
Passiamo tra le case, un paio di ristoranti e una cappelletta e ci immettiamo sulla strada per il santuario. Raggiunta una sbarra sulla sx imbocchiamo la sterrata poi una viuzza asfaltata sulla dx che ci riporta sulla strada. Da qui seguiamo le varie indicazioni per il percorso pedonale che dà accesso al santuario.
Visita al Santuario e sosta panino nei giardini annessi.
Decidiamo di scendere per quella che pensiamo sia la via più breve, quella per Geo e poi Bolzaneto. Ho idea però, che come tempi, quella per Sestri Ponente sia lo stesso, forse però con percorso migliore. Volendo alle 17,00 c’è anche un bus per Bolzaneto.
Raggiunta la Cappella dell’Apparizione imbocchiamo il sentiero due triangoli per Geo. Alterniamo sentiero a sterrata e poi asfalto. Poco prima di Geo, diventerà tutta asfalto fino alla stazione di Bolzaneto.
Bella traversata. La discesa con vista resti del Ponte Morandi non è stata un granchè, forse migliore quella per Sestri Ponente segnata con due rettangoli.
Se partite da Voltri obbligatorio uno stop al Panificio Priano per scorta focaccia.
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