Zucco dell'Angelone - Via Anabasi
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Ma quale bella sorpresa salterà fuori quest'anno dall'ovetto di Pasqua? ..... Niente di meglio che una bella vietta al sole insieme a Te! ... e insieme al nostro amico Ramarro!
Attraversare il grande parcheggio della funivia (q. 810 m), che da Barzio sale ai Piani di Bobbio, portandosi alle pendici del Zucco dell'Angelone.
Seguire il sentiero sempre ben marcato e, ad un bivio, salire verso destra. Inizia ora un sentiero attrezzato che, dopo essere passato sotto al Primo Sperone, in leggera discesa prima e in piano poi, conduce alla base del Terzo Sperone.
Proseguire in leggera discesa fino a raggiungere un ripido canalone boschivo: attraversarlo e proseguire lungo il sentiero fino all'attacco della Via Anabasi, caratterizzata da un grosso triangolo giallo alla base della parete.
L1: risalire la bella placca fessurata fino ad uno grande strapiombo che si aggira sulla destra. Sosta su albero alla base di un diedro - 4c 25m
L2: salire la placca nel diedro con qualche passo delicato; in alternativa, è possibile aggirare la difficoltà seguendo la linea di resinati appena poco più a destra per poi rientrare a sinistra per belle fessure. Comoda sosta su terrazzino - 5a 25m
L3: dritti per placca ben fessurata - 4b 25m
L4: sfruttando la bella fessura vincere il muretto sopra la sosta, quindi traversare leggermente verso destra portandosi sotto ad un piccolo strapiombino (la via originale lo aggira a sinistra). Superare questa difficoltà grazie a belle maniglie, quindi per divertenti fessure raggiungere la sosta - 4a 25m
L5: dalla sosta, per traccia di sentiero traversare verso destra. Superare una prima sosta con anello di calata e raggiungerne una seconda a resinati. Qui cominciare a salire per rocce rotte e divertenti lungo lo spigolo, per poi doppiarlo verso destra (resinato). Sosta su ampio e comodo terrazzino - 4a 25m
L6: tiro di trasferimento: con molta attenzione alla possibile caduta di sassi, per facile sentierino e roccette traversare verso destra sotto la frana, fino a raggiungere uno strapiombo con staffa dove si sosta - II 30m
L7: tiro chiave: con movimenti delicati su placca portarsi sotto l'atletico strapiombo da vincere aiutandosi con dei cordoni già in loco (utili per staffare). Superato questo primo ostacolo le difficoltà non cessano: occorre, infatti, vincere un diedro obliquo abbastanza esposto, tecnico e con chiodatura un po' lunga (utile integrare con friends) - 5c, A0 25m
L8: salire le rocce rotte un po' disturbate dalla vegetazione fino ad una pianta. Qui ignorare i resinati nel diedro (via originale, ma molto disturbata dalla vegetazione), quindi traversare verso destra fino ad incontrare un resinati. Salire dritti per facili fessure, superare una sosta con anello di calata e raggiungere una placca compatta, oltre la quale vi è la sosta - 5a, 4b 40m
L9: dalla sosta, traversare verso sinistra fino ad un primo resinato, quindi continuare a traversare in leggera discesa fino raggiungere la base di un canalino. Qui riprendere l'ascesa sfruttando rocce rotte leggermente strapiombanti (faticosa e un po' fisica l'uscita) fino a raggiungere la sosta sotto alla "Patata" (6b) - 5a 30m
L10: dalla sosta, per tracce di sentiero e facili roccette, traversare verso destra passando sotto alla "Patata" fino a raggiungere una comoda sosta con anello di calata in comune con la Via "Condorpass" - I+ 15m
L11: vincere la bella placca a buchi, poi per facile e divertente cresta - 4a 50m
Al termine della cresta, si incontra il sentiero segnalato. Qua ci sono due possibilità: o scendere direttamente al parcheggio della funivia, oppure proseguire in leggera salita nel bosco di faggi sino alla vetta con grande croce dello Zucco dell'Angelone (q. 1165 m).
Dalla vetta, prendere il sentiero segnato che scende verso destra, quindi, cercando di non perdere la traccia, si ritorna al parcheggio della funivia (q. 810 m).
Probabilmente per molti "Anabasi" non è una delle vie più belle dell'Angelone, però mi sono molto divertita.
Chiodatura buona e soste tutte attrezzate con resinati (tranne la prima da attrezzare su albero). Portare friends fino al n°1 BD e qualche cordino (utile per attrezzare una seconda staffa sul tiro chiave).
