Pizzo Cervandone (3211 m)
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Giornata senza nuvole all’Alpe Devero, temperatura perfetta e ottime condizioni generali per questa salita, da tempo nel mirino. Oggi sono con Ale (lui in sci), le racchette si possono mettere subito, nonostante i ripidi pendii a fianco del torrente che portano ai Piani della Rossa siano sgombri da neve (unico tratto dell’itinerario) e si risalgano seguendo le tacche bianche e rosse del sentiero estivo. Oltre, neve continua e ben portante fino alla base del canalino Ferrari, che affrontiamo interamente con ramponi, casco e due picche (una è sufficiente, ma visto che le avevamo…). Il canale è tutto in neve e ben gradinato, per cui le difficoltà odierne si limitano alla ripidezza. All’uscita proseguiamo a sinistra verso la cima sempre in assetto alpinistico e, superato l’ultimo tratto roccioso di crestina, tocchiamo la panoramicissima vetta, dove la vista spazia a 360 gradi su tutto l’arco delle Lepontine.
Soffia un vento gelido per cui, scattate le doverose foto, iniziamo la discesa ritornando all’uscita del canalino. Qui cominciamo la traversata verso il Passo Marani, superando prima la quota 3122 m e poi la Punta Gerla fino a raggiungere il colle, dal quale facciamo una breve visita anche alla Marani. Di ritorno al passo, decido di non rimettere le racchette ma restare ramponato vista la neve marmorea, scelta che si rivelerà azzeccata addirittura sino a fine gita, dato che il fondo si manterrà comunque portante sotto un primo strato da morbido a smollato con la progressiva perdita di quota.
Itinerario grandioso e dal notevole pregio ambientale, oggi non affollato (una quindicina di persone), molto consigliata la traversata al ritorno con salita anche alla Punta Marani per poter godere di tutto il percorso fatto.

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