Pic de Rochebrune
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Dopo aver visto questa foto:
in un report di Ralphmalph il Rochebrune era entrato immediatamente nella mia lista delle "cose da fare". Poi nei giorni scorsi scorrazzando su internet così, giusto per passare qualche minuto libero e senza prestare particolare attenzione, balzo letteralmente sulla sedia quando lo vedo inserito nelle gite recenti.
In un lampo la scimmia arriva alla testa e capisco immediatamente che devo andarci. Il viaggio è lunghissimo ma è un'occasione troppo ghiotta per non coglierla al volo. Riesco a coinvolgere in questa piccola pazzia altri 3 compagni e così belli carichi partiamo alla volta di Briancon.
Raggiungiamo la frazione Le Laus di Cervieres in un parcheggio gremito di scialpinisti, chiaro segno delle abbondanti possibilità che offre la zona (infatti sul "nostro" percorso incontreremo solo altre 4 persone ... tra l'altro tutte italiane). Seguiamo per un buon tratto la pista da fondo che si inoltra nella valle fino a quota 2060, dove attraversiamo il torrente su di un ponticello. Continuiamo lungo la sinistra idrografica in un paesaggio spettacolare, in cui si alternano paretoni simil-dolomiti a splendidi pendii innevati.
Raggiungiamo il Col des Portes a quota 2915 ma la situazione di qualità e quantità della neve ci fa optare per lasciare gli sci al colle e continuare a piedi. Superiamo senza difficoltà il primo tratto fino a quota 3200 dopodichè tiriamo fuori la picozza per affrontare un traverso che ci porta su di un pendio più ripido. Lo risaliamo, compiendo anche un altro traverso, fino alla "breccia", un colletto a quota 3280. Qui scendiamo di qualche metro nel versante opposto, affrontando successivamente un altro breve traverso che ci permette di accedere al breve ma ripido pendio finale. Scalo questo bel pendio entusiasta di stare riuscendo a salire questa splendida montagna con condizioni decisamente favorevoli, tendenti all'ottimo (per quanto riguarda la parte alpinistica, molto meno invece per quanto riguarda la parte sciistica).
Sbuchiamo a pochi metri da una sorta di anticima su cui è posizionata un'antenna e seguendo la breve e nevosa cresta giungiamo sulla cima vera e propria, anche questa sormontata da un'antenna, unico neo della giornata ... se proprio vogliamo trovarlo. La soddisfazione di aver creduto e portato a termine questa piccola pazzia è tanta e mi godo silenzioso il momento in vetta nonostante il vento ... bellissimo!!!
in un report di Ralphmalph il Rochebrune era entrato immediatamente nella mia lista delle "cose da fare". Poi nei giorni scorsi scorrazzando su internet così, giusto per passare qualche minuto libero e senza prestare particolare attenzione, balzo letteralmente sulla sedia quando lo vedo inserito nelle gite recenti.
In un lampo la scimmia arriva alla testa e capisco immediatamente che devo andarci. Il viaggio è lunghissimo ma è un'occasione troppo ghiotta per non coglierla al volo. Riesco a coinvolgere in questa piccola pazzia altri 3 compagni e così belli carichi partiamo alla volta di Briancon.
Raggiungiamo la frazione Le Laus di Cervieres in un parcheggio gremito di scialpinisti, chiaro segno delle abbondanti possibilità che offre la zona (infatti sul "nostro" percorso incontreremo solo altre 4 persone ... tra l'altro tutte italiane). Seguiamo per un buon tratto la pista da fondo che si inoltra nella valle fino a quota 2060, dove attraversiamo il torrente su di un ponticello. Continuiamo lungo la sinistra idrografica in un paesaggio spettacolare, in cui si alternano paretoni simil-dolomiti a splendidi pendii innevati.
Raggiungiamo il Col des Portes a quota 2915 ma la situazione di qualità e quantità della neve ci fa optare per lasciare gli sci al colle e continuare a piedi. Superiamo senza difficoltà il primo tratto fino a quota 3200 dopodichè tiriamo fuori la picozza per affrontare un traverso che ci porta su di un pendio più ripido. Lo risaliamo, compiendo anche un altro traverso, fino alla "breccia", un colletto a quota 3280. Qui scendiamo di qualche metro nel versante opposto, affrontando successivamente un altro breve traverso che ci permette di accedere al breve ma ripido pendio finale. Scalo questo bel pendio entusiasta di stare riuscendo a salire questa splendida montagna con condizioni decisamente favorevoli, tendenti all'ottimo (per quanto riguarda la parte alpinistica, molto meno invece per quanto riguarda la parte sciistica).
Sbuchiamo a pochi metri da una sorta di anticima su cui è posizionata un'antenna e seguendo la breve e nevosa cresta giungiamo sulla cima vera e propria, anche questa sormontata da un'antenna, unico neo della giornata ... se proprio vogliamo trovarlo. La soddisfazione di aver creduto e portato a termine questa piccola pazzia è tanta e mi godo silenzioso il momento in vetta nonostante il vento ... bellissimo!!!
Tourengänger:
Andrea!
Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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Kommentare (21)