Passo di Belviso 2518 m
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La meta doveva essere il Pizzo Tornello dalla Valle del Gleno, salita fatta una settimana fa. Dalle info avremmo dovuto salire un paio di canali, dalla traccia, il primo sembra il più ripido. Ci consigliano due picche e questo mi mette un poco di apprensione ma, il fatto di non doverli fare in discesa, doveva essere un anello, mi conforta.
Lasciata l’auto a Pianezza ci accorgiamo che il GPS per un misterioso motivo non legge la traccia…partiamo male…
Fino a poco oltre la diga del Gleno il sentiero è pulito, dopo di che cominciamo a trovare delle colate di ghiaccio, più o meno importanti. Riusciamo ad aggirarle ma man mano che saliamo il ghiaccio o neve dura aumentano per cui meglio calzare i ramponi.
Giungiamo sotto la bastionata e qui abbandoniamo il sentiero per il P.so di Belviso. Svoltiamo a dx. Notiamo la labile traccia della settimana scorsa, in ogni caso il primo canale l’abbiamo individuato.
Giunti alla sua base mettiamo via i bastoncini e prendiamo le picche.
Non abbiamo grandi esperienze di canali, siamo coscienti che potremmo dover rinunciare ma vogliamo provarci, come abbiamo fatto per tutte le altre cose…avanzo di un posto, in mezzo mi hanno più sott’occhio…
Qui la traccia si nota appena appena, il vento dei giorni scorsi ha cancellato tutto e la neve è piuttosto dura. Man mano che saliamo la pendenza aumenta.
Poco dopo il restringimento del canale troviamo il primo inghippo, un breve passaggio su ghiaccio vivo. I due Marco non hanno problemi nel superarlo, io ci metto un tantinello di più. La pendenza diminuisce e la neve migliora.
Ma eccoci al punto dello stop. Altro tratto di ghiaccio vivo, meno inclinato ma più lungo. Oltre a non aspettarci questa situazione non siamo attrezzati per salire su ghiaccio vivo né come picche né come ramponi.
Cerchiamo un’altra via, ma non c’è nulla alla nostra portata e comunque se poi sopra trovassimo di peggio…già ora pensare di dover scendere non ci sembra tanto facile…
Come gamberi procediamo a ritroso, giungiamo al passaggino su ghiaccio. Non vedo come lo supera Marco2 ma dai commenti che fa, non in maniera “alpinistica” ma l’importante è passare, l’estetica la lasciamo ad altri.
Tocca a me…mi fido dei suggerimenti di Marco2 che da sotto mi telecomanda e con qualche difficoltà in più supero anch’io il punto topico, proseguo lentamente nella discesa lasciando Marco2 a dirigere l’altro Marco. Poco dopo però il duo mi supera, come logico che fosse…li raggiungerò ai piedi del canale!
Anche se eravamo preparati alla rinuncia, siamo un po’ demoralizzati…ma anche se la giornata non è un granchè decidiamo che vale la pena andare avanti e cercare qualcosa per salvarla.
Scendiamo ulteriormente fino a riprendere il sentiero per il P.so di Belviso e qui riprendiamo la salita. Salita che in ogni caso non è proprio uno scherzo, sempre bella sostenuta, soprattutto nell’ultimo tratto dove, per avere neve portante ci siamo spostati sul ripido pendio a sx.
L’idea era poi di fermarsi al P.so per mangiare, poiché siamo praticamente a digiuno sia di cibo sia di acqua ma, il vento gelido che ci raggiunge ci fa cambiare idea immediatamente e fatte un paio di foto scendiamo.
Scendiamo e scendiamo perché il vento non cessa. Troviamo un misero riparo nei pressi di un baitello semisommerso dalla neve. Qui appollaiati sui sassi consumiamo velocemente qualcosa e poi giù.
Beh nonostante la rinuncia è stata una bella giornata, servita soprattutto per farci capire fino a dove possiamo spingerci. Il canale fosse stato in buone condizioni l’avremmo salito, il tratto più ripido l’avevamo ormai superato, non ci resta che attendere un momento migliore e riprovarci!
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