Tour des Periades alla Pointe Sisyphe - 3460 m
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3800 metri di discesa, un canale di salita a 45°, crepacci insidiosi e nascosti, una doppia con gli sci in spalla, tre letterine messe lì a formare la fatidica parolina "OSA"... insomma appena me l'hai proposto, caro il mio Peru, la prima cosa che ho pensato è stata: "Ma te sei completamente spannato!!!!"
Ma pian pianino l'idea di raggiungere questo meraviglioso bivacchino in legno incastonato tra l'inconfondibile granito rosso delle cime del Monte Bianco ha cominciato a stuzzicarmi ogni giorno sempre di più...
E così, sabato 23 marzo, 10 pazzi si danno appuntamento alle 3,50 al parcheggio del Bione: a quest'ora della notte c'è chi torna a casa dopo una serata in discoteca... e chi invece lotta contro il sonno per raggiungere niente popò di meno che Chamonix!
Fortunatamente, l'attesa per salire in funivia non è troppo lunga, ma mano a mano che prendiamo quota, la vista di montagne così imponenti, di questi seracchi giganteschi e di queste guglie rosso fuoco che si stagliano nel cielo blu catturano il mio sguardo e cominciano ad incutermi un po' di spauricchio... "Ma cosa ci faccio io a fare scialpinismo nel Bianco??!!??"
Scesi dalla funivia mi sembra di essere stata catapultata in un mondo totalmente nuovo e parallelo: un'atmosfera surreale e magica allo stesso tempo.
Calzati gli sci, ecco che inizia questa nostra nuova avventura... Ma cosa dico avventura, questo è stato un vero e proprio viaggio ricco di emozioni indescrivibili, ma anche di tantissima fatica e di un caldo terribile (Monte Bianco: nuova Rimini a 3000 metri...); un viaggio condotto, perteghetta dopo perteghetta, al fianco di una super compagnia, insieme a persone che condividono la tua stessa passione e vedono la montagna con i tuoi stessi occhi sognanti; e ancora una volta, un viaggio insieme a Te, che mi hai trascinata ancora una volta in un luogo delle fiabe come questo. E credimi, sognare ad occhi aperti insieme a te in mezzo a questo susseguirsi infinito di guglie rocciose e creste innevate, è stata forse l'emozione più grande di tutte!
Dalla stazione di arrivo all'Aiguille du Midi (q. 3842 m), traversare le gallerie in cemento fino a raggiungere l'inizio della ripida traccia (funi - utili i ramponi) che scende verso il sottostante Glacier du Geant. Al termine dei canaponi, calzare gli sci e seguire l'itinerario classico di discesa della Vallèe Blanche fino alla Salle à Manger (q. 2320 m), sita al termine di una zona molto crepacciata e all'inizio del vallone che sale verso i Periades.
Ma pian pianino l'idea di raggiungere questo meraviglioso bivacchino in legno incastonato tra l'inconfondibile granito rosso delle cime del Monte Bianco ha cominciato a stuzzicarmi ogni giorno sempre di più...
E così, sabato 23 marzo, 10 pazzi si danno appuntamento alle 3,50 al parcheggio del Bione: a quest'ora della notte c'è chi torna a casa dopo una serata in discoteca... e chi invece lotta contro il sonno per raggiungere niente popò di meno che Chamonix!
Fortunatamente, l'attesa per salire in funivia non è troppo lunga, ma mano a mano che prendiamo quota, la vista di montagne così imponenti, di questi seracchi giganteschi e di queste guglie rosso fuoco che si stagliano nel cielo blu catturano il mio sguardo e cominciano ad incutermi un po' di spauricchio... "Ma cosa ci faccio io a fare scialpinismo nel Bianco??!!??"
Scesi dalla funivia mi sembra di essere stata catapultata in un mondo totalmente nuovo e parallelo: un'atmosfera surreale e magica allo stesso tempo.