Con Peru
Attraversare il grande parcheggio della funivia (q. 810 m), che da Barzio sale ai Piani di Bobbio, portandosi alle pendici del Zucco dell'Angelone.
Seguire il sentiero sempre ben marcato e, ad un bivio, salire verso destra. Inizia ora un sentiero attrezzato che, dopo essere passato sotto al Primo Sperone, in leggera discesa prima e in piano poi, conduce alla base del Terzo Sperone.
Proseguire in leggera discesa fino a raggiungere un ripido canalone boschivo: attraversarlo e proseguire lungo il sentiero fino all'attacco della Via Anabasi, caratterizzata da un grosso triangolo giallo alla base della parete.
L1: risalire la bella placca fessurata fino ad uno grande strapiombo che si aggira sulla destra. Sosta su albero alla base di un diedro - 4c 25m
L2: salire la placca nel diedro con qualche passo delicato; in alternativa, è possibile aggirare la difficoltà seguendo la linea di resinati appena poco più a destra per poi rientrare a sinistra per belle fessure. Comoda sosta su terrazzino - 5a 25m
L3: dritti per placca ben fessurata - 4b 25m
L4: sfruttando la bella fessura vincere il muretto sopra la sosta, quindi traversare leggermente verso destra portandosi sotto ad un piccolo strapiombino (la via originale lo aggira a sinistra). Superare questa difficoltà grazie a belle maniglie, quindi per divertenti fessure raggiungere la sosta - 4a 25m
L5: dalla sosta, per traccia di sentiero traversare verso destra. Superare una prima sosta con anello di calata e raggiungerne una seconda a resinati. Qui cominciare a salire per rocce rotte e divertenti lungo lo spigolo, per poi doppiarlo verso destra (resinato). Sosta su ampio e comodo terrazzino - 4a 25m
L6: tiro di trasferimento: con molta attenzione alla possibile caduta di sassi, per facile sentierino e roccette traversare verso destra sotto la frana, fino a raggiungere uno strapiombo con staffa dove si sosta - II 30m
L7: tiro chiave: con movimenti delicati su placca portarsi sotto l'atletico strapiombo da vincere aiutandosi con dei cordoni già in loco (utili per staffare). Superato questo primo ostacolo le difficoltà non cessano: occorre, infatti, vincere un diedro obliquo abbastanza esposto, tecnico e con chiodatura un po' lunga (utile integrare con friends) - 5c, A0 25m
L8: salire le rocce rotte un po' disturbate dalla vegetazione fino ad una pianta. Qui ignorare i resinati nel diedro (via originale, ma molto disturbata dalla vegetazione), quindi traversare verso destra fino ad incontrare un resinati. Salire dritti per facili fessure, superare una sosta con anello di calata e raggiungere una placca compatta, oltre la quale vi è la sosta - 5a, 4b 40m
L9: dalla sosta, traversare verso sinistra fino ad un primo resinato, quindi continuare a traversare in leggera discesa fino raggiungere la base di un canalino. Qui riprendere l'ascesa sfruttando rocce rotte leggermente strapiombanti (faticosa e un po' fisica l'uscita) fino a raggiungere la sosta sotto alla "Patata" (6b) - 5a 30m
L10: dalla sosta, per tracce di sentiero e facili roccette, traversare verso destra passando sotto alla "Patata" fino a raggiungere una comoda sosta con anello di calata in comune con la Via "Condorpass" - I+ 15m
L11: vincere la bella placca a buchi, poi per facile e divertente cresta - 4a 50m
Al termine della cresta, si incontra il sentiero segnalato. Qua ci sono due possibilità: o scendere direttamente al parcheggio della funivia, oppure proseguire in leggera salita nel bosco di faggi sino alla vetta con grande croce dello Zucco dell'Angelone (q. 1165 m).
Dalla vetta, prendere il sentiero segnato che scende verso destra, quindi, cercando di non perdere la traccia, si ritorna al parcheggio della funivia (q. 810 m).
Probabilmente per molti "Anabasi" non è una delle vie più belle dell'Angelone, però mi sono molto divertita.
Chiodatura buona e soste tutte attrezzate con resinati (tranne la prima da attrezzare su albero). Portare friends fino al n°1 BD e qualche cordino (utile per attrezzare una seconda staffa sul tiro chiave).
Con Peru
Tourengänger:
irgi99

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