Alpe Vou -1410 mt- / Bivacco Cà du Francia (da Finero).
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"Geograficamente appartiene alle Alpi Lepontine, ha una superficie di circa 11.000 ettari, è percorsa dal torrente Cannobino che sgorga in numerosi rigagnoli alle falde del Cimone di Cortechiuso, assumendo nella Valle di Finero la denominazione -Il Fiume- quasi a voler significare il suo repentino arricchimento d'acque, percorrenti per 8 chilometri una vallata relativamente aperta, che conserva parte della sua fisionomia dovuta all'azione di origine glaciale". Notizia tratta dal libro storico Val Cannobina edizione 1988 di Erminio Ferrari.
Con questa interessante premessa coinvolgo gli amici: Matteo, Corrado e Giovanni esplorando insieme l'alta Val Cannobina in direzione delle sorgenti da cui si origina "Il Fiume" ovvero il Cannobino. Come meta il Bivacco all'Alpe Vou 1410 mt collocato nell'ampio e maestoso anfiteatro dominato dal Marsicce e Cimone di Cortechiuso ai confini del Parco Nazionale Valgrande: dove non sono mancati gli avvistamenti con numerosi esemplari di camosci nel loro habitat naturale.
A Finero 890 mt lasciamo l'auto e ci incamminiamo tra le viuzze del borgo sbucando su un tratto di strada asfaltata che attraversiamo ritrovando poi le paline segnavia. Superato il ponte sul Cannobino, eccoci nel mezzo dell'armoniosa prateria di Provola 936 mt dove si trova ancora qualche casa e baita in buono stato. Dopodiché entriamo all'interno di una maestosa e lussureggiante faggeta, che ci accompagnerà per parecchio tempo durante la gita, rimanendo sempre a lato destro orografico del Cannobino, alternando una lunga serie di sali-scendi e guadando a più riprese rigagnoli tributari del "Fiume". Eccoci all'Alpe Prebusa 1154 mt (Prà dal Bisà) dove è possibile visitare un antico "Balm" utilizzato in passato dai pastori di Cursolo come ricovero. Poco oltre i ruderi dell'alpe si trova il bivio per la Bocchetta di Terza / Pian di Boit, che evitiamo, proseguendo il cammino sul nostro percorso.
L'ambiente chiuso e ricco di fitta vegetazione incomincia a diradarsi regalando suggestivi scorci panoramici. Superiamo ripidi tratti, ed infine in sequenza eccoci: Alpe Vou di sotto 1308 mt e Alpe Vou 1400 mt. Nell'ampia conca dove si trova il bivacco, edificio spartano, ma funzionale come riparo, sostiamo brevemente prima di rientrare a Finero: considerando che la giornata è stata parecchio umida. Scesi in paese, con il medesimo itinerario di salita, poniamo fine a questa bella e selvaggia gita!
NOTE: Sentiero segnalato.
Con questa interessante premessa coinvolgo gli amici: Matteo, Corrado e Giovanni esplorando insieme l'alta Val Cannobina in direzione delle sorgenti da cui si origina "Il Fiume" ovvero il Cannobino. Come meta il Bivacco all'Alpe Vou 1410 mt collocato nell'ampio e maestoso anfiteatro dominato dal Marsicce e Cimone di Cortechiuso ai confini del Parco Nazionale Valgrande: dove non sono mancati gli avvistamenti con numerosi esemplari di camosci nel loro habitat naturale.
A Finero 890 mt lasciamo l'auto e ci incamminiamo tra le viuzze del borgo sbucando su un tratto di strada asfaltata che attraversiamo ritrovando poi le paline segnavia. Superato il ponte sul Cannobino, eccoci nel mezzo dell'armoniosa prateria di Provola 936 mt dove si trova ancora qualche casa e baita in buono stato. Dopodiché entriamo all'interno di una maestosa e lussureggiante faggeta, che ci accompagnerà per parecchio tempo durante la gita, rimanendo sempre a lato destro orografico del Cannobino, alternando una lunga serie di sali-scendi e guadando a più riprese rigagnoli tributari del "Fiume". Eccoci all'Alpe Prebusa 1154 mt (Prà dal Bisà) dove è possibile visitare un antico "Balm" utilizzato in passato dai pastori di Cursolo come ricovero. Poco oltre i ruderi dell'alpe si trova il bivio per la Bocchetta di Terza / Pian di Boit, che evitiamo, proseguendo il cammino sul nostro percorso.
L'ambiente chiuso e ricco di fitta vegetazione incomincia a diradarsi regalando suggestivi scorci panoramici. Superiamo ripidi tratti, ed infine in sequenza eccoci: Alpe Vou di sotto 1308 mt e Alpe Vou 1400 mt. Nell'ampia conca dove si trova il bivacco, edificio spartano, ma funzionale come riparo, sostiamo brevemente prima di rientrare a Finero: considerando che la giornata è stata parecchio umida. Scesi in paese, con il medesimo itinerario di salita, poniamo fine a questa bella e selvaggia gita!
NOTE: Sentiero segnalato.
Tourengänger:
GAQA
Communities: Hikr in italiano
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