Calzati gli sci, ecco che inizia questa nostra nuova avventura... Ma cosa dico avventura, questo è stato un vero e proprio viaggio ricco di emozioni indescrivibili, ma anche di tantissima fatica e di un caldo terribile (Monte Bianco: nuova Rimini a 3000 metri...); un viaggio condotto, perteghetta dopo perteghetta, al fianco di una super compagnia, insieme a persone che condividono la tua stessa passione e vedono la montagna con i tuoi stessi occhi sognanti; e ancora una volta, un viaggio insieme a Te, che mi hai trascinata ancora una volta in un luogo delle fiabe come questo. E credimi, sognare ad occhi aperti insieme a te in mezzo a questo susseguirsi infinito di guglie rocciose e creste innevate, è stata forse l'emozione più grande di tutte!
Dalla stazione di arrivo all'Aiguille du Midi (q. 3842 m), traversare le gallerie in cemento fino a raggiungere l'inizio della ripida traccia (funi - utili i ramponi) che scende verso il sottostante Glacier du Geant. Al termine dei canaponi, calzare gli sci e seguire l'itinerario classico di discesa della Vallèe Blanche fino alla Salle à Manger (q. 2320 m), sita al termine di una zona molto crepacciata e all'inizio del vallone che sale verso i Periades.
Prima di questo canale ve ne è un altro, sempre sulla sinistra, ma che va ignorato.
Risalire il canale (45°/50° max in base alle condizioni di innevamento) per circa 250 metri e tenendosi piuttosto al suo centro. In vista della Breche, le pendenze si affievoliscono un poco, tuttavia per raggiungere il colle è necessario affrontare qualche facile roccetta (I/II in base alle condizioni).
Raggiunta la Breche Puiseux (q. 3432 m), è possibile già scendere con 2 doppie attrezzate di 25 metri sul sottostante Glacier du Mont Mallet.
Per raggiungere il caratteristico Bivacco in legno posto proprio sotto la Pointe Sisyphe (q. 3460 m), dalla Breche seguire l'affilata cresta di misto sulla sinistra del colle che, con qualche passaggio non troppo difficile ma esposto su roccette (II) deposita al Bivouac des Periades (q. 3450 m).
Dal Bivacco, effettuare due calate (30m + 20m o in alternativa una calata da 50 m) su cordoni per raggiungere il sottostante Glacier du Mont Mallet. A questo punto, calzare gli sci e intraprendere la lunga e ripida discesa verso il Glacier de Leschaux, dove le pendenze si fanno presso che nulle. Percorrere interamente il vallone fino a intercettare le tracce della traversata classica della Vallèe Blanche, quindi scendere lungo la Mer de Glace fino a q. 1600 m circa. Qui occorre togliere gli sci per risalire a piedi il ripido pendio che porta alla Cabane des Mottets (q. 1638 m). Dalla Cabane si segue la stradina fino a Chamonix (q. 1037 m).
In caso di scarso innevamento, occorre abbandonare prima la Mer de Glace per raggiungere la ripida scala che sale alla stazione di partenza del Trenino di Montenvers (q. 1913 m) che riporta a Chamonix (q. 1037 m).
CONDIZIONI AL 23/03/2019:
- La discesa a piedi dall'Aiguille du Midi si effettua tranquillamente a piedi, meglio se con ramponi
- Il Glacier du Geant è per lo più chiuso e la discesa si svolge su ottimo firn (sembra quasi di essere in pista!)
- Glacier des Periades in buone condizioni: un solo crepo sulla traccia di salita parzialmente chiuso. Tutti gli altri si trovano sulla destra (faccia a monte) ma ben lontani dalla traccia)
- Canale di salita alla Breche ben gradinato e su neve portante. L'uscita alla Breche comporta un breve passaggio su roccette
- Cresta di salita al Bivacco tracciata con solo 2 passaggi di misto: un diedrino e il traversino prima di raggiungere il bivacco
- Glacier du Mont Mallet e de Leschaux entrambi in otttime condizioni
- La discesa lungo la Mer de Glace ha comportato un paio di togli e metti e cominciano ad affiorare numerosi sassi
- La stradina che scendere a Chamonix dalla Cabane des Mottets è innevata fino ai tre quarti circa (un paio di togli e metti), l'ultimo quarto va fatto sci in spalla: ma con il caldo di questi giorni non so fino a quando varrà la pena scendere dalla Cabane des Mottets.
con Peru, Daniele, Edo, Maurizio, Matteo, Chiara, Valerio, Emil e Fabiano
Tourengänger:
irgi99

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Kommentare (17)