Valle del Rio Orasso in Cannobina (anello Spoccia - Orasso).
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Essendo una giornata ventosa in quota, pensiamo bene di ripararci tra il verde rigoglioso dei boschi della Val Cannobina, addentrandoci nella Valle del Rio Orasso, sotto la severa mole della cresta rocciosa del Gridone. In compagnia dell'amico Matteo, eccomi nuovamente in Cannobina, precisamente a Spoccia, invogliati dopo la recente visita di settimana scorsa al Torriggia sia dal lato Cursolo sia dall'opposto di Finero.
A Spoccia 798 mt troviamo l'ultimo parcheggio disponibile, perlustriamo le caratteristiche viuzze e risaliamo i 75 gradini con tecnica lastricatura a scaglie che ci condurranno all'Oratorio Madonna del Re. All'interno di un bel bosco di latifoglie prosegue la gita, dove un ardita mulattiera d'altri tempi ci terrà compagnia per buona parte di questo inizio percorso. Nel frattempo ammiriamo il meraviglioso panorama sulle cime spartiacque che separano la Valgrande dalla Cannobina. Il paesaggio che ci circonda è davvero selvaggio e regala sensazioni di autentica pace interiore. Eccoci a Cheibi o Monti Ghebbio 1002 mt, qui in prossimità della palina segnavia, conviene proseguire seguendo la traccia, non più segnalata, ma evidente, che conduce ad una spianata con delle baite in buono stato dove si apre un incantevole visione sulle Rocce del Gridone.
Tornati alla palina segnavia, scendiamo in una profonda valletta raggiungendo Alpe Niva 797 e successivamente guadiamo in due fasi il Rio Orasso: questo tratto di itinerario a mio giudizio è il più suggestivo della gita! Proseguiamo ora in salita fino a Ghilone 843 mt. Qui seguendo un cartello indicatore risaliamo una ripida china franosa tra arbusti vegetativi e betulle raggiungendo la Cappella Suesca 943 mt fatta costruire dal Cardinale Borromeo nel 1600. In questo punto morirono degli ammalati di peste e lebbra che da Milano furono trasferiti in questa valle e tenuti in isolamento. Leggenda che già ero a conoscenza, poi confermata da alcune signore, che ho incontrato nei pressi della chiesa di Orasso con cui ho avuto il piacere di chiacchierare.
Dalla Cappella Suesca scendiamo nuovamente a Ghilone e ci incamminiamo verso Orasso, attraversando il ponte del Rio Gana portandoci sul lato opposto della scabrosa valletta ben protetta da corrimano in legno. Infine eccoci in uscita ad Orasso 703 sempre tra lussureggiante verde. Visitiamo anche l'Oratorio Madonna del Sasso del FAI. Non ci resta ora che intercettare la mulattiera Borromea che scende rapidamente perdendo altri metri di dislivello, toccando addirittura i 550 mt di quota, chiudendo il circuito ad anello in salita e ponendo fine alla gita con rientro a Spoccia 798 mt.
NOTE: Sentieri segnalati. Difficile sulla carta quantificare il dislivello essendo un continuo sali-scendi durante l'intera escursione. Il nostro GPS ha rilevato circa 750 mt di dislivello positivo.
A Spoccia 798 mt troviamo l'ultimo parcheggio disponibile, perlustriamo le caratteristiche viuzze e risaliamo i 75 gradini con tecnica lastricatura a scaglie che ci condurranno all'Oratorio Madonna del Re. All'interno di un bel bosco di latifoglie prosegue la gita, dove un ardita mulattiera d'altri tempi ci terrà compagnia per buona parte di questo inizio percorso. Nel frattempo ammiriamo il meraviglioso panorama sulle cime spartiacque che separano la Valgrande dalla Cannobina. Il paesaggio che ci circonda è davvero selvaggio e regala sensazioni di autentica pace interiore. Eccoci a Cheibi o Monti Ghebbio 1002 mt, qui in prossimità della palina segnavia, conviene proseguire seguendo la traccia, non più segnalata, ma evidente, che conduce ad una spianata con delle baite in buono stato dove si apre un incantevole visione sulle Rocce del Gridone.
Tornati alla palina segnavia, scendiamo in una profonda valletta raggiungendo Alpe Niva 797 e successivamente guadiamo in due fasi il Rio Orasso: questo tratto di itinerario a mio giudizio è il più suggestivo della gita! Proseguiamo ora in salita fino a Ghilone 843 mt. Qui seguendo un cartello indicatore risaliamo una ripida china franosa tra arbusti vegetativi e betulle raggiungendo la Cappella Suesca 943 mt fatta costruire dal Cardinale Borromeo nel 1600. In questo punto morirono degli ammalati di peste e lebbra che da Milano furono trasferiti in questa valle e tenuti in isolamento. Leggenda che già ero a conoscenza, poi confermata da alcune signore, che ho incontrato nei pressi della chiesa di Orasso con cui ho avuto il piacere di chiacchierare.
Dalla Cappella Suesca scendiamo nuovamente a Ghilone e ci incamminiamo verso Orasso, attraversando il ponte del Rio Gana portandoci sul lato opposto della scabrosa valletta ben protetta da corrimano in legno. Infine eccoci in uscita ad Orasso 703 sempre tra lussureggiante verde. Visitiamo anche l'Oratorio Madonna del Sasso del FAI. Non ci resta ora che intercettare la mulattiera Borromea che scende rapidamente perdendo altri metri di dislivello, toccando addirittura i 550 mt di quota, chiudendo il circuito ad anello in salita e ponendo fine alla gita con rientro a Spoccia 798 mt.
NOTE: Sentieri segnalati. Difficile sulla carta quantificare il dislivello essendo un continuo sali-scendi durante l'intera escursione. Il nostro GPS ha rilevato circa 750 mt di dislivello positivo.
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