Passeggiata invernale in Val Ferret
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Non ero mai stato in questa zona d'inverno, anche se oggi è un inverno a metà, e camminando sui fondovalle si notano dei particolari che sfuggono quando in auto si va dritti alla partenza dei sentieri principali. Comunque un po' di neve l’abbiamo calpestata.
Oggi niente neve a Courmayeur, pochi centimetri a Planpincieux, mezzo metro a La Vachey. La poca neve è compatta, quindi le ciaspole rimangono sul pullman (è una gita del CAI di Villasanta). Sopra i 2000 metri le montagne appaiono innevate, direi in condizioni primaverili. Il tempo è sereno e si manterrà così per tutta l’escursione.
Partiamo dal piazzale della funivia Skyway, il primo chilometro e mezzo è su asfalto con traffico quasi nullo. Da una curva dopo La Palud inizia il percorso pedonale che scende sulla destra superando con un ponte la Dora di Ferret e continuando su sentiero innevato ben battuto e defilato dalla strada. Più avanti, con un altro ponte, il percorso si riporta sulla destra idrografica e sale a intercettare l'asfalto per pochi metri e poi salire alla sbarra di Planpincieux. Qui si inizia a procedere su ampia pista pedonale accanto a una pista di fondo, che intersechiamo due o tre volte. Alle nostre spalle il panorama è dominato dalla cresta più lunga e probabilmente più impegnativa delle Alpi: quella di Peutérey al Monte Bianco. A sinistra si passa sotto le varie creste che scendono dalla Aiguille de Rochefort e dalle Grandes Jorasses.
Sfiorati i casolari di Pra Sec si raggiunge La Vachey. Poi si percorrono i due tornanti innevati della strada e si continua su sentiero innevato, sulla sinistra idrografica del torrente. Ora si affonda un pò nella neve soffice, procediamo poco più alti del fondovalle per una mezz’ora, poi la passeggiata termina di fronte alla valle del ghiacciaio di Frebouge/Frebouze.
Gita con dislivello contenuto e pendenze molto graduali e talvolta impercettibili, tranne all’inizio per raggiungere La Palud e qualche tratto dopo, ma dal discreto sviluppo.
Ritorno per lo stesso itinerario.
Oggi niente neve a Courmayeur, pochi centimetri a Planpincieux, mezzo metro a La Vachey. La poca neve è compatta, quindi le ciaspole rimangono sul pullman (è una gita del CAI di Villasanta). Sopra i 2000 metri le montagne appaiono innevate, direi in condizioni primaverili. Il tempo è sereno e si manterrà così per tutta l’escursione.
Partiamo dal piazzale della funivia Skyway, il primo chilometro e mezzo è su asfalto con traffico quasi nullo. Da una curva dopo La Palud inizia il percorso pedonale che scende sulla destra superando con un ponte la Dora di Ferret e continuando su sentiero innevato ben battuto e defilato dalla strada. Più avanti, con un altro ponte, il percorso si riporta sulla destra idrografica e sale a intercettare l'asfalto per pochi metri e poi salire alla sbarra di Planpincieux. Qui si inizia a procedere su ampia pista pedonale accanto a una pista di fondo, che intersechiamo due o tre volte. Alle nostre spalle il panorama è dominato dalla cresta più lunga e probabilmente più impegnativa delle Alpi: quella di Peutérey al Monte Bianco. A sinistra si passa sotto le varie creste che scendono dalla Aiguille de Rochefort e dalle Grandes Jorasses.
Sfiorati i casolari di Pra Sec si raggiunge La Vachey. Poi si percorrono i due tornanti innevati della strada e si continua su sentiero innevato, sulla sinistra idrografica del torrente. Ora si affonda un pò nella neve soffice, procediamo poco più alti del fondovalle per una mezz’ora, poi la passeggiata termina di fronte alla valle del ghiacciaio di Frebouge/Frebouze.
Gita con dislivello contenuto e pendenze molto graduali e talvolta impercettibili, tranne all’inizio per raggiungere La Palud e qualche tratto dopo, ma dal discreto sviluppo.
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Tourengänger:
andrea62

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