Cima de la Gagela

Partenza dal parcheggio dietro Valbella che si può raggiungere passando da Rossa su una strada stretta ma asfaltata.
Per iniziare la salita bisogna scendere per alcuni minuti e attraversare il fiume Calancasca su un sentiero ufficiale e battuto. Questo sentiero porta attraverso resti di valanghe sull'alp de Trescolmen ancora parzialmente all'ombra. Da li si ha già una vista sulla cima de gagela e il lagh de trescolmen sotto. Da qui si lascia il sentiero ufficiale e si va dritto alla sponda del lago. A questo punto si gira a sinistra (verso la Mescolcina) e si sale le tracce dei bestiami per guadagnare altezza e passare in mezzo alle due rocce. Arrivando sopra le pareti rocciose diventa di nuovo meno ripido ma comunque fuori sentiero dove incontro diversi rododendri in fiore, insetti ed altra flora alpina. Più meno a metà valle si punta verso la cima. La via diventa sempre più innevata e dopo un certo punto scivolo soltanto. Ora è importante a non andare dritti sulla cima, in quanto l'ho valutato troppo pericoloso e ripido e sono tornato al nevaio, girare a destra (verso la Calanca) e raggiungere la cresta da ovest. La cresta non è particolarmente difficile a parte di uno scalino di circa 1.6m da fare. Sulla cima si ha un ampia vista, un libro della cima e addirittura un posto spianato per fare il picnic. Per scendere ho optato di fare un anello scendendo verso sudovest ovvero dove si trovano i due laghetti ancora innevati e il rifugio Ganan. La discesa è ripida ma secondo me molto meno pericolosa rispetto alla salita dall'altro versante.
Scendendo ho spaventato involontariamente anche un aquila vera che ha dovuto volare via. Un bel esemplare di uccello. Su un terreno bello si punta dunque al rifugio Ganan e incontro poco prima del rifugio il sentiero ufficiale battuto. Ora non vado al rifugio ma mi dirigo verso Fil de Ciar e Tonella del Ciar perché la macchina ho a Valbella. Il sentiero conduce dunque all'Alp de Larghé e a Cascinot dove chiudo l'anello. Ora il resto della discesa è come la salita fatta al mattino al contrario.
Per la fine bisogna ancora salire i pochissimi minuti che si è sceso alla mattina, ma tutto sommato una bellissima gita non poco impegnativa.