Pizzo Tre Confini (2824 m)
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Bellissima gita ad una conosciuta montagna del bergamasco che ben si presta alle salite invernali. A causa della mancanza di neve nella prima parte del percorso, pur essendo una meta frequentata, ho trovato poca gente lungo l’itinerario: un’occasione colta al volo per godermi la pace dei monti in compagnia del mio fidato Zeus.
Dalle ultime case di Lizzola seguo in direzione E la stradina che si inoltra nella valle percorsa dal Torrente Bondione e, dopo un breve tratto nel bosco, mi porto con lieve discesa nella vasta piana dove sorgono le Stalle del Tuf. Le oltrepasso e, mantenendomi sulla sinistra orografica della valle, approccio la forra del torrente percorrendo il sentiero estivo. Superato un primo ripido risalto, inizio un lungo traverso che si sviluppa al di sopra del torrente, tagliando a mezzacosta i ripidi pendii del Monte Sasna e del Monte Crostaro. Questa prima parte del percorso è praticamente senza neve nelle condizioni odierne, con solo un po’ di ghiaccio in alcuni tratti che supero a monte del sentiero. A circa 1750 m di quota, dove la valle si allarga, imbocco sulla destra una valletta piuttosto ripida, superata la quale giungo ad una bella conca nei pressi della baita di Sasna. Da qui è ben visibile alla mia destra l’omonimo monte e la neve al suolo diventa continua, dura e gelata. Calzati i ramponi, praticamente li ho tenuti fino in cima. Compio un breve traverso piegando a E dalla baita, risalgo la successiva valletta pervenendo in una zona di dossi e avvallamenti da dove diviene visibile la vetta. Proseguo su terreno ampio e dolce seguendo sempre la comoda traccia che conduce in una conca, attraversata la quale mi porto sul fianco opposto della valle. Continuo quindi con percorso evidente e privo di difficoltà in direzione del triangolare pendio nevoso che si stacca dall’anticima. Giunto sotto di esso, lo risalgo con inclinazione sempre maggiore raggiungendone la sommità, per poi piegare a sinistra sul versante W della montagna e, con un breve ma esposto traverso, arrivare sull’ultimo breve tratto di cresta fino alla vetta.
Ora è d’obbligo suonare la campana! Essendo solo metà mattina, mi posso rilassare a lungo visto che non ho altri obiettivi di giornata. Chiacchiero con alcuni sopraggiunti locals rimirando il panorama, davvero vasto su tutte le maestose cime delle Orobie. Giornata dal meteo splendido, con poche nuvole all’orizzonte ed un piacevole clima fresco.
La discesa l’ho effettuata per l’itinerario di salita.
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